FORUM RADIOAMATORIALE - Quattro chiacchiere sugli amplificatori a valvole
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IK4NMF

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Inserito il - 15/02/2018 : 20:51:24  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Guarda l'indirizzo Skype di IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Riprendo un discorso messo in standby un po' di tempo fa nel quale abbiamo fatto quattro chiacchiere sugli amplificatori di potenza a valvole. Eh si, ogni tanto il tarlo inizia a pungolare e torno a mettere sul tavolo un po' di appunti e componenti che ho collezionato nell' attesa di trovare un po' di tempo per cimentarmi nell' ennesimo progetto di amplificatore o meglio nella realizzazione in quanto di progetti ne ho fatti parecchi nel corso degli anni portando comunque a conclusione alcuni amplificatori sia HF che V-UHF.
Anche se ultimamente ero ormai deciso a mettere insieme una bella quadriglia di LDMOS, Sabato scorso a qualche metro dal mio banco alla fiera di Empoli troneggiava un bel valvolone, di quelli con le maniglie per intenderci appoggiato sul suo luccicante zoccolo e, non ho resistito come spesso succede quando vedo queste opere d'arte argentate.
Il pentolone in questione è un bellissimo tetrodo di cui per il momento non rivelo la sigla per evitare i soliti polemici della potenza legale, quelli del qrp ad ogni costo ecc.
Il grande vantaggio dei tetrodi montati con catodo a massa e pilotati in griglia controllo è quello di avere un guadagno decisamente superiore a quello dei triodi con griglia a massa e questo ci consente di pilotarli direttamente con il nostro ricetrasmettitore, senza dover interporre un amplificatore pilota.
Ogni medaglia ha il suo rovescio difatti a fronte di un guadagno elevato abbiamo un circuito RF più complesso, un alimentatore più complicato e, se non lavoriamo veramente bene con la sistemazione meccanica dei componenti, occorre complicarsi un po' la vita a neutralizzare le capacità parassite del tubo.
Già elencando queste complicazioni la maggior parte di noi penserebbe subito ad utilizzare un bel triodo con griglia a massa ma, le cose più complicate mi divertono per cui, se voi autocostruttori di amplificatori siete d' accordo, io sono della partita per farci quattro sane chiacchiere squisitamente tecniche su questa realizzazione che mi accingo ad iniziare. Per tutti coloro che sono interessati a scopo istruttivo, anticipo che sarà una realizzazione che richiederà un sacco di tempo per due ragioni: la prima è che realizzare un progetto simile richiede tanto lavoro e, la seconda è che questa volta è un progetto che porto avanti per me stesso e non per la mia attività per cui il tempo che potrò dedicargli è subordinato a quest' ultima.
Più sopra ho accennato all' alimentatore ed è proprio da questo che mi piacerebbe partire, in particolar modo dalla parte che ritengo più complicata: l' alimentatore della griglia schermo.
Sappiamo che per ottenere buone caratteristiche di linearità in un tetrodo di potenza, la stabilizzazione della griglia schermo è un po' il tallone di Achille. Se nei tetrodi di potenza medio bassa possiamo cavarcela con qualche diodo zener e una resistenza di potenza in quanto la corrente assorbita dalla griglia schermo è relativamente bassa, quando adoperiamo delle valvole più grosse i problemi iniziano a venire fuori.
Nella fattispecie, la valvola in questione richiede una tensione stabilizzata di 1250V con una corrente di 200 mA che per cui, per avere un buon margine di sicurezza consideriamo un alimentatore in grado di erogare almeno 300 mA.
Vediamo un po' quali sono le idee che possono venire in mente per risolvere questo primo problema.
Come si suol dire in questi casi...a voi la palla.

73, Fausto IK4NMF






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IZ2JGB

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Inserito il - 15/02/2018 : 21:59:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Ciao,

questo e' molto interessante:

https://linearaudio.nl/sites/linear...0article.pdf

A mio avviso si presta ad essere modificato per le tue esigenze.


73,
Giorgio.






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IK4NMF

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Inserito il - 16/02/2018 : 09:04:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

Molti molti anni fa avevo costruito un amplificatore con la 4CX10000D / 8171 pilotato di griglia (<100W di pilotaggio) con 7500 V di placca e 1250 V di griglia schermo.

Per quanto riguarda l'alimentatore di griglia schermo, utilizzai un normale circuito regolatore / stabilizzatore serie con una valvola 4-400A. Ciò fu possibile perchè la griglia schermo della 4CX10000D, a differenza di altri tetrodi, non presenta mai una resistenza negativa.

Certamente costruire un amplificatore a tetrodo (o pentodo) pilotato di griglia è MOLTO più complesso che farne uno con il solito triodo con griglia a massa, cosa che è alla portata di tutti quelli che abbiano un pò di dimestichezza con l'elettronica.

Saluti.

Antonio I0JX


buongiorno Antonio e anche a Giorgio,

guarda caso la valvola che mi accingo ad usare è la sorella minore di quella che hai usato tu che, è identica se non per le dimensioni del dissipatore anodico che è un po' più piccolo, la 4CX5000A/8170 che, le consente una dissipazione anodica massima di 6 KW contro i 10KW massimi della 4CX10000D. Ottima indicazione la tua perché in effetti ci si semplifica un po' la vita non dovendo gestire correnti di segno opposto.

Ringrazio anche Giorgio per l' interessante documento che vado a leggermi.

73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 16/02/2018 : 09:52:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Ai fini pratici la 4CX5000A (con cui avevo costruito un paio di precedenti amplificatori) è la stessa cosa della 4CX10000D. Il principale vantaggio della 4CX10000D è che puoi dimensionare il blower per una minore pressione, a tutto vantaggio del rumore di ventilazione (che non è affatto una questione trascurabile).

Per quanto riguarda l'alimentatore, l'uso di un regolatore a stato solido è senz'altro allettante. Finora la mia esperienza al riguardo non è stata però positiva perché, in un alimentatore di griglia schermo da 450 V 0.15 A che avevo costruito per un altro amplificatore ed il cui schema è riportato su http://www.qsl.net/i0jx/russian.html, il transistor regolatore (due BU208 in parallelo) immancabilmente saltava - nonostante le protezioni - se per errore si metteva l'uscita in corto. Però può darsi che con i nuovi dispositivi menzionati nell'articolo citato da Giorgio il problema possa essere superato. O anche facendo una progettazione più smart.

Se un domani tu volessi confrontare il tuo progetto con il mio, sappi che ho ritrovato lo schema dell'alimentatore di griglia schermo per la 4CX5000 / 10000 disegnato a mano (ed anche lo schema dell'RF deck).

Se vuoi vedere l'amplificatore con la 4CX10000D (che alienai nel 1981) vai su http://www.qsl.net/i0jx/linear.html

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 16/02/2018 09:56:28

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I0LYL

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Inserito il - 16/02/2018 : 10:31:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0LYL Invia a I0LYL un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

Frankly speaking, I am afraid that today I would hardly make all that work again. But I still like to remember the good old days.


Ciao Antonio, sono passati quasi 40 anni e forse (oggi) ci si può scherzare sopra...

è vera quella storia del contadino che si presentò con il fucile in mano?






