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 5 per mille alle sezioni - info
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ik8ysw

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Inserito il - 05/05/2014 : 23:56:54  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8ysw Invia a ik8ysw un Messaggio Privato
Ciao a tutti
Qualcuno ha esperienza sugli adempimenti da svolgere per iscrivere la propria sezione per usufruire dei fondi del 5 per mille dell' irpef ?
Ho letto la domanda sul sito dell'agenzia delle entrate, ma ho diversi dubbi, per esempio come va considerata la sezione? (associazione di volontariato, promozione sociale, etc etc ?)

Mi sembra che la domanda quest'anno scada il 7 maggio p.v.
Probabilmente per quest' anno siamo in ritardo, ma vorrei organizzarmi per il 2015.

A presto






 Firma di ik8ysw 
73 de Errico
Presidente Sez. A.R.I. - Castellammare di Stabia - 8006 - IQ8ST
www.aristabia.it
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 Regione Campania  ~ Città: Castellammare di Stabia  ~  Messaggi: 316  ~  Membro dal: 14/01/2011  ~  Ultima visita: 28/08/2023

iz5dmc

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Inserito il - 06/05/2014 : 16:02:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz5dmc Invia a iz5dmc un Messaggio Privato
Idem per la sezione di Pisa,pero' se ARI è registrata all'ufficio delle entrate,quindi basterebbe sapere come viene considerata la nostra associazione,e poi ormai con calma procedere per il prossimo anno,saluti....pendenti da Pisa,73 Luigi





 Regione Toscana  ~ Prov.: Pisa  ~ Città: Madonna dell'Acqua  ~  Messaggi: 527  ~  Membro dal: 31/03/2008  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

iz8ewb

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Inserito il - 07/05/2014 : 22:58:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8ewb  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz8ewb Invia a iz8ewb un Messaggio Privato
Caro Presidente,
purtroppo le Sezioni ARI, se non legalmente costituite a mezzo scrittur/a privata o pubblica presso l'Agenzia delle Entrate in Associazione di Volontariato ai sensi della Legge 266/91, non possono accedere al 5x1000.
Inoltre, seppur registrata, devi attendere almeno 1 anno dalla registrazione per poter essere inserito nell'Elenco Regionale del Volontariato.
Da lì poi potresti usufruire del 5x1000.

Purtroppo però c'è un altro problema, legato più che altro allo Statuto Nazionale. Infatti, quest'ultimo definisce le Sezioni ARI come appendici di un'Organizzazione Nazionale iscritta all'Elenco Centrale (ex Albo Nazionale) e pertanto le singole realtà non possono autonomamente accedere al 5x1000, poichè andrebbero in contrasto con lo Statuto.
In realtà non ci si potrebbe nemmeno costituire in base alla legge 266/91 per lo stesso motivo, però molte sezioni hanno un atto costitutivo depositavo.
Oggi giorno una realtà che non sia legalmente costituita per atto pubblico o privato non può interfacciarsi verso un Ente Pubblico o Privato che sia.
Questo, purtroppo, è un problema dovuto al fatto che oggi esistono delle Leggi chiare sul volontariato e c'è pertanto la necessità di adeguare tutto l'apparato delle norme associative per potersi uniformare alle altre Associazioni Nazionali.

Felice di leggerti per la prima volta su ARI Fidenza.

Un abbraccio.


Messaggio di ik8ysw

Ciao a tutti
Qualcuno ha esperienza sugli adempimenti da svolgere per iscrivere la propria sezione per usufruire dei fondi del 5 per mille dell' irpef ?
Ho letto la domanda sul sito dell'agenzia delle entrate, ma ho diversi dubbi, per esempio come va considerata la sezione? (associazione di volontariato, promozione sociale, etc etc ?)

Mi sembra che la domanda quest'anno scada il 7 maggio p.v.
Probabilmente per quest' anno siamo in ritardo, ma vorrei organizzarmi per il 2015.

A presto







  Firma di iz8ewb 
73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
Sezione ARI di Nocera Inferiore - IQ8NC
Coordinatore Rete AmprNET - Regione Campania
Website: http://www.arinocera.it

Foto: Attivazione della referenza WAP - II0METEO - Stazione Meteorologica della Base Militare di Pratica di Mare (bordo pista)
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 Regione Campania  ~ Prov.: Salerno  ~ Città: Nocera Inferiore  ~  Messaggi: 669  ~  Membro dal: 31/12/2010  ~  Ultima visita: 02/01/2024 Torna all'inizio della Pagina

