FORUM RADIOAMATORIALE - Collegamento stazione a rete equipotenziale
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 Collegamento stazione a rete equipotenziale
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IV3DSG

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Inserito il - 04/10/2013 : 21:53:24  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IV3DSG  Guarda l'indirizzo Skype di IV3DSG Invia a IV3DSG un Messaggio Privato
Tutte le radio e gli apparecchi dello shack sono stati collegati a equipotenziale della casa.
Stessa cosa e' stata fatta per il palo dell'antenna che e' stato collegato sempre alla linea equipotenziale della casa.
Tutto corretto?






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IZ2JGB

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Inserito il - 04/10/2013 : 23:58:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Ciao,

si e no, in teoria dovresti mettere a massa anche i cavi
coassiali nel punto di ingresso nell'abitazione.

Per quanto riguarda il palo sarebbe il massimo tirare una linea
separata, esterna, di almeno 16 mmq di sezione che si colleghi
direttamente alle puntazze di terra.

Per il resto tutto a massa, con il percorso piu breve possibile.


73,
Giorgio.






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IV3DSG

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Inserito il - 05/10/2013 : 00:05:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IV3DSG  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IV3DSG Invia a IV3DSG un Messaggio Privato
Ciao Giorgio,
quindi:
1) a massa i cavi che arrivano dalle antenne (puoi specificare meglio?
2) il palo estreno mi e' stato suggerito di collegarlo a massa con equipotenziale case , per evitare effetti controproducenti (attrarre i filming).




IZ2JGB ha scritto:

Ciao,

si e no, in teoria dovresti mettere a massa anche i cavi
coassiali nel punto di ingresso nell'abitazione.

Per quanto riguarda il palo sarebbe il massimo tirare una linea
separata, esterna, di almeno 16 mmq di sezione che si colleghi
direttamente alle puntazze di terra.

Per il resto tutto a massa, con il percorso piu breve possibile.


73,
Giorgio.






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IZ2JGB

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Inserito il - 05/10/2013 : 00:23:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Dunque,

dovresti collegare a terra le calze dei coassiali.

Nel caso di cavi commerciali ci sono gli appositi kit di messa
a terra.

Se usi 213 o similari,basta spelarli , saldare un cavo di terra
alla calza, e sigillare il tutto. In modo che siano permanentemente
a terra e non solo quando sono collegati alle apparecchiature.

Per quanto riguarda il palo, la storia dell'attirare i fulmini, e', appunto,una storia.

Se il fulmine cade nella tua zona e sei ben a terra, non succede
nulla. Pero' collegare il palo a terra direttamente
alla terra dell'impianto elettrico potrebbe essere insufficente,
e in caso di fulminazione tosta potrebbe fondere il cavo
stesso, per quello da legge e' consigliato un cavo da
almeno 16 mmq.

Ricorda. piccola o grande terra che sia, se il fulmine ti centra
e sei a terra la scarica finisce a terra. se non sei a terra
prende la via piu comoda ( i coassiali ad esempio ) ti entra
in casa e fa DANNI.

73,
Giorgio.






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73 de IZ2JGB

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IZ1PNY

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Inserito il - 05/10/2013 : 05:55:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1PNY
OT:

Quando si parla e si scrive di elettrostatica, fulminazioni, messe a terra, parafulmini, avete notato un particolare ?

Sembra di prepararsi ad una battaglia sul campo.

Via di fuga breve, più corta, diretta ed indiretta, gabbie, entrate nei circuiti elettrici e danni, preventivarsi all'invasione con tutto il possibile di accorgimenti............, da norme a legge a tutto ed il contrario di tutto per esperienze di alcuni dirette.

Mi sembra di leggere manuali bellici di tattica difensiva, come se il fulmine o le coorti nemiche, elettrostatiche e sbalzi elettrici diretti etc., siano esseri intelligenti e pensanti, non fenomeni naturali casuali e non mirati negli attacchi in luoghi e modi.

Una intelligenza naturale..??!!
Contro l'intelligenza umana....

Oppure le mie sensazioni sono campate in aria........






Modificato da - IZ1PNY in data 05/10/2013 05:56:35

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73' Carmelo
A.R.I. Milazzo(ME) IQ9MY/T10
IZ1PNY/5R8NY

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IV3DSG

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Inserito il - 06/10/2013 : 09:46:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IV3DSG  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IV3DSG Invia a IV3DSG un Messaggio Privato
l'utilizzo di scaricatori ben dimensionati sulla linea cavi antenne potrebbe aiutare?