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http://sohowww.nascom.nasa.gov/data...4/latest.jpg

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IK4NMF

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Inserito il - 16/02/2018 : 11:47:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

Ai fini pratici la 4CX5000A (con cui avevo costruito un paio di precedenti amplificatori) è la stessa cosa della 4CX10000D. Il principale vantaggio della 4CX10000D è che puoi dimensionare il blower per una minore pressione, a tutto vantaggio del rumore di ventilazione (che non è affatto una questione trascurabile).

Per quanto riguarda l'alimentatore, l'uso di un regolatore a stato solido è senz'altro allettante. Finora la mia esperienza al riguardo non è stata però positiva perché, in un alimentatore di griglia schermo da 450 V 0.15 A che avevo costruito per un altro amplificatore ed il cui schema è riportato su http://www.qsl.net/i0jx/russian.html, il transistor regolatore (due BU208 in parallelo) immancabilmente saltava - nonostante le protezioni - se per errore si metteva l'uscita in corto. Però può darsi che con i nuovi dispositivi menzionati nell'articolo citato da Giorgio il problema possa essere superato. O anche facendo una progettazione più smart.

Se un domani tu volessi confrontare il tuo progetto con il mio, sappi che ho ritrovato lo schema dell'alimentatore di griglia schermo per la 4CX5000 / 10000 disegnato a mano (ed anche lo schema dell'RF deck).

Se vuoi vedere l'amplificatore con la 4CX10000D (che alienai nel 1981) vai su http://www.qsl.net/i0jx/linear.html

Saluti.

Antonio I0JX



Bellissima realizzazione di livello altamente professionale, il mio intento è proprio un oggetto di questo calibro.

73, Fausto IK4NMF






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IK4NMF

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Inserito il - 16/02/2018 : 11:50:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
I0LYL ha scritto:

I0JX ha scritto:

Frankly speaking, I am afraid that today I would hardly make all that work again. But I still like to remember the good old days.


Ciao Antonio, sono passati quasi 40 anni e forse (oggi) ci si può scherzare sopra...

è vera quella storia del contadino che si presentò con il fucile in mano?


Boiamondo Antonio, un contadino con lo schioppo...facevi un po' di TVI

73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 16/02/2018 : 12:13:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Questa del contadino con il fucile in mano è la prima volta che la sento. Anche perchè, vivendo in città, di contadini qui non ce ne sono. E poi, fortunatamente, di TVI non ne ho mai fatto

A me non che non si tratti di un episodio accaduto al successivo proprietario dell'amplificatore, di cui però non ho mai avuto sentore.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 16/02/2018 12:15:41

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I0LYL

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Inserito il - 16/02/2018 : 12:21:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0LYL Invia a I0LYL un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

...

A me non che non si tratti di un episodio accaduto al successivo proprietario dell'amplificatore, di cui però non ho mai avuto sentore.

Saluti.

Antonio I0JX
Probabilmente è un episodio accaduto a un successivo proprietario...






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IZ2JGB

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Inserito il - 16/02/2018 : 13:00:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

Molti molti anni fa avevo costruito un amplificatore con la 4CX10000D / 8171 pilotato di griglia (<100W di pilotaggio) con 7500 V di placca e 1250 V di griglia schermo.

Per quanto riguarda l'alimentatore di griglia schermo, utilizzai un normale circuito regolatore / stabilizzatore serie con una valvola 4-400A. Ciò fu possibile perchè la griglia schermo della 4CX10000D, a differenza di altri tetrodi, non presenta mai una resistenza negativa.

Certamente costruire un amplificatore a tetrodo (o pentodo) pilotato di griglia è MOLTO più complesso che farne uno con il solito triodo con griglia a massa, cosa che è alla portata di tutti quelli che abbiano un pò di dimestichezza con l'elettronica.

Saluti.

Antonio I0JX


Ciao Antonio,


Quando ho letto il post ho immediatamente pensato anch'io al tuo fantastico amplificatore. Ancora complimenti per la realizzazione, decisamente mostruosa (in tutti i sensi) :)

73,
Giorgio.






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IK4NMF

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Inserito il - 17/02/2018 : 08:39:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Eccomi qua...

ho letto i vari documenti compreso quello relativo alla bella realizzazione di Ian White GM3SEK relativo alla sua tetrode board e la soluzione del regolatore shunt a mosfet che risolve il problema sui tetrodi che possono presentare una inversione di corrente in alcune condizioni di funzionamento.
Al momento ho una certa propensione verso un regolatore serie a valvola, vuoi per l'affidabilità e vuoi per un tocco un po' retrò...
Sto comunque dando un' occhiata ai dispositivi nuovi, sia bipolari che mosfet per alte tensioni, qui non va lasciato nulla al caso.
Un' altra decisione da prendere è quella relativa alla connessione a massa della griglia schermo ovvero se, bypassare a massa la RF con una serie di condensatori opportunamente montati intorno all' anello mantenendo come riferimento di massa elettrica il catodo (filamento) e, fornendo tensione positiva alla G2 e la relativa tensione negativa alla G1 oppure, mettere a massa elettricamente l' anello di griglia schermo utilizzandolo come riferimento e, fornire tensioni negative rispetto ad esso al catodo e alla G1. Questa seconda soluzione minimizza se non porta quasi a zero l' induttanza serie tra la G2 e massa che, è causa di autooscillazioni (peraltro risolvibili con una buona neutralizzazione) e, è più semplice da realizzare meccanicamente. La prima soluzione comporta un certo lavoro meccanico ma, se fatta bene, fino a che si rimane in HF è altrettanto valida. Lo zoccolo che mi hanno fornito con la valvola dovrebbe essere un SK300 o quantomeno, un suo clone fatto piuttosto bene e tutto sommato potrei realizzare la parte che lo differenzia dall' SK360 con il suo anello SK355. Con questa soluzione Eimac garantisce un utilizzo senza particolari problemi del tubo in VHF.
Vediamo un po' i commenti...

73, Fausto IK4NMF






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IK4NMF

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Inserito il - 17/02/2018 : 09:32:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
La soluzione proposta da Eimac ovvero lo zoccolo SK360 con il kit SK355 è questa:



73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 17/02/2018 : 09:46:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Io ho sempre usato la soluzione classica ovvero quella di bypassare la griglia schermo a massa usando dei condensatori di potenza a mica, da 10.000 pF 1250V, che si trovano abbastanza facilmente sul mercato surplus (dovrei averne ancora un pò). Quei condensatori vanno montati, ugualmente distanziati, sulla corona dello zoccolo SK-300 (mi pare ce ne vadano 8), e si possono inserire agevolmente all'ìnterno dello zoccolo fissandoli con le viti proprie dello zoccolo senza ostruire i condotti di ventilazione. Per le HF il bypass così realizzato è praticamente ideale. E non c'è alcun lavoro meccanico da fare. Chiaramente anche i due terminali del filamento vanno anch'essi bypassati a massa.

L'alternativa con griglia schermo a massa (tipo Collins 30S-1 per intenderci) comporta la realizzazione di un alimentatore stabilizzato da 1250 V con oltre 3 A che è certamente molto più complicato. A meno di non porre il negativo dell'alimentatore anodico sul filamento invece che a massa, ma questa soluzione andrebbe meglio studiata. Senza peraltro averne vantaggi pratici, perchè la neutralizzazione (purtroppo da regolare banda per banda) devi farla comunque.