I4KMW

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Inserito il - 05/06/2014 : 16:50:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4KMW Invia a I4KMW un Messaggio Privato
Provo a dare il mio modesto contributo a questa discussione dando seguito a quanto postato dal collega precedente.
Anzitutto una sezione ARI in Italia , a norma dello statuto nazionale art.50, non può avere una forma giuridica propria e quindi non può avere un codice fiscale , un conto corrente intestato alla sezione ecc.
Le sezione che si sono date una propria forma giuridica lo hanno fatto senza informare la nostra associazione, chi lo ha fatto alla luce del sole (vedi ARI Parma, sappiamo come è andata a finire).
Per avere tutto ciò occorre aver approvato un proprio statuto, depositarlo presso gli enti competenti e il presidente dovrebbe assumersi tutte le responsabilità legali e penali relative.
Le forme giuridiche più comuni sono :
- APS associazione di promozione sociale
- ODV organizzazione di volontariato
Entrambe questo forme giuridiche non possono avere limitazioni alla accettazione di soci, quindi devono essere aperte a tutti e non solo ai radioamatori.
A Bologna esiste anche qualcosa di più semplice dal punto di vista giuridico e che è accettata dal Comune ed è la "LIBERA FORMA ASSOCIATIVA".
In entrambe i casi il legale rappresentante (presidente di sezione) deve depositare i propri poteri ad es. presso l'Agenzia delle Entrate e, obbligatoriamente deve depositare la dichiarazione EAS dove sono esplicitate le entrate della associazione.
Qualora la dichiarazione EAS non venga depositata sarà responsabile in proprio delle sanzioni relative. (Qualche presidente di sezione con cui mi sono confrontato asserisce che non sia obbligatorio, ma l'AdE di Bologna afferma il contrario).
Ora se i soci versano, direttamente o a mezzo della sezione, la quota di associazione alla ARI (associazione nazionale) e non alla APS o ODV , seppure una quota viene stornata a favore della sezione, come fa un presidente a fare la dichiarazione EAS ?
Se sei socio di ARI nazionale come dimostri di essere socio della APS o ODV, paghi una seconda quota separata dalla prima ???
Oltre a ciò i presidenti delle sezioni che si sono autocostituite con una forma giuridica propria sanno quali sono le loro responsabilità civili e penali ?
Sono completamente diverse da quelle di un presidente di una sezione ARI che agisce in conformità allo stauto nazionale.
Purtroppo o a ragione le leggi in materia non sono sempre chiare ed esaustive, come sempre vanno interpretate e se vi rivolgerete ad uno dei tanti uffici che assistono localmente le associazioni troverete tante risposte diverse, ma resta comunque un fatto cari colleghi presidenti di sezione ....INFORMATEVI...INFORMATEVI.
Comunque qualcosa andrà fatto in quanto la maggior parte degli enti locali (comuni, province, ecc.) ti prende in considerazione solo se sei una associazione locale e non una "sezione territoriale di una associazione nazionale" e se vogliamo avere la possibilità di richiedere l'affidamento di locali per una sede dovremo far diventare le nostre sezioni "ASSOCIAZIONI LOCALI" APS o ODV che dir si voglia.
ARI Bologna negli ultimi anni ha attraversato molte di queste problematiche e mio malgrado mi sono dovuto fare esperienza in questo campo; a scanso di equivoci ora giuridicamente siamo perfettamente in linea con lo statuto nazionale......
Grazie in anticipo a coloro che leggeranno questo mio modesto contributo e sono a disposizione per uno scambio di opinioni attraverso la mia mail privata (i4kmw@ari-bo.it) .
Ciao a tutti e ci si vede alla convention il 4 ottobre a Villa Griffone !!!
Publio i4kmw
Presidente del CDS
ARI Bologna






  Firma di I4KMW 
Publio I4KMW (Honour Roll #517)
Socio ARI da 01/1966
QSL man. IY4FGM
A.R.I. sezione Bologna
"G.Sinigaglia I4BBE"

"vivere per il presente ; sognare per l'avvenire; imparare dal passato"

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Bologna  ~ Città: Anzola Emilia  ~  Messaggi: 85  ~  Membro dal: 12/10/2009  ~  Ultima visita: 29/12/2023 Torna all'inizio della Pagina

i4fgg

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Inserito il - 06/06/2014 : 18:03:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4fgg Invia a i4fgg un Messaggio Privato
Ciao Publio! A quest'ora dovresti avere già ricevuto via email copia del "Certificato di Attribuzione Codice Fiscale" che l'Ufficio Entrate di Ferrara ha rilasciato a Associazione Radioamatori Italiani Sezione di Ferrara con n° 93051240385 (io non riesco a riprodurlo quì; pse fallo tu se in grado) con codice attività 949920 - Attività di organizzazione con fini culturali e ricreativi (!!!).
Chiedo cortesemente a tutti di rivedere, documentandosi a dovere, le proprie opinioni in merito alla discussione in atto " 5 x 1000 alle sezioni - info" e di intervenire per portare il proprio positivo apporto e non per creare ulteriore confusione in un segmento dove di confusione ce nè già tanta.
La Legge Finanziaria n° 266 del 29 dic 2005 disegna i requisiti per l'assegnazione di una quota pari al cinque per mille dell'imposta stessa la quale e' destinata in base alla scelta del contribuente alle seguenti finalita':
a) sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilita' sociale, di cui all'art. 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, delle associazioni di promozione sociale, iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano, previsti dall'art. 7, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, comma 1, lettera a), del citato decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460.
Vien da se che non è necessario essere iscritti ai registri del volontariato per avere questo benedetto Codice Fiscale ma è sufficente adempiere a livello locale ai dettati dell'art. 3/ a, c dello Statuto per vederselo attribuito e quindi poter poi richiedere (e qui cade l'asino) l'assegnazione del 5 x 1000.
Detto tutto ciò, vi prego di rivolgere le domande sulla questione alla Sezione ARI di Rovigo, CF 93011220295 che nel 2007 ha ottenuto i benefici del 5 x 1000; chiedetelo anche alla Sezione ARI di Città di Castello CF 90012490547 che li ha ottenuti nel 2008 e 2011; oppure chiedete alla Sezione ARI di Grosseto CF 92021870537 che li ha ottenuti anche lei nel 2011; chiedete ecc. ecc. ecc....
Sono daccordo che è scorretto scavalcare la Sede in una operazione di questo genere, ma a "parziale" giustificazione di quello che spero non possa più accadere è il fatto che non sempre nel passato la Segreteria Generale ha agito con tempestività nel presentare le debite domande ovvero è stata altrettanto chiara nell'anticipare alla base sociale l'utilizzo di quelle risorse.
73 a tutti giacomo i4fgg