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i5jsr

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Inserito il - 06/10/2013 : 10:55:55  Link diretto a questa risposta
Scusate, se ho ben capito, un cavo che dalla barra equipotenziale dell'impianto domestico, va a collegarsi al palo antenna.
Dopo di che, le schermature dei coassiali, che dalla radio vanno all'antenna, anch'esse collegate sia all'equpotenziale di casa che al palo antenna, come del resto dovrebbero essere.
Per quanto riguarda le scariche atmosferiche, indubbiamente una corda di 16 mm, palo antenna barra equipotenziale sarebbe l'ideale, però secondo me nel quotidiano nasce il problema degli anelli di corrente che si vengono a formare tra corda di 16mm, o quello che è, e le schermature coassiali.
SU sergio






 Regione Toscana  ~  Messaggi: 159  ~  Membro dal: 19/06/2013  ~  Ultima visita: 21/07/2016 Torna all'inizio della Pagina

i5jsr

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Inserito il - 06/10/2013 : 12:54:12  Link diretto a questa risposta
MI CORREGGO.
Per quanto riguarda eventuali scariche atmosferiche, io non mescolerei lo scarico a terra domestico con un potenziale parafulmini, para si fa per dire, una antenna; oltretutto non penso sia a norma farlo.
Ad ogni modo così facendo, cioè non mescolando le due cose, non si creano anelli di conduttori, e quindi eventuali correnti.
Se c'è la possibilità, e lo spazio, tre spandenti di terra di 1.50 mt a triangolo equilatero con lato di 10 metri con al centro il palo antenna, e questa è la terra antenna, altrimenti se non abbiamo spazio, lasciarei l'antenna appesa, ricordandosi SEMPRE e comunque di staccarla in caso di temporale.....io ne so qualcosa, tempo fa il box di controllo del rotore fuso.
SU sergio






 Regione Toscana  ~  Messaggi: 159  ~  Membro dal: 19/06/2013  ~  Ultima visita: 21/07/2016 Torna all'inizio della Pagina

IZ2JGB

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Inserito il - 06/10/2013 : 15:37:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
DSG: gli scaricatori aiutano, ma serve sempre la benedetta terra.

JSR: NON e' a norma non connettere tutto insieme al nodo
equipotenziale. Non connetterle vorrebbe dire, in caso
di scarica, la formazione di pericolosissime differenze
di potenziale fra apparati connessi a terre diverse. GUAI!!
Non nasce nessun anello di terra, fidati. l'equipotenzialità
e' la condizione principale per la sicurezza elettrica.

PNY: nessuna battaglia, solo tecnica da applicare. se così
non fosse tutte le radio, le tv , gli impanti gsm andrebbero
fuori uso ad ogni temporale no ? invece essendo ben messi
a terra ( a volte non benissimo ma sempre a terra sono )
guarda caso, si salvano.

Se riesco vi posto le foto di un'amico che tempo fa ha avuto
una fulminazione diretta alle sue antenne e non era a terra,
cosi capite cosa vuol dire quando vi entra in casa e cerca di
andare a scaricarsi da qualche parte !

73,
Giorgio






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i5jsr

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Inserito il - 06/10/2013 : 21:26:11  Link diretto a questa risposta
IZ2JGB ha scritto:

DSG: gli scaricatori aiutano, ma serve sempre la benedetta terra.

JSR: NON e' a norma non connettere tutto insieme al nodo
equipotenziale. Non connetterle vorrebbe dire, in caso
di scarica, la formazione di pericolosissime differenze
di potenziale fra apparati connessi a terre diverse. GUAI!!
Non nasce nessun anello di terra, fidati. l'equipotenzialità
e' la condizione principale per la sicurezza elettrica

73,
Giorgio


Salve JGB, niente da eccepire sul nodo di terra.
Io rimango interdetto sulla promisquità, delle utenze sul nodo di terra.
Una cosa è il frullatore o la lavatrice che mi scarica verso la barra equipotenziale domestica, max 220 volts.
Un altra cosa è collegare sulla barra equipotenziale domestica un antenna o meglio si può dire un parafulmini, che in caso di scarica può riversare sulla povera barretta qualche milione di volts.
Io ci andrei molto cauto.
----------------------------
Per quanto riguarda il collegare le due estremità di una calza metallica al medesimo nodo equipotenziale, è intuitivo, si forma un anello, una spira, con tutte le conseguenze che ne può venire fuori, dato che l'equipotenzialità assoluta, con il cavolo.
SU sergio






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IZ2JGB

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Inserito il - 06/10/2013 : 22:28:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
Ciao,

le interpretazioni personali sono una cosa, le norme
sono altra.