Saluti.

Antonio I0JX






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I0JX

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Inserito il - 17/02/2018 : 09:53:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
La soluzione con i condensatori a mica da me adottata (con lo zoccolo SK-300) è praticamente la stessa della EIMAC, con la differenza che i condensatori a mica hanno capacità di 10000 pF mentre quelli doorknob di soli 1000 pF. Capacità che valutai essere bassina per i 160 metri.

Saluti.

Antonio I0JX






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IK4NMF

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Inserito il - 17/02/2018 : 10:01:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

La soluzione con i condensatori a mica da me adottata (con lo zoccolo SK-300) è praticamente la stessa della EIMAC, con la differenza che i condensatori a mica hanno capacità di 10000 pF mentre quelli doorknob di soli 1000 pF. Capacità che valutai essere bassina per i 160 metri.

Saluti.

Antonio I0JX



Si infatti, una reattanza di 11 ohm a questa frequenza è un po' troppo elevata.
Io normalmente quando voglio un bypass sicuro su un'ampia porzione di spettro utilizzo sempre dei paralleli di condensatori con capacità 1:10 ad esempio 1nF con in parallelo 10 nF e 100 nF, questo perché l' induttanza serie nel caso di condensatori con capacità elevata, è sempre maggiore di quella presente su condensatori con capacità bassa. In questo caso però ritengo che 8 doorknob a 10 nF possano fare bene il loro lavoro.

73, Fausto IK4NMF






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iz2hfg

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Inserito il - 17/02/2018 : 10:21:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
Ciao Fausto,
Leggo con vero piacere discussioni del genere poiché aldilà del tubo usato (quindi mi piace ragionare sulla tipologia) si vede la voglia innata che il Radioamatore ha di sperimentare soluzioni oggi sempre meno convenzionali ma che offrono innegabili vantaggi, specialmente con tubi di tale classe.

Detto questo e dal mio punto di vista, considerando che PA con tetrodi ne ho realizzati "un paio" in passato (anche se non di tale potenza), infatti in uno di questi realizzato con due tubi EIMAC 4-250A alimentati a circa 4000V e pilotati (se ricordo bene) con solo un paio di watt dava in uscita circa 2kW PeP e proprio qui ho sfruttato la soluzione di GM3SEK risolvendo brillantemente il problema della possibile inversione di corrente, quindi il mio consiglio nell'adottare tale soluzione nel tuo PA.

Per il resto dobbiamo comunque considerare la potenza "stratosferica" che il tuo tubo è in grado di fornire, quindi un'attenzione particolare deve essere adottata per prevenire eventuali auto-oscillazioni (molto probabilmente distruttive per i circuiti) quindi mantenere a potenziale negativo rispetto alla massa catodo che la G1 è secondo me (anche se più complesso) è una scelta da valutare.

Dal punto di vista raffreddamento del tubo e relativo rumore generato per raffreddarlo, devo dire che mi orienterei verso "blowers" di grande portata (quindi necessariamente di dimensioni importanti) ma con regime di rotazione ridotto, ciò consente di mantenere relativamente basso il rumore della ventilazione consentendo di fatto il posizionamento "in stazione" del PA.

Tieni quindi la discussione "viva" alimentandola, man mano, con schemi foto e descrizioni relative alla tua realizzazione.

Grazie e buon divertimento!

P.S.
Dimenticavo.........complimenti vivissimi alla realizzazione "a regola d'arte" e non solo dal punto di vista circuitale e meccanico, dell'amico Antonio, I0JX.







Modificato da - iz2hfg in data 17/02/2018 10:52:45

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73 de Franco, IZ2HFG
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- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
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I0JX

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Inserito il - 17/02/2018 : 11:08:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Condensatori da 10000 pF doorknob non son facili da trovare, potrebbero essere troppo grossi e comunque sarebbero un overkill per le correnti in gioco.

Mostro foto del condensatore a mica adatto allo zoccolo SK-300:

- i due anelli metallici vanno uno avvitato sullo zoccolo usando le sue stesse viti e l'altro saldato sul corpo dello zoccolo
- i due fissaggi in materiale fenolico che spuntano dal corpo del condensatore vanno rimossi perché impicciano.

Saluti.

Antonio I0JX

P.S: per quanto riguarda la ventilazione, i datasheet EIMAC riportano che per dissipare 6000 W occorrono 2 inches di pressione con la 4CX5000 e 0.8 inches con la 4CX10000 (grazie al maggiore dissipatore). Per ottenere 2 inches di pressione occorre una ventola in grado di produrre aria ad elevata velocità ed abbia quindi una girante di grosso diametro che ruoti a velocità sostenuta, e quindi per forza rumorosa, non si scappa! Sfortunatamente è molto più facile trovare ventole grosse ma con basso diametro della girante, le quali danno forte portata (inutile per il nostro caso) ma bassa pressione.

Immagine:

181,02 KB






Modificato da - I0JX in data 17/02/2018 11:16:49

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iz2hfg

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I0JX ha scritto:

<< P.S: per quanto riguarda la ventilazione, i datasheet EIMAC riportano che per dissipare 6000 W occorrono 2 inches di pressione con la 4CX5000 e 0.8 inches con la 4CX10000 (grazie al maggiore dissipatore). Per ottenere 2 inches di pressione occorre una ventola che abbia una girante di grosso diametro e quindi per forza rumorosa, non si scappa! >>


Caro Antonio sono d'accordo, ma i dati di targa EIMAC devono anche essere correlati all'effettivo utilizzo del tubo in questione, quindi perdonami ma dubito fortemente che Fausto utilizzerà il tubo con duty-cycle elevato e tanto meno per lunghi periodi, da qui ritengo che un compromesso, sempre che il PA debba trovare per forza posto in stazione, è possibile.

Un caro saluto.






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I0JX

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Inserito il - 17/02/2018 : 11:55:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Non so che potenza NMF intenda ottenere. Se 4000 W di dissipazione media possono bastare, allora la pressione si riduce a 1.1 inches con la 4CX5000 (o 0.3 inches con la 4CX10000).

Ma il discorso è di carattere generale: le valvole ad anodo esterno (tipo la 4CX5000) richiedono - perchè si instauri la necessaria portata d'aria - una certa pressione che viene specificata dal costruttore. Ciò a differenza delle valvole ad anodo interno (tipo 4-400A) che lavorano "all'aperto" e richiedono pressione praticamente nulla per ottenere la portata desiderata. Con queste valvole conviene usare ventole grosse che girino a bassa velocità, riducendo così il rumore prodotto.

In sintesi, qualunque sia la pressione necessaria, con le valvole ad anodo esterno non si scappa dal problema che per generarla occorrono ventole con girante di grosso diametro, che sono in generale rumorose. Riducendo la dissipazione desiderata, e quindi la pressione, si riduce il rumore, ma in pratica con la 4CX5000 il rumore è comunque molto forte.

Saluti.