  Firma di i4fgg 
73 da giacomo i4fgg ac2hs 9a8oo
HR ARI # 466

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Ferrara  ~ Città: Ferrara  ~  Messaggi: 768  ~  Membro dal: 18/05/2005  ~  Ultima visita: 25/02/2024 Torna all'inizio della Pagina

ik3xjp

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Inserito il - 07/06/2014 : 02:13:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3xjp Invia a ik3xjp un Messaggio Privato
Si, èvero che la sezione di Rovigo fece la domanda ma venne anche ritirata in quanto la sezione non era costituita come Onlus e non avrebbe goduto dei benefici.





  Firma di ik3xjp 
IK3XJP Dario Presidente Sezione ARI Rovigo 4501 W18. IQ3RO Team.

 Regione Veneto  ~ Prov.: Rovigo  ~ Città: rovigo  ~  Messaggi: 1123  ~  Membro dal: 16/12/2006  ~  Ultima visita: 05/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

i4fgg

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Inserito il - 07/06/2014 : 09:44:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4fgg Invia a i4fgg un Messaggio Privato
Ciao Dario! Anticipo che non c'è ricerca di polemica da parte mia ma solo il tentativo di dare risposte alle domande in discussione.
Io scrivo quello che leggo e quello che leggo nel sito http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...fabetico.pdf mi sembra chiaro.
L'ARI (nazionale) nel 2007 ottiene 2028 donazioni, ARI Rovigo zero, con sorpresa trovo anche ARI Comitato Regionale Marche CF 93096170423 che ottiene 6 donazioni. L'elenco è sì "provvisorio" ma se il contributo quell'anno l'ha ottenuto l'ARI nazionale che è una associazione senza scopo di lucro (art.3 Statuto), non vedo come la tua Sezione, presentando lo stesso Statuto nazionale, non potesse partecipare alle eventuali assegnazioni.
Io credo che la domanda in essere trovi la sua risposta in queste considerazioni:
a) L'ARI Ferrara è iscritta alla locale Agenzia delle Entrate con "natura giuridica" n° 12 - Associazione non riconosciuta e Comitati; essendo ARI Ferrara comitato locale (Sezione) di un Ente nazionale che partecipa alle assegnazioni del 5 x 1000 NON può essa stessa tentare di iscriversi perchè NON ha la natura giuridica per farlo.
b) Con la confusione inerente il volontariato innescata dalla iscrizione dell'ARI da parte di Ortona agli Elenchi Nazionali delle Associazioni di Volontariato, qualcuno ha perso di vista la vera natura giuridica della nostra associazione e godendo a livello locale di una interpretazione difforme dalle altre regioni in materia di volontariato ha trovato una "scorciatoia" per accedere ai vantaggi del 5 x 1000.
Quindi la mia risposta alle domande di YSW restano le stesse: domanda alle Sezioni che nel passato si sono potute iscrivere, come hanno fatto; altro non posso dire perchè con la regionalizzazione delle norme sul volontariato, viviamo in una Torre di Babele interpretativa di tale portata che quello che va bene a Rovigo, non può essere applicato a Ferrara.
Concludendo: se ARI significa fare i radioamatori, non vedo possibilità per la Sezione di accedere ai diritti della Legge. Se vogliamo fare dell'ARI una associazione di volontariato, aggirando quelli che sono i chiari "scopi" del nostro sodalizio, bisogna fare riferimento alle norme regionali in materia della Regione in cui ha sede la Sezione.
73 a tutti giacomo i4fgg






  Firma di i4fgg 
73 da giacomo i4fgg ac2hs 9a8oo
HR ARI # 466

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ik3xjp

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Inserito il - 07/06/2014 : 13:59:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik3xjp Invia a ik3xjp un Messaggio Privato
Ciao Giacomo,
A suo tempo mi fu detto che il problema delle sezioni era che l'ARI nazionale essendo ente morale, aveva diritto solo lui. Non mi sono più interessato della faccenda ma forse per gli enti morali ci sono altre regole.