Vai, scaricatele e studiatele, io l'ho gia fatto e lo faccio
tutti i giorni ( e' il mio lavoro)

Idem per il mettere a terra le calze dei coassiali, si fa così.

La spira che dici tu si forma quando metti a massa due apparati
attraverso la calza del coassiale, e' un'altra cosa.

Il mettere a massa le calze dei coassiali prima dell'ingresso
all'edificio serve per evitare che in caso vengano colpiti
dal fulmine servano come veicolo della scarica stessa.

Perdonami l'insistenza, ma questo e' il modo di fare le cose,
adottato nella pratica professionale e dettato dalle norme.

Poi tu pensala come vuoi , con il cavolo, con le banane, vedi tu.


73,
Giorgio.






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IZ2JGB

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Inserito il - 06/10/2013 : 22:33:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2JGB Invia a IZ2JGB un Messaggio Privato
IZ2JGB ha scritto:

Ciao,

le interpretazioni personali sono una cosa, le norme
sono altra.

Vai, scaricatele e studiatele, io l'ho gia fatto e lo faccio
tutti i giorni ( e' il mio lavoro)

Idem per il mettere a terra le calze dei coassiali, si fa così.

La spira che dici tu si forma quando metti a massa due apparati
attraverso la calza del coassiale, e' un'altra cosa.

Il mettere a massa le calze dei coassiali prima dell'ingresso
all'edificio serve per evitare che in caso vengano colpiti
dal fulmine servano come veicolo della scarica stessa.

Il collegamento equipotenziale e' IMPORTANTISSIMO
onde evitare che in caso di scarica la terra degli apparati
sia allo stesso potenziale di quello delle antenne,
riesci a capirlo o no ? Anche se si "alza" tutto rispetto
allo 0 poco importa, l'importante e che si alzi tutto insieme
altrimenti sono C A Z Z I !! se non lo fai , comunque
per vicinanza la scarica rientra dalle paline "domestiche"
e tenta di richiudersi attraverso le apparecchiature !!

Collegando tutto insieme eviti appunto questo tipo di problema.

Poi, nel caso che la terra, in generale, non sia efficentissima,
avrai un innalzamento del potenziale della struttura rispetto
allo zero, ma certamente limitato che tenendo le terre
separate o non mettendolo a terra proprio.


Perdonami l'insistenza, ma questo e' il modo di fare le cose,
adottato nella pratica professionale e dettato dalle norme.

Poi tu pensala come vuoi , con il cavolo, con le banane, vedi tu.


73,
Giorgio.






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i5jsr

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Inserito il - 07/10/2013 : 00:30:05  Link diretto a questa risposta
Salve Giorgio JGB, io non sono un addetto ai lavori, e che invece tu lo sei l'ho saputo adesso, mi fa piacere e ti ringrazio per il tempo che stai perdendo con me.
L'argomento fulmine mi interessa molto, dato che come ho detto tempo fa me ne sono beccati uno.
Io adesso in giardino ho un palo antenna collegato a due spandenti di mt 1.50 distanti fra di loro 7 metri. Quando non uso la radio, io tengo sempre disgiunto apparati da antenna.
Però tu mi stai dicendo, se ho ben capito, che il parafulmini di un palazzo, al contrario di quello che io pensavo, è collegato pari pari al nodo di terra del palazzo stesso.
Ma allora mi domando, per me è meglio prendere della corda di 16 mm e collegare i due spandenti del giardino al nodo di casa o lasciare le cose come stanno?
I due spandenti antenna sono abbastanza distanti da quelli del nodo di casa.
TU SU sergio