Antonio I0JX






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IK4NMF

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Inserito il - 17/02/2018 : 18:24:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Preciso che ho deciso di realizzare questo amplificatore più che altro per ambizione personale per cui l' intenzione è quella di ottenere il massimo delle prestazioni che può dare, non tanto per utilizzarlo che in effetti è praticamente assurdo. Lo vedo come una sorta di monumento da ammirare e dire "lo ho fatto io".
Poi magari posso anche farmi quattro risate pilotandolo con un FT817 e farlo andare a potenza legale ben sapendo che tra filamento e ventola si arriva tranquillamente a consumare una potenza doppia.
Torniamo a noi, il problema ventilazione è anch'esso di estrema importanza comunque, possiedo già la ventola adatta che anzi è sovrabbondante. E' piuttosto rumorosa in quanto la girante ha un diametro di circa 25 cm e gira piuttosto forte ma, una buona attenuazione del rumore si può ottenere montando la ventola all' esterno della casa portando l' aria di raffreddamento all' amplificatore con un tubo flessibile.
Volendo poi si può realizzare un silenziatore sul condotto di uscita dell' aria oppure, riportare l'aria all' esterno con un altro tubo. Chiaramente c'è qualche perdita di portata ma, se il ventilatore è sovradimensionato non è un problema. In linea di massima la maggior parte del rumore generato dalle ventole è di natura aerodinamica nella girante.

Ottimi quei condensatori Antonio e, in effetti si trovano sui banchi nei mercatini senza troppa difficoltà con un costo moderato.

In questi giorni inizierò a fare uno schizzo su un foglio per dare una dimensione alle parti meccaniche che via via dovrò realizzare.

73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 19/02/2018 : 00:42:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Una questione di cui non si è parlato affatto è il circuito di ingresso (quello di uscita è banale, basta mettere componenti ben dimensionati).

Occorre prevedere due wafer del commutatore di banda (a 11 posizioni o meglio 12 visto che prima o poi ci daranno i 5 MHz):

- il primo wafer inserisce delle diverse bobine in parallelo alla griglia controllo della 4CX5000D al fine di risonarne la capacità verso massa che è piuttosto elevata. Ogni bobina deve essere indipendentemente regolabile per ottenere l'accordo a centro banda (o puoi anche mettere dei condensatori regolabili in parallelo alle bobine)

- il secondo wafer inserisce dei diversi condensatori, anch'essi individualmente regolabili, sul ponte di neutralizzazione. Questo perché, sfortunatamente, la capacità necessaria per azzerare il ponte varia di banda in banda.

Il circuito d'ingresso ha molti componenti regolabili ingombranti da sistemare in uno spazio ristretto, e non risulta essere di facile progettazione.

Così, giusto per completezza di disamina.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 19/02/2018 00:50:32

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IK4NMF

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Inserito il - 19/02/2018 : 09:18:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:

Una questione di cui non si è parlato affatto è il circuito di ingresso (quello di uscita è banale, basta mettere componenti ben dimensionati).

Occorre prevedere due wafer del commutatore di banda (a 11 posizioni o meglio 12 visto che prima o poi ci daranno i 5 MHz):

- il primo wafer inserisce delle diverse bobine in parallelo alla griglia controllo della 4CX5000D al fine di risonarne la capacità verso massa che è piuttosto elevata. Ogni bobina deve essere indipendentemente regolabile per ottenere l'accordo a centro banda (o puoi anche mettere dei condensatori regolabili in parallelo alle bobine)

- il secondo wafer inserisce dei diversi condensatori, anch'essi individualmente regolabili, sul ponte di neutralizzazione. Questo perché, sfortunatamente, la capacità necessaria per azzerare il ponte varia di banda in banda.

Il circuito d'ingresso ha molti componenti regolabili ingombranti da sistemare in uno spazio ristretto, e non risulta essere di facile progettazione.

Così, giusto per completezza di disamina.

Saluti.

Antonio I0JX


Giusta osservazione, in effetti i componenti che compongono il circuito di ingresso sono parecchi e, la disposizione va studiata accuratamente. A volte capisco la ragione di quel radioamatore americano (anche se io la chiamo pigrizia) che ha montato la scheda di un autotuner commerciale all' ingresso del PA.
Oltre alla soluzione del commutatore meccanico, si potrebbe realizzare un circuito stampato con una serie di piccoli relè che inseriscono le varie bobine per le quali ho fatto un paio di calcoli si va da circa 80 nH per i 6 metri fino a 65 uH per i 160 metri.
La stessa soluzione può essere adottata per le capacità di neutralizzazione.
E' certo comunque che occorre parecchio lavoro sulla carta, anche di disegno meccanico, prima di iniziare ad assemblare qualcosa se non si vuole correre il rischio di dover ricostruire delle parti.

73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 19/02/2018 : 12:55:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Certamente i relè sono una possibilità, ovviamente vanno correttamente dimensionati.

Sulla griglia controllo ci possono essere fino a 350 V RF di picco (limite della classe AB1) sovrapposti alla tensione di bias. Quindi l'oscillazione è tra 0 V e -700 V.

La tensione rms corrispondente è di circa 250 V che, in 28 MHz, fa scorrere circa 5 A attraverso un bobina che risuoni la capacità della griglia che è di 115 pF.

Saluti.

Antonio I0JX






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iz2hfg

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Inserito il - 19/02/2018 : 14:13:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
IK4NMF ha scritto:
<<......A volte capisco la ragione di quel radioamatore americano (anche se io la chiamo pigrizia) che ha montato la scheda di un autotuner commerciale all' ingresso del PA......>>


Caro Fausto in teoria se analizziamo la cosa da un differente punto di vista forse non è solo "pigrizia" poiché, forse in teoria, potrebbe esserci anche un vantaggio ben preciso.
Dico potrebbe poiché come sai ci sono un paio di possibilità per scegliere che tipo di circuiti d'ingresso utilizzare e cioè di tipo aperiodico oppure sintonizzato banda per banda.

Da qui sappiamo che un circuito d'ingresso aperiodico non offre, per definizione, alcun "Q" quindi in caso di auto-oscillazione (VHF) la stessa potrebbe raggiungere lo stadio finale del TX con effetti tutt'altro che salutari; analogamente e talvolta per scelta operativa (banda passante), il "Q" dei circuiti sintonizzati è volutamente basso (~2) ed anche se ovviamente presente, nel caso di auto-oscillazioni il "Q" del circuito non è solitamente sufficiente per scongiurare problemi.

Diversamente il "Q" espresso attraverso un AT automatico è solitamente molto maggiore (anche 10) quindi in buona sostanza aldilà della "comodità" fornita all'operatore, ci potrebbe essere una ragione tecnica.
Certo in entrambi i casi potremmo risolvere inserendo un filtro passa basso all'ingresso con elevata attenuazione ed allora forse potremmo cavarcela..........

In questo contesto però, con tubi di tale potenza, in caso di auto-oscillazioni i possibili danni sarebbero probabilmente generalizzati ed allora come sempre è meglio prevenire che curare.

Un caro saluto.