  Firma di ik3xjp 
IK3XJP Dario Presidente Sezione ARI Rovigo 4501 W18. IQ3RO Team.

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iz8ewb

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Inserito il - 13/06/2014 : 16:55:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8ewb  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz8ewb Invia a iz8ewb un Messaggio Privato
Ciao Giacomo,
ti confermo quanto comunicato dall'Agenzia delle Entrate della mia zona. I punti da seguire sono questi qui:

A) Deposito Atto Costitutivo e assegnazione del C.F.
B) Richiesta di accesso al 5x1000 nelle due scadenze previste ogni anno, o eventualmente nella scadenza per i ritardatari, pagando un'opportuna penale.

L'unico mio dubbio è se per l'ARI tutto ciò è in linea con lo Statuto oppure no, visto che tante Sezioni hanno già usufruito di questa forma di auto-finanziamento per le proprie attività, a maggior ragione anche del fatto che da quest'anno il ristorno della quota sociale per socio ordinario è passato dai 18 euro a 17 euro (importi a lordo della quota del Comitato Regionale). Ormai le piccole Sezioni sono destinate a scomparire per insufficienza di mezzi finanziari, a meno che non ci siano persone volenterose che mettendo mano alla tasca incrementano la cassa almeno per portare a pareggio il bilancio.

Saluti.






  Firma di iz8ewb 
73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
Sezione ARI di Nocera Inferiore - IQ8NC
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IK4MTR

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Nota: 

Inserito il - 13/06/2014 : 17:58:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4MTR Invia a IK4MTR un Messaggio Privato
…. scusate ….
azzardo una considerazione personale.

E se lasciassimo il 5x1000 alle Onlus che davvero si occupano di solidarietà diretta alle persone ed alle situazioni di disagio?
Penso meriti mettere le mani nel nostro portafoglio per spesarci direttamente l'hobby ed il passatempo ...








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Francesco
IK4MTR

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iz8ewb

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Inserito il - 16/06/2014 : 10:23:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8ewb  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz8ewb Invia a iz8ewb un Messaggio Privato
IK4MTR ha scritto:

…. scusate ….
azzardo una considerazione personale.

E se lasciassimo il 5x1000 alle Onlus che davvero si occupano di solidarietà diretta alle persone ed alle situazioni di disagio?
Penso meriti mettere le mani nel nostro portafoglio per spesarci direttamente l'hobby ed il passatempo ...


Sono completamente d'accordo, ricorda però che il 5x1000 può essere utilizzato anche per attrezzare un mezzo speciale da utilizzare in caso di calamità naturali per garantire le comunicazioni, oppure per finanziare progetti come ripetitori, apparecchiature e quant'altro che possa essere necessaria per prestare soccorso... ovviamente sempre nei limiti delle radiocomunicazioni.
Per tutto il resto, va da sè che bisogna anche saper mettere mano alla tasca (per chi ha la possibilità finanziaria di farlo).

Saluti.






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73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
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i4fgg

oltre 500 messaggi sul Forum


Inserito il - 16/06/2014 : 22:26:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4fgg Invia a i4fgg un Messaggio Privato
Scusa Gianluigi, ma tu dai un colpo al cerchio ed uno alla botte: “sono completamente d’accordo, però ricorda …..”
Leggi bene quello che Francesco scrive e cerca di capire il senso che lui vuole dare alla sua frase : lasciamo il 5 x 1000 ai professionisti del volontariato perché noi non lo siamo (né volontari né tantomeno professionisti in questo campo). E la più eclatante dimostrazione di ciò te la ritrovi nelle ultimissime vicissitudini che corrono tra ARI e Dipartimento Nazionale P.C. .
Quello che può fare l’ARI, associazione di promozione sociale senza scopo di lucro nella eventualità beneficiasse dei proventi del 5 x 1000 (lei e solo lei e non certo le sue sezioni territoriali), sarebbe di dare, con quelle risorse, finalmente incremento al raggiungimento degli sempre più evanescenti “scopi sociali”, cioè quello di riunire tutti i radioamatori italiani, assisterli e con loro incrementare studi e prove in campo radiantistico.
Cavoli!!! Lo fanno tutte le associazioni radiantistiche europee, perché non siamo capaci di farlo noi?
O è forse diventato più importante avere una “sede” qualificata all’interno di una Consulta o un Coordinamento di Volontariato; stare seduti ad un tavolo delle emergenze insieme a persone in quel momento ben più orientate e preparate di noi; andare in /p con la tuta a strisce fosforescenti ed i lampeggianti accesi sul tettuccio della macchina per far vedere che siamo “sempre pronti”; avere in cortile vetture accese, stazioni mobili e gruppi elettrogeni preriscaldati perchè il rischio “impatto asteroidi” lanciato il 24 aprile è si passato …. ma non si sa mai!!!
Basta con queste scemenze.
I veri radioamatori, quegli appassionati che vivono giorno dopo giorno la loro splendida avventura, quelli che non venderanno mai niente per “cessata attività”, quelli che in fondo sperano che un circuito non gli vada così il gioco si fa più bello, ecco, questi sono quelli che nella maledetta eventualità ci sia bisogno di loro, sono sempre pronti.
Loro sono quelli che in questo campo (comunicazioni di emergenza) danno lustro all’intero movimento mondiale dei radioamatori perché è il loro stesso ”codice” che glielo impone : IL RADIOAMATORE E' ALTRUISTA. La sua stazione e le sue conoscenze tecniche sono sempre a disposizione dei suoi simili,del suo paese e del mondo.
Come vedi, Gianluigi, non c’è bisogno di essere “volontari” per fare i bravi radioamatori. Per fare i bravi radioamatori ci sarebbe sì bisogno di un po’ di 5 x 1000 per perseguire gli scopi del nostro Sodalizio, ma se non c’è, pazienza: ci faremmo bastare il nostro portafoglio (come è sempre stato).
73 giacomo i4fgg






