FORUM RADIOAMATORIALE - Carico artificiale 20W RAI
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 Carico artificiale 20W RAI
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Autore Discussione  

IK1PXM

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Inserito il - 21/05/2015 : 16:12:35  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK1PXM Invia a IK1PXM un Messaggio Privato
Ho trovato la settimana scorsa a un mercatino il carico artificiale del centro ricerche RAI di cui allego immagini e lo schema che ho ricavato.
Non pensavo che fosse necessario un circuito così complesso (22 resistori e di valori così dedicati). Manterrà le caratteristiche proprio fino a 900 Mhz?

Presumo sia degli anni 70.
E' un oggetto vecchio e obsoleto, ma prorio perchè rudimentale ancora funzionante e forse ancora di qualche utilità

Immagine:

132,84 KB.
Cerco qualcuno che lo abbia adoperato per scambiare esperienze e valutazioni.



Immagine:

31,07 KB

Immagine:

21,92 KB






 Firma di IK1PXM 
Marco
marco DOT ducco AT virgilio DOT it

Città: Torino  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 24/03/2011  ~  Ultima visita: Ieri

i8vye

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 21/05/2015 : 20:31:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i8vye Invia a i8vye un Messaggio Privato
Si, decisamente si, è un ottimo carico che funziona benissimo ben oltre i 900Mhz.
La complicazione circuitale deriva dalla scelta di poterlo utilizzare anche come attenuatore affidabile e dalla necessità di compensare le reattanze parassite.

Se non guasto, altro che 900 MHz, quella era un'indicazione convenzionale per dire che era da usare fino alle UHF e sui ponti allora a 900 MHz e non sui ponti radio dai 1.5 GHz in su.


73 de i8vye/0 giuseppe.






 Regione Campania  ~ Prov.: Napoli  ~ Città: napoli  ~  Messaggi: 114  ~  Membro dal: 15/03/2006  ~  Ultima visita: 22/08/2024 Torna all'inizio della Pagina

IN3HOG

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Inserito il - 31/05/2015 : 22:53:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3HOG Invia a IN3HOG un Messaggio Privato
L'ho usato tanti anni fa quando lavoravo in quella azienda e andavo in giro a tarare i ripetitori televisivi.
Se mi ricordo bene, le tre bandelle che hai staccato per accedere alle resistenze dovrebbero essere avvitate con la possibilità di avvicinarle o distanziarle dalle resistenze. In questo modo si riusciva a migliorare il Return Loss in entrambe i sensi di utilizzo dell'attenuatore.
Se vuoi che sia usabile ancora fino ai 1000 mHz cerca di rimetterle come erano prima, sperando chiaramente che qualcuno prima di te non le abbia mai spostate.

Giovanni
IN3HOG






 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: LAVIS  ~  Messaggi: 28  ~  Membro dal: 23/05/2011  ~  Ultima visita: 25/10/2024 Torna all'inizio della Pagina

IN3HOG

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Inserito il - 01/06/2015 : 11:37:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3HOG Invia a IN3HOG un Messaggio Privato
Sono sempre io IN3HOG.
Ho trovato nei miei appunti del 1970 alcune note e misure che avevo fatto sul carico RAI LAB che avevo in dotazione.
Attenuazione
50 MHz 20,0 dB
144 MHz 20,2 dB
432 MHz 20,7 dB
600 MHz 21,0 dB
800 MHz 21,5 dB
900 MHz 22,0 dB
Return Loss migliore di 25 dB fino a 1000MHz
Usabile fino a 1100 MHz, dopo presenta gravi discontinuità di impedenza ed attenuazione per problemi di risonanze interne che sono sfortunatamente accentrate sui 1300 MHz.
Se è maltrattato e subisce forti colpi meccanici, le resistenze interne si spostano ed il Return Loss peggiora; in tal caso è necessario ritararlo modificando la posizione delle tre lamiere che chiudono il fondo.

Me lo ricordavo con entrambe i connettori N, ma vedo che il tuo ha un BNC in uscita.

73 Giovanni










 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: LAVIS  ~  Messaggi: 28  ~  Membro dal: 23/05/2011  ~  Ultima visita: 25/10/2024 Torna all'inizio della Pagina

IK1PXM

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Inserito il - 01/06/2015 : 16:42:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK1PXM Invia a IK1PXM un Messaggio Privato
Ringrazio Giovanni IN3HOG e Giuseppe I8VYE per le informazioni.
Purtroppo ho smontato le te lamiere di chiusura del vano resistori, senza rilevarne la posizione, e quindi ho perso la taratura al return loss minimo.
Poco male, tanto al massimo potrei adoperare il carico in HF o VHF, asl momento non ne ho necessità.
Mi sono posto l'obiettivo di capire come ha fatto il progettista a dimensionare i valori di resistenza e perchè ha scelto la configurazione utilizzata.
Direte che mi pongo un problema inutile e forse diffcile da risolvere, posso dire che come ci sono persone che giocano a scacchi o risolvono cruciverba, io mi diverto (fino ad ora se non è troppo diffcile) a risolvere un problema di elettrotecnica/reti idipendente dalla frequenza. Ma non mi dispiacerebbe coinvolgere altri più bravi di me e venire aiutato, per cui diffondo cosa fatto fino ad ora:
Ho semplificato lo schema elettrico accorpando i resistori in parallelo.
Ho verificato il progetto calcolando la resistenza in ingresso del carico e l'attenuazione quando l'uscita è chiusa su un carico di 50 ohm.
Ho supposto il carico composto da varie celle a "L invertita" in cui si impone resistenza di carico, resistenza di ingresso, e potenza dissipata, da cui ricavo l'attenuazione e i valori di Rserie e Rparallela: mi vengono dei valori prossimi ma non coincidente con quelli rilevati.
Forse che dovrei adoperare un altro metodo?
allego un tabulato dei risultati, se volete i calcoli in excel open office, li invierò privatamente via mail.