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i0god

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Inserito il - 19/02/2018 : 16:18:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Mi permetto di suggerire per il circuito di ingresso la soluzione che ho adottato io per un amplificatore con il tetrodo GU84 che ha anch'esso una capacità di ingresso di 110 pF. Questo condensatore l'ho fatto diventare parte di un passa basso a 5 poli con il taglio sui 35 MHz. In questo modo non serve nessun commutatore, la risposta è piatta fino ai 28 MHz e il circuito ha una resistenza di chiusura di 50 OHM per la RF che fa da carico all'eccitatore. Ovviamente questa resistenza è disaccoppiata dalla continua che polarizza il negativo di griglia 1. L'unico componente strategico da reperire sono le resistenze Caddock da 50 W antiinduttive (2 in parallelo per sicurezza). A parte questo, i componenti sono roba reperibilissima.
73 Godifredo






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I0JX

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Inserito il - 19/02/2018 : 16:55:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Ciao Godi,

devi però considerare che per pilotare quella valvola non basta la tensione che si forma sui 50 Ohm di carico, ma occorrono ben 350V di picco che, volendo limitare la potenza di pilotaggio a 80 W, corrispondono ad un'impedenza di circa 800 Ohm.

Quindi il circuito di ingresso deve anche operare una moltiplicaazione di tensione con rapporto 1:4.

Lavorando con 800 Ohm di impedenza, i 110 pF della valvola "pesano" molto di più che su 50 Ohm e andrebbe verificato se un network a larga banda che abbia un rapporto di trasformazione 1:4 e che presenti al trasmettitore un'impedenza di 50 Ohm puramente resistivi, o quasi, sia in pratica fattibile.

Saluti.

Antonio I0JX






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i0god

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Inserito il - 19/02/2018 : 18:17:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Questo non è un problema, con un piccolo toroide fai le trasformazioni che vuoi, mi dirai che devi fare i conti per 600 o 800 ohm anzichè i 50 canonici, ma vuoi mettere la semplicità circuitale?
73 Godifredo






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I0JX

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Inserito il - 19/02/2018 : 19:42:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Certamente, infatti nel mio amplificatore con la 4CX10000 avevo messo all'ingresso un trasformatore toroidale elevatore di tensione in rapporto 4:1 terminato su 800 Ohm.

Il mio punto è diverso. Quando vai a progettare un filtro passa basso che lavori su 800 Ohm, e non su 50 Ohm, se si impone la condizione che il condensatore di uscita debba essere da 110 pF (in quanto costituito dalla griglia valvola) si riesce ancora a trovare una soluzione perseguibile? Io non ho il tool per verificarlo, ma magari tu puoi.

Io ho solo potuto solamente determinare che se il filtro fosse simmetrico (lo è?) nel condensatore di ingresso passerebbe una corrente di circa 5A RF, comunque tollerabile da condensatori doorknob.

Saluti.

Antonio I0JX






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IZ2IAM

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Inserito il - 19/02/2018 : 20:08:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2IAM Invia a IZ2IAM un Messaggio Privato
Non ho mai costruito una PA a tetrodo ma vedo spesso le 4CX5000 in vendita e l'unica cosa che mi ferma è l'assenza di una fornitura trifase da 12Kw.
Vi seguo tutti, discussione interssantissima. Sono qua al balcone ad osservere ed imparare.

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IK4NMF

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Inserito il - 19/02/2018 : 20:21:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
iz2hfg ha scritto:

IK4NMF ha scritto:
<<......A volte capisco la ragione di quel radioamatore americano (anche se io la chiamo pigrizia) che ha montato la scheda di un autotuner commerciale all' ingresso del PA......>>


Caro Fausto in teoria se analizziamo la cosa da un differente punto di vista forse non è solo "pigrizia" poiché, forse in teoria, potrebbe esserci anche un vantaggio ben preciso.
Dico potrebbe poiché come sai ci sono un paio di possibilità per scegliere che tipo di circuiti d'ingresso utilizzare e cioè di tipo aperiodico oppure sintonizzato banda per banda.

Da qui sappiamo che un circuito d'ingresso aperiodico non offre, per definizione, alcun "Q" quindi in caso di auto-oscillazione (VHF) la stessa potrebbe raggiungere lo stadio finale del TX con effetti tutt'altro che salutari; analogamente e talvolta per scelta operativa (banda passante), il "Q" dei circuiti sintonizzati è volutamente basso (~2) ed anche se ovviamente presente, nel caso di auto-oscillazioni il "Q" del circuito non è solitamente sufficiente per scongiurare problemi.

Diversamente il "Q" espresso attraverso un AT automatico è solitamente molto maggiore (anche 10) quindi in buona sostanza aldilà della "comodità" fornita all'operatore, ci potrebbe essere una ragione tecnica.
Certo in entrambi i casi potremmo risolvere inserendo un filtro passa basso all'ingresso con elevata attenuazione ed allora forse potremmo cavarcela..........

In questo contesto però, con tubi di tale potenza, in caso di auto-oscillazioni i possibili danni sarebbero probabilmente generalizzati ed allora come sempre è meglio prevenire che curare.

Un caro saluto.


Buonasera Franco,

il ragionamento non fa una grinza, in effetti un circuito con un Q un po' più elevato può scongiurare la possibilità che un' autooscillazione al di fuori della sua banda passante possa raggiungere lo stadio di potenza del ricetrasmettitore, almeno nella misura in cui la potenza che arriva in questo caso sull' accordatore automatico che prima citavo, non sia devastante anche per lui tanto da "saltarlo".
Sono del parere che la maggior cura da dedicare nella costruzione di un simile amplificatore debba essere quella al fine di ridurre a zero le possibilità di innesco.

73, Fausto IK4NMF






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Inserito il - 19/02/2018 : 20:28:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Il circuito di ingresso praticamente è questo:



Il valore dell' induttanza è calcolato per la risonanza a 14 MHz.

73, Fausto IK4NMF






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IZ2IAM ha scritto:

Non ho mai costruito una PA a tetrodo ma vedo spesso le 4CX5000 in vendita e l'unica cosa che mi ferma è l'assenza di una fornitura trifase da 12Kw.
Vi seguo tutti, discussione interssantissima. Sono qua al balcone ad osservere ed imparare.

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Ciao Danilo,

mi chiedevo quando saresti intervenuto
Personalmente a parte qualche 4CX250 in passato, ho sempre lavorato con i triodi però questa volta, sarà che mi è capitata tra le mani questa 4CX5000, sarà che a fronte delle complicazioni costruttive, il tetrodo consente un guadagno decisamente maggiore che, ho deciso di avventurarmi in un'impresa di questo tipo.

73, Fausto IK4NMF






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I0JX

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Inserito il - 19/02/2018 : 22:48:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Il circuito che ha disegnato NMF è quello che feci io all'epoca, ma GOD stava cercando una soluzione che non richieda di commutare la bobina in funzione della banda.

In realtà il circuito da me utilizzato non è esattamente quello disegnato perché il secondario del trasformatore 1:4 ed i componenti ad esso connessi non possono avere un capo connesso direttamente a massa, ma devono andare a massa transitando tramite un condensatore da 300 - 400 pF così da permettere la realizzazione dell'indispensabile circuito a ponte per la neutralizzazione (oltre chiaramente al fatto che su quei componenti è presente il -350V di bias).

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 19/02/2018 22:52:36

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IK4NMF

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Inserito il - 20/02/2018 : 13:51:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Eccomi qua,

il circuito che ho inserito nel post precedente ovviamente è solo indicativo, questo è come deve essere fatto nella realtà:

L' ingresso siglato "neutr" va al prelievo del segnale sull' anodo.