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ik8ysw

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Inserito il - 17/06/2014 : 03:16:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8ysw Invia a ik8ysw un Messaggio Privato
Vedo con piacere che la discussione che ho intavolato ha raccolto diversi proseliti.
Intanto ho fatto diversi passi in avanti nella raccolta della documentazione.
I punti chiave sono questi:
La legge di riferimento è quella del volontariato: la 266/91.

Per tutte le procedure che ci rapportano alle varie autorità locali, occorrono principalmente due cose:

Atto costitutivo dell'associazione e relativo statuto che dal punto di vista legale sono delle scritture private che vanno registrate presso la competente agenzia delle entrate.
Contestualmente si richiede il codice fiscale.
La mia sezione ha il codice fiscale fin dagli anni '80.
Ogni volta che cambia il presidente bisogna recarsi presso l'agenzia delle entrate per aggiornarlo (l'ho fatto pochi giorni fa) portando il verbale di nomina a presidente e copia documento d'identità. La procedura è gratuita.
Lasciamo stare le ONLUS o le APS, in effetti basta iscriversi come associazione di volontariato semplice che richiede un minimo di documentazione e di adempimenti periodici.
Chiaramente lo statuto deve seguire i dettami della 266/91 che prevede l'assenza di fini di lucro, gratuità delle cariche, etc etc ...
La registrazione dei documenti è gratuita se entro un anno ci si iscrive al registro regionale del volontariato... altrimenti si paga ....
Allo stesso tempo si paga la registrazione, se come nel nostro caso, si vanno a registrare atti precedenti il 1991 (il nostro atto costitutivo risale al 1983)
Dopo aver registrato questi documenti, il passo successivo è l'iscrizione ai registri del volontariato.
Nel registro del volontariato regionale ci si può iscrivere soltanto dopo un anno dalla costituzione.
Credo che se si voglia svolgere un minimo di attività sul territorio, non ci si possa esimere dall'iscriversi ai vari registri locali, altrimenti non si ha nessuna voce in capitolo presso gli Enti, saremmo dei perfetti "sconosciuti".
Vi posso assicurare che risultano iscritte associazioni molto più strane della nostra.
Considerando l'esiguità dei fondi messi a ns. disposizione (vedi ristorni ridotti etc) è indispensabile rapportarsi agli enti locali per quelli che sono i nostri compiti istituzionali.
A mio avviso è anche un modo per avere visibilità ed attrarre nuovi soci/simpatizzanti, considerando l'invecchiamento generalizzato dei nostri soci.
Fermo restando che l'impiego dei radioamatori, se ben coordinato, resta ancora oggi centrale nelle emergenze con l'attivazione dei COC - COM - prefetture, etc ...
Di sicuro non si può fare comunicazione di emergenza e protezione civile con i cellulari ...
Il nostro deve essere un ruolo discreto, senza pettorine fosforescenti/sirene/strombazzate, ma concreto e con le radio a supporto dei professionisti del settore.

Nell'ambito della regione Campania risultano iscritte nei registri regionali già diverse sezioni da almeno 6/7 anni ( basta verificare nel relativo elenco disponibile on line).
Nel momento in cui si risulta registrati nell' elenco regionale come organizzazione di volontariato si può accedere ai fondi del 5 per mille con una domanda inoltrata tramite CAAF da parte del presidente pro-tempore seguendo le relative scadenze (basta andare sul sito delle Ag. Entrate).
Spero di essere stato esauriente.
Alle prossime








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73 de Errico
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I4LCK

oltre 3000 messaggi sul Forum


Inserito il - 17/06/2014 : 09:11:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4LCK  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  I4LCK Invia a I4LCK un Messaggio Privato
HI Errico
,descrizione precisa dei vari passaggi ma ci informi spieghi come la Vs. Sezione ha presentato uno Statuto di Sezione A.R.I. con scritto "finalità di volontariato" o testo simile ???.
E se così fosse come sistemate il rapporto con ARI nazionale essendo i due statuti in contrasto fra loro ??? .Ed aggiungo etrambi non sono assolutamente compatibili con lo STATUTO di PC richesto obbligatoriamente dalla nostra Regione !!
Nella nostra Regione il regolamento PC è assai rigoroso ..e molte Sezioni A.R.I. emiliano-romagnole ,Bologna compresa ,hanno notevoli difficoltà per accedere al Volontariato.