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i5jsr

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Inserito il - 07/10/2013 : 12:06:06  Link diretto a questa risposta
Salve Giorgio JGB, rieccomi a rompere.
Ho fatto come mi hai consigliato, ho riaperto il libro di elettrotecnica e mi sono andato a rivedere la gabbia di Faraday, ed altro ancora.
Ti ringrazio in anticipo per l'eventuale risposte che mi vuoi dare.
Un ultima domanda sui fulmini; per collegare il parafulmini di un casa al nodo equipotenziale della casa, basta la stessa resistenza ommica che è richiesta per il nodo di una casa senza il parafulmine?
--------------------------------------
Per quanto riguarda gli anelli di conduttori, un esempio: prendiamo un macchinario fisso qualsiasi, comandato dal suo quadro elettrico, entrambi, macchina e quadro collegati al nodo equipotenziale della fabbrica.
Nel quadro elettrico si trova una barra di rame dove oltre che ai normali conduttori verde/giallo ci sono collegate anche le calze di rame dei vari cavi che vanno a bordo macchina, per strumentazione, sensori e comandi, però sembra che la parte calza a bordo macchina sia isolata. questo presumo per evitare anelli di conduttori.
Tornando al nostro impianto di antenna, il cavo coassiale che dal tx va verso l'antenna è di circa 20 metri, ed ovviamente ha la calza collegata da entrambe le parti, antenna tx; se metto una corda di rame che dal palo antenna, mi si collega al nodo equipotenziale di casa, io mi ritrovo un anello di conduttori.
Quello che mi domando, dato che il coassiale è percorso da radiofrequenza, la radiofrequenza, prendendo la via della corda di rame da una parte e richiudendosi sull'altra, mi crea disturbi in radio?
Oppure l'accoppiamento calza coassiale e nodo equipotenziale si comporta.....dico una cavolata, come un circuito risonante serie che mi sega tutte le spurie?
TU SU sergio






Modificato da - i5jsr in data 08/10/2013 16:09:46

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i5jsr

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Inserito il - 07/10/2013 : 12:14:57  Link diretto a questa risposta
La miseria, ultima riga del mio post, no cicuito risonante serie, quello mi blocca!
MI CORREGGO, circuito risonante parallelo a larga banda, anzi larghissima che mi fa passare, quindi mi scarica tutte le spurie.
Ho paura di anvere detto la cavolata del giorno, fa niente siamo qua anche per questo.
OK OK, mi ripasso anche i circuiti risonanti serie e parallelo.






Modificato da - i5jsr in data 07/10/2013 12:21:25

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i5jsr

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Inserito il - 08/10/2013 : 12:03:47  Link diretto a questa risposta
Salve a tutti, c'è qualcuno in grado di rispondermi, e che vuole rispondermi?
Due domande, grazie.
1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??
2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??
TU SU sergio






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IV3BCA

oltre 500 messaggi sul Forum



Inserito il - 08/10/2013 : 13:14:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IV3BCA  Invia a IV3BCA un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IV3BCA Invia a IV3BCA un Messaggio Privato
Buongiorno Sergio

Rispondo in qualità di ispettore e verificatore secondo DPR 462/2001

1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
Secondo i criteri indicati nella Norma CEI 81-10 parte 3, la geometria delle lunghezze del dispersore non è strettamente necessaria se l’impianto ha una resistenza totale di terra RE
< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

Confidando nell'esserti stato d'aiuto resto a disposizione per approfondimenti al mio indirizzo mail.

Con i miei migliori 73

IV3BCA Paolo








  Firma di IV3BCA 
IV3BCA Paolo Bressan
Sezione ARI di Gorizia - iv3bca@gmail.com - http://www.arigorizia.org
Verae amicitiae sempiternae sunt (Le vere amicizie sono eterne - Marco Tullio Cicerone)

 Regione Friuli-Venezia Giulia  ~ Prov.: Gorizia  ~ Città: Gradisca d'Isonzo  ~  Messaggi: 608  ~  Membro dal: 29/04/2010  ~  Ultima visita: 29/10/2024 Torna all'inizio della Pagina

i5jsr

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Inserito il - 08/10/2013 : 16:06:27  Link diretto a questa risposta
IV3BCA ha scritto:

Buongiorno Sergio

Rispondo in qualità di ispettore e verificatore secondo DPR 462/2001

1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
Secondo i criteri indicati nella Norma CEI 81-10 parte 3, la geometria delle lunghezze del dispersore non è strettamente necessaria se l’impianto ha una resistenza totale di terra RE
< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

Confidando nell'esserti stato d'aiuto resto a disposizione per approfondimenti al mio indirizzo mail.

