ARI Fidenza

iz3nwt ha scritto:

Vedi, apprezzo le tue buone intenzioni, ma temo tu non consideri una cosa che purtroppo oggi non possiamo fare a meno di considerare come categoria: non contiamo nulla, né politicamente ne socialmente…

Non siamo una associazione professionale, una lobby di peso che possa avere considerazione presso il ministero competente, e quanto è stato fatto dall’ARI, associazione maggiormente rappresentativa e unica referente IARU per l'Italia, è stato un grande lavoro fin troppo considerando quanto ho scritto all’inizio.

Poi personalmente avrei da ridire su cosa l’ARI sia riuscita ad ottenere, personalmente queste ultime modifiche non tutte mi piacciono, ma non conosco i retroscena e temo sia stato il meglio possibile.

Poi per chi continua a criticare i nostri legislatori ricordo che buona parte delle modifiche sono scaturite dalla necessità di adeguarsi a normative comunitarie, anche ormai datate, vedi la reintroduzione della AG classe Novices.

Di tutte queste ultime modifiche non ci sono i decreti attuativi quindi sarà tutto da vedere come verranno normate nella pratica.

Ma per tutti quelli che vorrebbero uno “stato di polizia dell’etere” ricordo che siamo sempre più relegati come Radioamatori a livello di dilettanti (termine con cui siamo nati negli ordinamenti) e siamo sempre più inutili anche in ambito di radiocomunicazioni di emergenza. Che vi piaccia o meno.

Certo facciamo benissimo a tramandare questo hobby bellissimo e di autoapprendimento, come pure facciamo bene a venderci all’opinione pubblica come i salvatori nelle emergenze, dei novelli Nikolay Schmidt, ma sono casi fortuiti e l’organizzazione delle reti di emergenza ci vedrà sempre più marginali. Con buona pace di chi si attacca al termine Servizio.

Viviamo serenamente la nostra passione rispettando le regole, ma senza pretendere cose che ormai e sempre meno ci appartengono.

73 Tiziano

ik8hcg ha scritto:

vabbè vengo al dunque.
Le varie associazione di noi OM a cosa servono? quale sarebbe il loro scopo. io dopo tanti anni l'ho capito (non servono a nulla).
Nella mia attività professionale siamo iscritti a delle associazione che offrono servizi di qualsiasi natura, molte volte quando c'era il bisogno di interloquire con il Ministero o Ministro le delegazioni sono state sempre ricevute per dialogo. Spesso sotto nostra indicazione esponendo le giuste motivazioni hanno modificato anche leggi a nostra tutela.
Ora la mia domanda stupida è la seguente chi dovrebbe dare indicazioni inerente alle nostre attività radio? chi meglio di noi potrebbe insegnare ai normali (uomini/funzionari/dirigenti) redattori di leggi o regolamentazioni a dare una volta e per sempre una modifica sostanziale e netta dell'attività Radioamatoriale?

io se fossi capo di una associazione convocherei le restanti associazioni per una stesura di una vera regolamentazione che spazierebbe dai call alle frequenze, dall'uso della radio, ponti radio, dalle quote annuali ecc ecc e chiederei un incontro al Ministero. solo allora ci potrebbe stare una svolta sostanziale e seria dell'attività Radioamatoriale ma a quanto pare i dirigenti di .......... pensano solo a far bella mostra nelle varie Fiere

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