73, Fausto IK4NMF






Modificato da - IK4NMF in data 20/02/2018 18:21:39

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IZ2IAM

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Inserito il - 20/02/2018 : 14:01:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2IAM Invia a IZ2IAM un Messaggio Privato
Fausto mi avete già contagiato con i tetrodi anche se era da tempo che ci pensavo anche io hi! Questa volta sono io però al banco dello studente ad imparare.

Complimenti!
73
Danilo IZ2IAM






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IC7400 / FT1000MP
GS35b homemade HF linear amplifier.
8877 6m monoband homemade linear amplifier.
3CX800 2m homemade linear amplifier.

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I0JX

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Per GOD

Godi, tornando alla tua proposta di interporre, tra trasformatore 1:4 e griglia della valvola, un filtro passa basso il cui condensatore di uscita venga inglobato da quello proprio della valvola - ovvero circa 110 pF - ho fatto una prova a progettare un filtro low-pass a 5 poli utilizzando un tool che ho trovato sul web ( http://www.wa4dsy.net/filter/hp_lp_filter.html ).

I risultati così ottenuti indicano che, con 35 MHz di frequenza di taglio e 50 Ohm di impedenza, le cose vanno bene in quanto la capacità di uscita necessaria (118 pF per un filtro Chebyshev o 205 pF per un filtro Bessel) è superiore a quella propria della valvola. Con un filtro Butterworth invece la capacità risulterebbe essere troppo bassa (56 pF).

Se però passiamo a 800 Ohm di impedenza i valori di capacità diventano drammaticamente più bassi (7 pF per Chebyshev, 13 pF per Bessel e 4 pF per Butterworth) e quindi assolutamente incompatibili con la capacità di griglia della 4CX5000A.

Può darsi che studiando più approfonditamente la questione le cose possano migliorare, però il risultato ottenuto è già un chiaro indice della difficoltà di maneggiare una capacità di griglia da 110 pF su impedenza di 800 Ohm.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 20/02/2018 15:44:09

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I0JX

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Inserito il - 20/02/2018 : 15:35:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Per NMF.

Nella mia realizzione avevo posto l'induttanza L in parallelo al secondario del trasformatore (a parte i condensatori di by-pass per la continua) e non in parallelo al Cin.

Questo perchè la Cin costituisce uno dei 4 bracci del ponte di neutralizzazione e, se si cambia la reattanza di quel braccio ponendo L in parallelo alla Cin, il bilanciamento del ponte va a pallino.

Ti segnalo poi un refuso, ovvero che il trasformatore è un 1:4.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 20/02/2018 15:38:49

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i0god

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Inserito il - 20/02/2018 : 16:51:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
In effetti io i conti li avevo fatti per un Tchebichef a 5 poli a 50 ohm. Ripetere il progetto per 800 diventa infattibile a meno di provare ad abbassare l'impedenza sui 400 ohm per vedere se tornano valori gestibili. Un altro trucco è quello di mettere la capacità della valvola al centro di un filtro a 3 poli L-C-L. Si ottiene una leggera variazione di ampiezza in tutto il campo di frequenza, più che accettabile per 50 ohm, non so quanto per valori più alti, dovrei ricostruire il modello con Spice per vedere. In ogni caso con tubi di questo genere certamente qualcosa bisogna adattare rispetto a quelli ai quali siamo abituati. Un altro aspetto che andrebbe indagato è la neutralizzazione che con quelle tensioni che girano diventa molto difficile da gestire.
73 Godifredo






Modificato da - i0god in data 21/02/2018 08:18:43

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IK4NMF

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I0JX ha scritto:

Per NMF.

Nella mia realizzione avevo posto l'induttanza L in parallelo al secondario del trasformatore (a parte i condensatori di by-pass per la continua) e non in parallelo al Cin.

Questo perchè la Cin costituisce uno dei 4 bracci del ponte di neutralizzazione e, se si cambia la reattanza di quel braccio ponendo L in parallelo alla Cin, il bilanciamento del ponte va a pallino.

Ti segnalo poi un refuso, ovvero che il trasformatore è un 1:4.

Saluti.

Antonio I0JX


Ho provveduto a modificare lo schema compreso la svista del rapporto di trasformazione.

73, Fausto IK4NMF






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IK4NMF

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IZ2IAM ha scritto:

Fausto mi avete già contagiato con i tetrodi anche se era da tempo che ci pensavo anche io hi! Questa volta sono io però al banco dello studente ad imparare.

Complimenti!
73
Danilo IZ2IAM



Ciao Danilo,

eh eh, non essere troppo modesto che ho visto i lavori che fai

Se vuoi giocare un po' con i tetrodi e, avessi del materiale che può servirmi per questa realizzazione, io ho un po' di materiale da scambiare che potrebbe fare al tuo caso:
http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=326029

73, Fausto IK4NMF






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IK4NMF

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Inserito il - 22/02/2018 : 09:09:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Buongiorno a tutti,

dunque abbiamo definito, almeno sulla carta come realizzare il circuito di ingresso (a meno che non scaturisca qualche idea su come realizzare un adattamento broadband). Un ultimo commento riguardo al condensatore di neutralizzazione che, avrà una capacità piuttosto modesta per bilanciare il circuito a ponte. Considerando che il condensatore verso massa C avrà una capacità almeno intorno ai 500 pF, con questo valore avremo che Cn dovrà avere una capacità dell' ordine dei 3 pF infatti abbiamo che per ottenere il bilanciamento del circuito a ponte il raqpporto tra Cn e C dovrà essere uguale al rapporto tra la capacità griglia-placca (che sul datasheet del tubo è indicata essere di 0.7 pF ma, dovremo tener conto anche di qualche capacità parassita dello zoccolo) con la capacità di ingresso del tubo, 120 pF sul datasheet. La capacità Cn dovrà essere variata leggermente a seconda della frequenza di lavoro dell' amplificatore in quanto, la capacità del variabile di accordo di placca influenza il bilanciamento del ponte. Più avanti andremo a vedere come prelevare una porzione del segnale dall' anodo della valvola anche se, le foto dell' amplificatore di Antonio suggeriscono già un metodo molto ben realizzato.

73, Fausto IK4NMF






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IK4NMF

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Inserito il - 22/02/2018 : 09:52:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Vediamo ora la componentistica dall' altro lato della valvola ovvero il circuito anodico. Iniziamo a ragionare sul choke di alimentazione di placca.
Se seguissimo la teoria alla lettera esso dovrebbe presentare una reattanza almeno 10 volte superiore all' impedenza di uscita della valvola alla frequenza più bassa, cosa difficilmente realizzabile in quanto nel nostro caso dovremmo ottenere una reattanza intorno a 30-40 Kohm che a 1.8 MHz si traducono in una induttanza di oltre 3 mH il che, diventa, almeno per una bobina realizzata in aria, meccanicamente impraticabile, soprattutto per le correnti in gioco oltre che, i problemi di autorisonanza dovuti alle capacità parassite spira-spira. Normalmente quindi si accetta che una certa corrente RF circoli sull'induttanza di placca non troppa ovviamente per evitare che si surriscaldi, alcuni scritti trovati in rete suggeriscono di non superare una corrente RF di 1 A che si traducono comunque in una reattanza di 600-700 uH, difficili da ottenere se vogliamo evitare problemi di autorisonanza a meno di non suddividere in più sezioni la bobina oltreché, utilizzarne solamente una parte per le frequenze più elevate commutando con dei relè sottovuoto alcuni condensatori di bypass. Una soluzione potrebbe essere quella di inserire un nucleo in ferrite opportunamente dimensionato per evitarne la saturazione avendo così la possibilità di ottenere un valore di induttanza abbastanza elevato realizzando una bobina con un minor numero di spire, portandone l' autorisonanza a una frequenza più bassa al di sotto di 1.8 MHz.
Qui un suggerimento dato dall' esperienza di Antonio I0JX sarà sicuramente prezioso.