Con i miei migliori 73

IV3BCA Paolo






Salve Paolo, ti ringrazio sei stato esauriente, o meglio le regole che sei tenuto ad applicare sono esaurienti.
Per quanto mi riguarda mi sento a posto, l'importante è cercare d'informarsi al meglio.
Però tornando al tempo in cui ero un condomino in un palazzo mi domando, e ne approfitto domandando anche a te, cosa penserebbero i condomini e l'orrendo amministratore, al momento che venissero a sapere che mi sono attaccato con il palo antenna al nodo del mio appartamento e quindi a quello condominiale.
Si lo so, l'importante è che il potenziale su tutto l'impianto salga equamente al momento della fulminazione, ma di questa equità dovuta al mio palo, sono sicuro che l'amministratore ne farebbe a meno, specialmente sapendo che il valore di Rt è quello di abitazioni private senza il parafulmini, o sbaglio?
TU SU sergio






Modificato da - i5jsr in data 08/10/2013 16:11:10

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i5jsr ha scritto:

IV3BCA ha scritto:

Buongiorno Sergio

Rispondo in qualità di ispettore e verificatore secondo DPR 462/2001

1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
Secondo i criteri indicati nella Norma CEI 81-10 parte 3, la geometria delle lunghezze del dispersore non è strettamente necessaria se l’impianto ha una resistenza totale di terra RE
< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

Confidando nell'esserti stato d'aiuto resto a disposizione per approfondimenti al mio indirizzo mail.

Con i miei migliori 73

IV3BCA Paolo






Salve Paolo, ti ringrazio sei stato esauriente, o meglio le regole che sei tenuto ad applicare sono esaurienti.
Per quanto mi riguarda mi sento a posto, l'importante è cercare d'informarsi al meglio.
Però tornando al tempo in cui ero un condomino in un palazzo mi domando, e ne approfitto domandando anche a te, cosa penserebbero i condomini e l'orrendo amministratore, al momento che venissero a sapere che mi sono attaccato con il palo antenna al nodo del mio appartamento e quindi a quello condominiale.
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Ti consiglio di non rendere partecipe nessuno di questa cosa o, meglio, di staccare quel dannato palo dalla presa di terra...






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Buongiorno Sergio

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1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
Secondo i criteri indicati nella Norma CEI 81-10 parte 3, la geometria delle lunghezze del dispersore non è strettamente necessaria se l’impianto ha una resistenza totale di terra RE
< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

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Si lo so, l'importante è che il potenziale su tutto l'impianto salga equamente al momento della fulminazione, ma di questa equità dovuta al mio palo, sono sicuro che l'amministratore ne farebbe a meno, specialmente sapendo che il valore di Rt è quello di abitazioni private senza il parafulmini, o sbaglio?
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ik4tvp

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1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
Secondo i criteri indicati nella Norma CEI 81-10 parte 3, la geometria delle lunghezze del dispersore non è strettamente necessaria se l’impianto ha una resistenza totale di terra RE
< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

Confidando nell'esserti stato d'aiuto resto a disposizione per approfondimenti al mio indirizzo mail.

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Salve Paolo, ti ringrazio sei stato esauriente, o meglio le regole che sei tenuto ad applicare sono esaurienti.
Per quanto mi riguarda mi sento a posto, l'importante è cercare d'informarsi al meglio.
Però tornando al tempo in cui ero un condomino in un palazzo mi domando, e ne approfitto domandando anche a te, cosa penserebbero i condomini e l'orrendo amministratore, al momento che venissero a sapere che mi sono attaccato con il palo antenna al nodo del mio appartamento e quindi a quello condominiale.
Si lo so, l'importante è che il potenziale su tutto l'impianto salga equamente al momento della fulminazione, ma di questa equità dovuta al mio palo, sono sicuro che l'amministratore ne farebbe a meno, specialmente sapendo che il valore di Rt è quello di abitazioni private senza il parafulmini, o sbaglio?
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Ti consiglio di non rendere partecipe nessuno di questa cosa o, meglio, di staccare quel dannato palo dalla presa di terra...


TVP.....o te da dove esci fuori?!
Ma che l'hai capito quello che ho scritto!?


Scusa, pensavo volessi pareri.
Se vuoi un monologo con pochi intimi me ne vado...l'avevo capito che parli del passato.
73s






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iw5eij

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Inserito il - 08/10/2013 : 18:00:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw5eij Invia a iw5eij un Messaggio Privato
La discussione si ripropone periodicamente ed è "annosa".