Buon lavoro,73 de
I4LCK












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I4LCK RUOLO D'ONORE, SOCIO
oltre i 60 anni
TOP HONOUR ROLL Nr 89
Associazione Radioamatori Italiani -
Sezione ARI -
""G.SINIGAGLIA I4BBE"" BOLOGNA
Il RADIANTISMO NON è un HOBBY ( traduzione di.... perdita di tempo....) ma un SERVIZIO DI ISTRUZIONE INDIVIDUALE ecc. ecc. (definizione universale della I-T-U- ) Rammentiamolo!

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iz8ewb

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Ciao Gian,
il tuo discorso non fa una grinza.
Tant'è vero che la Sezione alla quale sono iscritto prima ancora di impegnarsi eventualmente in un prossimo futuro nella Protezione Civile, ha partecipato ad un Corso Regionale di Operatore di Protezione Civile.
Io stesso vi ho partecipato per pura conoscenza personale sull'apparato che ruota intorno al Volontariato e alla Protezione Civile.
Ho capito che la Protezione Civile è una cosa seria e che, pur tralasciando la correttezza amministrativa nei confronti degli Enti, vi sono degli oneri e degli obblighi che impongono della RESPONSABILITA'.
Io sono sempre stato dell'avviso che i radioamatori possono contribuire alla Protezione Civile, nell'ambito delle radiocomunicazioni, senza complicarsi troppo la vita in Raggruppamenti o Colonne Mobili...anche perchè, un mio pensiero personale, tali realtà esistono sulla carta, ma poi praticamente, e l'abbiamo visto negli ultimi anni, di queste decine di migliaia di pseudo aderenti, sono intervenuti in loco poche centinaia, se non poche decine...e spesso senza coordinarsi con altri radioamatori, solo perchè facenti parte di Associazioni similari.
Dobbiamo riscoprire il senso della figura del "radioamatore". Tu hai citato una bellissima definizione dal nostro "Codice":
"IL RADIOAMATORE E' ALTRUISTA. La sua stazione e le sue conoscenze tecniche sono sempre a disposizione dei suoi simili,del suo paese e del mondo."
Questa e altre definizioni le ho lette in un quadro trovato per caso nella stazione di un noto OM, ormai SK, della stessa città di Errico IK8YSW.

Spero che la figura del "Radioamatore", dapprima sperimentatore e poi all'occorrenza anche operatore radio in caso di calamità, venga di nuovo messa al centro del nostro Sodalizio.

Saluti.



i4fgg ha scritto:

Scusa Gianluigi, ma tu dai un colpo al cerchio ed uno alla botte: “sono completamente d’accordo, però ricorda …..”
Leggi bene quello che Francesco scrive e cerca di capire il senso che lui vuole dare alla sua frase : lasciamo il 5 x 1000 ai professionisti del volontariato perché noi non lo siamo (né volontari né tantomeno professionisti in questo campo). E la più eclatante dimostrazione di ciò te la ritrovi nelle ultimissime vicissitudini che corrono tra ARI e Dipartimento Nazionale P.C. .
Quello che può fare l’ARI, associazione di promozione sociale senza scopo di lucro nella eventualità beneficiasse dei proventi del 5 x 1000 (lei e solo lei e non certo le sue sezioni territoriali), sarebbe di dare, con quelle risorse, finalmente incremento al raggiungimento degli sempre più evanescenti “scopi sociali”, cioè quello di riunire tutti i radioamatori italiani, assisterli e con loro incrementare studi e prove in campo radiantistico.
Cavoli!!! Lo fanno tutte le associazioni radiantistiche europee, perché non siamo capaci di farlo noi?
O è forse diventato più importante avere una “sede” qualificata all’interno di una Consulta o un Coordinamento di Volontariato; stare seduti ad un tavolo delle emergenze insieme a persone in quel momento ben più orientate e preparate di noi; andare in /p con la tuta a strisce fosforescenti ed i lampeggianti accesi sul tettuccio della macchina per far vedere che siamo “sempre pronti”; avere in cortile vetture accese, stazioni mobili e gruppi elettrogeni preriscaldati perchè il rischio “impatto asteroidi” lanciato il 24 aprile è si passato …. ma non si sa mai!!!
Basta con queste scemenze.
I veri radioamatori, quegli appassionati che vivono giorno dopo giorno la loro splendida avventura, quelli che non venderanno mai niente per “cessata attività”, quelli che in fondo sperano che un circuito non gli vada così il gioco si fa più bello, ecco, questi sono quelli che nella maledetta eventualità ci sia bisogno di loro, sono sempre pronti.
Loro sono quelli che in questo campo (comunicazioni di emergenza) danno lustro all’intero movimento mondiale dei radioamatori perché è il loro stesso ”codice” che glielo impone : IL RADIOAMATORE E' ALTRUISTA. La sua stazione e le sue conoscenze tecniche sono sempre a disposizione dei suoi simili,del suo paese e del mondo.
Come vedi, Gianluigi, non c’è bisogno di essere “volontari” per fare i bravi radioamatori. Per fare i bravi radioamatori ci sarebbe sì bisogno di un po’ di 5 x 1000 per perseguire gli scopi del nostro Sodalizio, ma se non c’è, pazienza: ci faremmo bastare il nostro portafoglio (come è sempre stato).
73 giacomo i4fgg