73, Fausto IK4NMF






Modificato da - IK4NMF in data 22/02/2018 09:52:55

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I0JX

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Inserito il - 22/02/2018 : 13:41:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Per quanto riguarda il condensatore C di neutralizzazione lato ingresso, nel mio caso la capacità giusta risultò essere di circa 350 pF, con in parallelo dei condensatori variabili, uno per banda, che venivano regolati in modo da azzerare perfettamente il ponte di neutralizzazione su ciascuna banda. Manovra che, fortunatamente, si può benissimo fare con l'amplificatore spento.

Per quanto riguarda il condensatore Cn di neutralizzazione lato placca (che è di pochi pF ma deve reggere elevata tensione), questo fu realizzato con un disco che si affaccia su una delle due piastre di un condensatorone a mica della Sangamo (di quelli che per detenerli ci vuole il porto d'armi!) che agisce da accoppiamento placca - pigreco (lo si può vedere sulla quinta foto di http://www.qsl.net/i0jx/linear.html dove in realtà di quei condensatori se ne vedono due, ovvero quello di accoppiamento placca-pigreco e quello di bypass del choke di placca). La distanza disco - condensatore deve essere regolabile (mai meno un paio di cm) ma, una volta fissata, non va più variata banda per banda

Per quanto riguarda il bilanciamento del ponte di neutralizzazione, questo non viene influenzato né dalla capacità placca - massa (ovvero dalla posizione del comando Tune), né dall'induttanza L posta in parallelo al carico d'ingresso da 800 Ohm la quale va regolata, banda per banda, in modo da risuonare la reattanza capacitiva che si viene a trovare in parallelo a detto carico.

Per quanto riguarda infine il choke di placca, all'epoca non ci persi molto tempo perché quello che feci andò bene a primo colpo su tutte le bande. Esaminando le foto di http://www.qsl.net/i0jx/linear.html si possono ricostruirne grosso modo le dimensioni ed il numero di spire. Comunque sul web puoi facilmente trovare dei suggerimenti al riguardo. Eventualmente, ove sorgano dei problemi per i 160 metri, è sempre possibile inserire - solamente in quella banda - una bobina aggiuntiva in serie al choke tramite un relè sotto vuoto.

Saluti.

Antonio I0JX

P.S. proprio ieri ho ritrovato delle foto di un altro amplificatore che avevo costruito nel 1977 con la 4CX5000A che era un pò più potente di quello con la 4CX10000D grazie ad una maggiore tensione di placca. L'alimentatore di placca era quindi stato montato su un rack a parte. Si può notare la presenza di un tubo che portava l'aria calda, ed una buona parte del rumore, fuori della stanza. L'ultimo a destra è lo scrivente, da giovane.

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104,99 KB

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42,44 KB






Modificato da - I0JX in data 22/02/2018 13:50:00

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IK4NMF

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Inserito il - 22/02/2018 : 15:27:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Allora è un vizio farmi vedere dei bellissimi amplificatori HI

Sinceramente sono sempre stato convinto che la regolazione del variabile di placca influisse sul bilanciamento del ponte di retroazione ma a questo punto tornando alla teoria, visto che il rapporto Cn/C=Cgp/Cin è la condizione per cui otteniamo il bilanciamento del ponte, qual' è la causa che ci costringe a ritoccare una delle capacità al variare della frequenza ?

Avevo già visto il choke sulle foto del tuo amplificatore che, è una configurazione abbastanza classica.

Perdona la mia pignoleria ma mi è sempre piaciuto affiancare teoria e pratica, non mi piace una montare una parte senza aver prima definito qual è il miglior modo per realizzarla.

73, Fausto IK4NMF






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i0god

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Inserito il - 22/02/2018 : 16:01:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
Fausto non so dove hai reperito queste info ma nell'ARRL Handbook il valore del RF choke deve essere "almeno uguale al valore del "plate load" ossia la resistenza equivalente del tubo e più avanti riporta che per una banda minima di 1.8 MHz un valore accettabile è 135 microH. In effetti valori di choke di 600 microH non ne ho mai incontrati. In ultima analisi un ottimo sistema per abbattere le risonanze serie dei choke è quello di mettere nel supporto una barretta di ferrite. Nel mio PA io ho un barretta di ferrite siffatta che porta l'induttanza del choke da 12 microH a 167 microH. Il supporto è teflon diametro 16 mm e lunghezza 80 mm con 65 spire di AWG22. La prima risonanza sta a 33 MHz. La barretta ha il diametro di 12 mm non so se si trovano barrette con diametro maggiore per arrivare a induttanze più alte.
73 Godifredo






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I0JX

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Inserito il - 22/02/2018 : 16:24:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
In linea teorica non dovrebbe essere necessario ritoccare la capacità di neutralizzazione al variare della banda. Infatti nei vecchi transceivers a valvole c'era un solo condensatore variabile di neutralizzazione che andava (più o meno) bene per tutte le bande.

Invece in tutti gli amplificatori che ho costruito con 4CX3000A e 4CX5000A/10000D se azzeravo il ponte di neutralizzazione su una banda poi non risultava ben azzerato sulle altre.

Ritengo che il motivo sia legato alle diverse lunghezze dei collegamenti tra i componenti per le varie bande e quindi alle loro diverse induttanze e capacità distribuite. Questo perché, con tanti componenti da sistemare sotto al telaio non si riesce a fare una realizzazione molto compatta.

Può darsi pure che si possa operare con il ponte non ben bilanciato (entro certi limiti) però non me la sono mai sentita di correre i rischi conseguenti, ed ho quindi sempre preferito commutare il condensatore di neutralizzazione banda per banda onde ottenere il perfetto bilanciamento del ponte su ogni banda.