73
Marco carico fittizio RAI.pdf (20,85 KB)
schema elab carico artificiale.pdf (28,88 KB)






Modificato da - IK1PXM in data 01/06/2015 16:47:43

  Firma di IK1PXM 
Marco
marco DOT ducco AT virgilio DOT it

Città: Torino  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 24/03/2011  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

IN3HOG

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Inserito il - 02/06/2015 : 16:30:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IN3HOG Invia a IN3HOG un Messaggio Privato
il carico è in realtà molto semplice da capire.
Si tratta di 7 celle attenuanti a pigreco poste in serie.
La prima da 0,7 dB con 4,57 serie e due verso massa da 1102,5.
La seconda da 0,9 dB con 5,42 serie e due da 920 verso massa.
La terza da 1,1 dB con 6,77 serie e due da 745 verso massa.
La quarta da 1,4 dB con 8,95 serie e due da 565,4 verso massa.
La quinta da 2,1 dB con 12,87 serie e due da 395 verso massa.
La sesta da 3,7 dB con 22,18 serie e due da 235,8 verso massa.
La settima da 9,6 dB con 67,34 serie e due da 99,4 verso massa.
Totale 19,5 dB.
Qualche perdita aggiuntiva sulle connessioni e sui connettori e si arriva ai 20 dB.
Secondo me il progettista ha scelto questa configurazione per poter impiegare i resistori antiinduttivi che a quel tempo si trovavano più facilmente in commercio, ed ha certamente fatto questa rete in modo da distribuire la potenza dissipata in modo uniforme sulle varie resistenze usando componenti con potenze massime di 1 o 2 W.
Per esempio sulla cella di ingresso da 0,7 dB le potenze massime si attestano sui:
0,9W sulla prima resiatenza da 1102,5 che è da 1W,
1,66W sulla resistenza serie da 4,57 che è da 2W,
0,75W sulla terza resistenza da 1102,5 che è da 1W.
Se il progettista avesse semplicemente messo in parallelo più resistori da 2W in modo da fare una singola cella da 20 dB, probabilmente le capacità residue non avrebbero permesso di salire cosi in alto di frequenza.

E' un vero peccato di non disporre della relazione del laboratorio RAI di Torino, a quel tempo per ogni cosa che produceva emanava un libretto riportante lo studio e le motivazioni di ogni sua costruzione. A quel tempo tali libretti si leggevano e poi si buttavano.

Una cosa comunque è importantissima. Il carico non è simmetrico come potenze applicabili. Solo da un lato accetta i 20 W, dove c'è l'N, e quello con il BNC al massimo sopporta 2W.

Se non hai strumentazioni per la taratura delle bandelle puoi sempre usare un TX ed un rosmetro. Non sarà una cosa perfetta ma meglio che niente.

73
IN3HOG
Giovanni









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IK1PXM

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 03/06/2015 : 08:55:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK1PXM Invia a IK1PXM un Messaggio Privato
Grazie Giovanni per l'informazione,
allora si deve dimensionare usando le celle a pigreco, i miei calcoli forse non erano errati, ma portavano a un procedimento lungo e inconcludente.
Mi ero stupito per i valori di resistenza a coppie uguali, ho sospettato delle celle di attenuazione a Zo costante, ma poi ho proceduto a calcolare la resistenza equivalente del parallelo dei resistori e ad applicare la resistenza serie e parlllelo e la partizione di tensione in modo bruto.

Riguardo alle bandelle, sono andato a cercare la formula teorica dell'impedenza caratteristica di un conduttore di diametro D distante H/2 da due piani di massa.
Z0 = 138 Lg(4H/(3,14*D))
D diametro dei resistori
Per D = H/2 il resistore occupa la metà dello spazio, ossia H/D=2, viene 138*Log(4*2/3,14) = 56 ohm, prossimo ai 50 ohm voluti
Il progetto torna per un Return loss basso.
Ora mi pare mi sia tutto chiaro, la mia indagine personale è conclusa.
Ovviamente il progettista del centro ricerche RAI di allora è stato bravo, è ha fatto il meglio possibile (Penso siano competenti anche i progettisti di oggi, forse sono solo viziati dall'uso intenso dei programmi di simulazione circuitale).

73 a tutti






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Marco
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