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73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
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Foto: Attivazione della referenza WAP - II0METEO - Stazione Meteorologica della Base Militare di Pratica di Mare (bordo pista)
Team: I1HYW, IK2IWU, IZ0FMA, IZ8EWB e con la collaborazione di IZ8BIR

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IZ1PNY

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Inserito il - 20/06/2014 : 11:12:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
Il motto era ed e'
AD UNUM PRO CIVIBUS VIGILANTES

Ad uno no a tanti......

Quando iniziai corso nei VVFF di Messina avevo solo 16 anni.......ci vedevano come gnomi, c'erano le ali piumate gialle e guai a esporre tale distintivo fuori emergenza e su disposizione di autorita' prefettizia.
Andavamo a Castelnuovo di Porto ogni anno.....
Belle le camerette in alto a destra con le targhette Presidenza del Consiglio, ed i primi, Zamberletti e Fortuna erano senza portafoglio.......
Ora e' tutto un luccicare e altro ma di fatto poca sostanza.......non ho detto nulla ma poca.

A fronte di decine di distintivi esposti pochi sanno con scienza e coscienza cosa fare,
colonne mobili......una volta erano dei VVFF.......ora e' un caos di assovolontarie, concorrenti tra loro e dispersive di mezzi, soldi, teste d'uovo.

I signori capi di volontari se non si mettono in testa il motto hanno solo fatto confusione e litigi e disefficenze.......coesione ed unica struttura.......almeno radio.

Scusate l'intervento......prego continuate pure.






Modificato da - IZ1PNY in data 21/06/2014 05:44:10

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73' Carmelo
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iw3ia

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Inserito il - 23/06/2014 : 13:58:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw3ia Invia a iw3ia un Messaggio Privato
Buongiorno a tutti,
mi trovo d'accordo con FGG in generale sul suo post.
Dovete un po tutti ricordare che il "radioamatore" non è un hobby, ma un SERVIZIO.
Aggiungo a titolo di idee personali che una sede ARI deve essere dedicata principalmente per le attività radio, conoscenza, studio e confronto tra simili.
Ho scritto radio, ma sarebbe più bello scrivere "radiotecnica".
La Protezione Civile è una gran bella cosa e il nostro paese vanta il più alto numero di volontari nel settore, ben vengano radioamatori che si dedicano alla P.C. ma fuori dalle sedi ARI. Servirebbe una organizzazione di radioamatori provinciale dedicata solo alla P.C. che riunisca i radioamatori che vogliono o si sentono di fare P.C. con posto/mezzi e struttura autonoma.
Ci sono sezioni ARI troppo vincolate a scopi che si allontanano da quei studi che ci ha distinto per anni, che ci portano a farci chiamare hobbysti anche tra di noi, dimenticandoci il senso del "SERVIZIO" che siamo chiamati a dare e quei studi un po lasciati....
Quando parlo di sezioni, dovrei dire meglio.... orientamento di persone o dei stessi direttivi o di chi presiede e coordina.
Il 5 per mille troverà anche da noi un grande riscontro d'interesse solo con un progetto credibile per aiutare concretamente il radioamatore vicino alla P.C., da chi non la fa, per il piacere di contribuire ad opera meritoria.


Paolo IW3IA

Sez. ARI Marcon (3005)






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IZ1PNY

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Inserito il - 24/06/2014 : 08:01:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
Quoto IW3IA e ad interim FGG.
Solo una precisazione sul SERVIZIO.

Per servizio a mio parere ci siamo fatta un' idea poco corretta sull'allocazione del termine.

SERVIZIO e' quello che lo Stato, fornisce al privato che conseguendo un titolo dietro esame gli concede l'uso di frequenze allo scopo scientifico e tecnico e come ricambio applica la precettazione che i gia' da anni nel settore sanno, ovvero da gia' regolamento postale, TUTTI i radioamatori sono a disposizione della forza pubblica e Direttore dell'Ufficio Postale del luogo per mettere a disposizione la stazione a comunicati di servizio pro eventi calamitosi o di emergenza.

Poi con l' avvento delle associazioni, organizzate e' ovvio che sono chiamate queste in primo ordine........

Non e' necessario far parte di un gruppo di volontari ma avere solo la licenza.......







Modificato da - IZ1PNY in data 24/06/2014 08:18:10

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I4LCK

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Inserito il - 24/06/2014 : 10:35:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4LCK  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  I4LCK Invia a I4LCK un Messaggio Privato
IZ1PNY ha scritto:

Quoto IW3IA e ad interim FGG.
Solo una precisazione sul SERVIZIO.

Per servizio a mio parere ci siamo fatta un' idea poco corretta sull'allocazione del termine.