Completamente d'accordo che prima di passare alla realizzazione pratica bisogna aver ben considerato tutti i relativi trade-offs. A questi livelli di potenza non si scherza.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 22/02/2018 16:28:03

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IK4NMF

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Inserito il - 22/02/2018 : 17:29:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
i0god ha scritto:

Fausto non so dove hai reperito queste info ma nell'ARRL Handbook il valore del RF choke deve essere "almeno uguale al valore del "plate load" ossia la resistenza equivalente del tubo e più avanti riporta che per una banda minima di 1.8 MHz un valore accettabile è 135 microH. In effetti valori di choke di 600 microH non ne ho mai incontrati. In ultima analisi un ottimo sistema per abbattere le risonanze serie dei choke è quello di mettere nel supporto una barretta di ferrite. Nel mio PA io ho un barretta di ferrite siffatta che porta l'induttanza del choke da 12 microH a 167 microH. Il supporto è teflon diametro 16 mm e lunghezza 80 mm con 65 spire di AWG22. La prima risonanza sta a 33 MHz. La barretta ha il diametro di 12 mm non so se si trovano barrette con diametro maggiore per arrivare a induttanze più alte.
73 Godifredo


Ciao Godifredo,

sinceramente non ricordo in quale testo ho letto il discorso relativo al choke con una reattanza 10 x l' impedenza di carico della placca che peraltro non fa una grinza. Sicuramente su qualche libro ma certamente parecchio tempo fa. In effetti l' Handbook ARRL parla di una reattanza uguale all' impedenza del carico di placca che nel nostro caso siamo intorno ai 3500 ohm più o meno il che presumerebbe una induttanza di più di 300 uH a 1.8 MHz.
Nel caso dei 135 uH che hai citato, abbiamo una reattanza a 1.8 MHz di soli 1500 ohm che vista la tensione RF in gioco mi sembrano un po' pochi.

73, Fausto IK4NMF






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i0god

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Inserito il - 22/02/2018 : 17:41:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
In effetti sembrano pochi anche a me anche se la resistenza del tubo di 3500 ohm mi pare un poco alta. In ogni caso se rispettiamo la regola di fare il choke almeno uguale siamo sui valori che dici tu e allora ci vuole una bella barretta oppure passare dalle 65 spire che ho io a 100 spire.
73 Godifredo






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IK4NMF

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Inserito il - 22/02/2018 : 17:57:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
i0god ha scritto:

In effetti sembrano pochi anche a me anche se la resistenza del tubo di 3500 ohm mi pare un poco alta. In ogni caso se rispettiamo la regola di fare il choke almeno uguale siamo sui valori che dici tu e allora ci vuole una bella barretta oppure passare dalle 65 spire che ho io a 100 spire.
73 Godifredo


Si, hai ragione infatti se per la classe AB, Rout = Ua/(1.6 x Ia), per 7500V di tensione anodica con 1.9 Ampere key down (dato preso dal datasheet Eimac) abbiamo una impedenza intorno ai 2500 ohm.
Il dato di 3500 ohm lo avevo preso dal software PI-EL con il quale avevo simulato il pi greco di uscita, devo capire il perché calcola un valore non corretto...come al solito è meglio fidarsi di carta, penna e calcolatrice...

73, Fausto IK4NMF






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ix1ixg

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Inserito il - 22/02/2018 : 18:23:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao a Tutti,

Fausto, complimenti per l' iniziativa, da alcuni thread, c' è sempre qualcosa di prezioso da apprendere, anche se purtroppo accade sempre più di rado...
Riguardo al tuo progetto, non hai specificato la tensione che vorrai utilizzare per l' anodica ma presumo, considerando le ricerca della massima potenza erogabile dal tubo, che rimarrai piuttosto prossimo ai valori massimi di targa. Con appunto 7.5 kV di anodica, per ottenere il risultato ricercato, lo swing di tensione di griglia dovrebbe risultare di circa 300 Vp, per una potenza rf in uscita di circa 10 kW... ora per ottenere questo valore di tensione, potresti scegliere di utilizzare una impedenza di carico di 400 Ohm che con una potenza in ingresso di 100 W ti permetterebbe di arrivare a circa 282 Vp sacrificando un pochino di potenza in uscita, forse meglio da una parte.... evitando con i classici 100 W del driver, problemi legati al sovrapilotaggio, senza contare anche un amggior stabilità in funzione di un gaudagno dello stadio leggeremnte inferiore... (speriamo a questo punto che non risalti fuori il discorso potenza/resistenza di carico altrimenti corro realmente il rischio di tagliarmi le vene, con buona pace di chi decanta la pericolosità delle alte tensioni presenti negli ampli a tubo)... per ottenere questo valore, il trasformatore da interporre, dovrebbe essere dimensionato in modo da ottenere un rapporto di trasformazione pari a 8:1 tale rapporto, lo si si ottiene utilizzando un rapporto spire tra primario e secondario di circa 2.8:1...
Nei post precedenti, parlavate di trasformatori 4:1 ma con un rapporto di trasformazione di impedenza 4:1 la tensione raddoppia semplicemente... molto probabilmente leggendo e scrivendo si è creata un po' di confusione tra i numeri delle spire indicato sullo schema e il rapporto di trasformazione o forse la confusione la stò semplicemente facendo io... negli schemi che allego il rapporto indicato è comunque relativo al numero di spire.
Considerando quanto sopra e il desiderio di adottare un LPF, la soluzione, potrebbe essere quella che ti riporto... chiaramente è possibile variare il numero dei poli della sezione filtro per ottenere una maggior pendenza e/o un minor ripple, la sezione relativa all' accoppiamento della dc per il bias non la ho considerata ma a quella si ovvia in maniera piuttosto semplice...

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Per l' alimentazione della G2 personalmente mi sono sempre trovato bene con la configurazione shunt, l' unica accortezza, se decidi di non mettere a massa la G2, oltre che ai classici condensatori di fuga, ti conviene utilizzare in parallelo ad essi anche un numero sufficiente di varistor, in modo che eventuali scariche all' interno del tubo, non ti distruggano la parte relativa dell' alimentatore...
Riguardo al discorso rf-choke, diciamo che una reattanza pari all' impedenza di carico di placca è già sufficiente, riuscire a raddoppiare tale valore ottimizzerebbe il circuito in generale, andare oltre non comporterebbe migliorie significative... purtroppo il compromesso va ricercato in funzione della frequenza di autorisonanza del choke realizzato... in linea di massima le strade per riuscire ad alzare questo limite sono sostanzialmente 2... utilizzare un nucleo di materiale adeguato e/o ridurre al massimo la costante dielettrica del supporto utilizzato... (evita il delrin e preferisci ad esso il teflon)... con la prima soluzione, personalmente, non mi sono mai trovato bene, l' induttanza del choke varia in funzione della temperatura raggiunta dal nucleo... i nuclei che avevo disponibili riscaldavano sempre e la variazione influiva inevitabilmente sull' accordo... per potenze dai 10 kW in su ho sempre scelto di non utilizzarli, nel tuo caso, volendo arrivare a 50 Mhz spezzare il choke tramite relè o capacità calcolata è forse la soluzione migliore... occhio anche alla posizione di montaggio del choke... se troppo vicino alle paratie del contenitore, la frequenza di autorisonanza si abbassa...
Per il resto, buon lavoro (e sono sicuro che lo sarà considerando i tuoi precedenti...) e buona pazienza... se dovessi fare io tutto quel lavoro nei ritagli di tempo, farebbero sicuramente in tempo a sviluppare dei dispositivi con dimensioni 1x1x1 cm in grado di erogare almeno 50 kW... alla faccia della fisica che talvolta sembrerebbe perdersi per strada...

Ciao a Tutti, Dave.






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I0JX

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Inserito il - 22/02/2018 : 18:30:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Solo per precisare che, non lavorando in servizio continuo, si può benissimo prendere il dato della 4CX10000D che è di 2.8 A key down. Nella pratica è 3 A.

Saluti.

Antonio I0JX







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