SERVIZIO e' quello che lo Stato, fornisce al privato che conseguendo un titolo dietro esame gli concede l'uso di frequenze allo scopo scientifico e tecnico e come ricambio applica la precettazione che i gia' da anni nel settore sanno, ovvero da gia' regolamento postale, TUTTI i radioamatori sono a disposizione della forza pubblica e Direttore dell'Ufficio Postale del luogo per mettere a disposizione la stazione a comunicati di servizio pro eventi calamitosi o di emergenza.

Poi con l' avvento delle associazioni, organizzate e' ovvio che sono chiamate queste in primo ordine........

Non e' necessario far parte di un gruppo di volontari ma avere solo la licenza.......



HI GM!
concordo perfettamente con quanto scritto da IW3IA ed IZ1PNY che rispecchiano la caotica situazione di conflitti in numerose Sezioni,Comitati Regionali,CD A.R.I. fra quei Soci che,per numerose,varie e personali ragioni,non intendono e non condividono il presupposto che l'essere RADIOAMATORI sia dovere di fare parte o sostenere attività di Associazioni di volontariato e/o Protezione Civile.
Il 5 x 1000 è richiedibile esclusivamente da ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO con proprio statuto,Codice Fiscale , iscrizione albo PC ecc. ecc. regolarmente costituite che NON possono per STATUTO ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI essere contemporaneamente Sezioni dell'A.R.I. ed usarne nome e logo !!

Mi permetto di evidenziare a IZ1PNY che il DL 259 non fa fa alcun cenno ad attività di volontariato e tantomento di possibilità di precettazione,gli articoli il 141 ed il 142 si riferiscono al Codice comunicazioni elettroniche,Titolo III .capo VII.
Aggiungo che i nuovi regolamenti Regionali del volontariato sono assai restrittivi e,mi permetto di citare ad esempio quello Regione Emilia Romagna che prevede :
1) CHIUNQUE può essere iscritto alle Associazioni di volontariato registrate presso gli Albi di PC regionali.
Quindi le nostre professionalità non sono affatto valutate e riconosciute.
2) i volontari debbono soddisfare qualsiasi richiesta di intervento...ad es. assistere in varie forme la cittadinanza ,mettere sabbia su argini ,pulire il culetto agli anziani ecc. ecc. quindi NON solo ocuparsi di radio o telecomunicazioni !
3)chiunque può unirsi ai volontari solo con l'obbligo di frequenza nei corsi per ottenere certificato iscrizione obbligatoria al volontariato e seguire tutti i corsi di aggiornamento.
4) i volontari debbono comunicare a turno la loro disponibilità totale H24 per interventi di protezione civile.ecc.
5)per le attività di collegamenti radio ,in genere TETRA su canali civili, ma anche su frequenze radioamatoriali non viene richiesta alcuna Autorizzazione o Licenza !!
Ecc. Ecc.

Ritengo sia sufficiente per comprendere che vi è una sostanziale differenza fra il VOLONTARIATO di Protezione Civile ora ( dopo eccessi ed abusi vari....!) che è stato correttamente rigorosamente normato e quello generalmente inteso dai radioamatori che da SEMPRE ,è doveroso sottolinearlo, si sono immediatamente attivati in caso di calamità ,ma con il preciso obiettivo di sopperire ad eventuali carenze di servizi radio/telecomunicazioni !! Ritengo che il sostegno alle radiocomunicazioni ( come da sempre dimostrato anche recentemente !) sarà lo specialistico sostegno che i RADIOAMATORI ed i loro impianti potranno e dovranno svolgere a prescindere dall'essere iscritti al Volontariato !!!
Ovviamente qualsiasi radioamatore se lo desidera ha DIRITTO di associarsi alle strutture di volontariato ma con l'impegno e l'obbligo di seguirne regole e disposizioni .

MI auguro che queste brevi note possano servire ad un chiarimento dei rispettivi ruoli.
Grato per l'attenzione.

Franco I4LCK
















Modificato da - I4LCK in data 24/06/2014 13:06:42

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IZ1PNY

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Inserito il - 24/06/2014 : 11:31:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
I4LCK, bene bene,
per mio conto partendo dall'inizio storico del volontariato di radioamatore, scrivendo la parola gia'....mi riferìvo che era previsto un coinvolgimento d'ufficio extra associazioni ancora non esistenti per certi versi, per via del regolamento postale, o gia' Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.

Noto che alla fine l'A.R.I. possiede un patrimonio di soci che sanno bene cosa dicono, preparati e decani autorevoli.........non sfarfallio di parole e luccicanti cravatte.....tutta scena e poca sostanza......che vedo in altri lidi un onore corrisponderVi/TI.






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ik0ozd

non piu attivo nel forum


Nota: 

Inserito il - 25/06/2014 : 14:32:17  Link diretto a questa risposta
non resisto a dire la mia ,
chiedere il 5 x 1000 per un attivita hobbystica molto rivolta a gente che non se la passa poi cosi male fa ridere ,
secondo me leviamo soldi veramente a chi ne ha bisogno !
buon pranzo a tutti







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