A mio vedere (da collega di BCA e JGB... sprando non ve ne offendete HI) i modi di fare le cose sono due:
1) seguendo il dettato della L.186/68 ovvero secondo la Norma CEI
2) a proprio sentimento, se ciò vi fa star in pace con la coscienza.

Infatti la sopracitata Legge non vieta che le installazioni possan esser fatte "a regola d'arte" in modo non coerente alla Norma.

Dov'è il punto della questione?

Nel malaugurato caso che impianti o proprietà di terzi possano subire danni riconducibili al Vostro impianto d'antenna, se potete dimostrare che l'installazione è stata fatta "a norma" (odio questa definizione) avrete sicuramente meno grane che se doveste dimostrare che la soluzione da Voi adottata è equipollente se non migliore.

Purtroppo (o per fortuna) i CTU in genere si rifanno alla normativa e il Giudice si rifà al parere dei CTU.

Si lo so... l'ho messa giù pesa, ma in 25 anni di professione inizio ad averne viste diverse.

Suggerisco sempre questa lettura http://www.dehn.it/it/service/downloads/bpl.shtml è gratis e ci sono molte "figure" che com'è noto insegnano più di tante parole.

73 e buona equipotenzialità

p.s.- @JGB: perchè col 16mmq? In nome del compianto DPR 547/55? (grandi masse metalliche all'aperto)
Per me basta il 6mmq, collegamento equipotenziale.








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i5jsr

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1) E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per l'impianto di un parafulmini deve essere secondo le normative minore o uguale a 10 ohm??

La Rt non c'entra:
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< di 10 Ohm - Nella realtà oggettiva quando trattasi di impianto DPSA (Dispositivo di protezione contro le scariche atmosferiche) è da preferirsi una Rt non superiore ad 1 Ohm

2)E' vero che la Rt resistenza totale dei dispersori di terra per comune abitazione secondo le normative deve essere minore o uguale a 1666 ohm??

Mi sembra che in questo caso tu abbia diviso la tensione di 50 Volt con la corrente differenziale d'intervento (Idn) di un comune "salvavita" domestico da 30 mA ovvero 50/0,03=1666 Ohm

La tensione di contatto è 50 Volt per i locali ordinari e 25 Volt per i locali speciali (ad esempio locali medici oppure delle comuni stalle) Norma CEI 64/8 - Locali Speciali trattati nella parte 7.

Pertanto per una "comune abitazione" la Rt non può essere inferiore per far intervenire un interruttore differenziale sempre con Idn 30 mA pari alla resistenza che tu hai indicato.
Nello stesso tempo faccio osservare che con l'entrata in vigore della Legge 5 marzo 1990, n. 46 ora sostituita dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2008 n. 37 per le "Forniture domestiche" ai fini della protezione delle persone dai contatti indiretti è stato introdotto l'obbligo dell'installazione dell'interruttore differenziale ma non dell'impianto di terra dell'abitazione stessa, in quanto già la resistenza del corpo umano di una massaia che ad esempio tocca la lavatrice che ha assunto incidentalmente tensione è sufficiente ad aprire il relè differenziale. Sempre che sia provato mensilmente secondo pertinenti norme tecniche con l'apposito tasto di prova "T"

Ovviamente le norme si sono evolute e dal differenziale siamo passati all'obbligo dell'impianto di terra anche per le abitazioni.
Posso assicurarti che una comune puntazza in acciaio zincato forma croce da 50x50x5 lunga 1500 mm fornisce nelle peggiori zone d'Italia una Rt inferiore ai 20 Ohm. Ovviamente il dimensionamento e la sezione dei cavi è basilare perché collegare a detto dispersore una corda di rame da 2,5 mmq oltre che essere vietato (sezione minima 16 mmq) è sconsigliato.

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Salve Paolo, ti ringrazio sei stato esauriente, o meglio le regole che sei tenuto ad applicare sono esaurienti.
Per quanto mi riguarda mi sento a posto, l'importante è cercare d'informarsi al meglio.
Però tornando al tempo in cui ero un condomino in un palazzo mi domando, e ne approfitto domandando anche a te, cosa penserebbero i condomini e l'orrendo amministratore, al momento che venissero a sapere che mi sono attaccato con il palo antenna al nodo del mio appartamento e quindi a quello condominiale.
Si lo so, l'importante è che il potenziale su tutto l'impianto salga equamente al momento della fulminazione, ma di questa equità dovuta al mio palo, sono sicuro che l'amministratore ne farebbe a meno, specialmente sapendo che il valore di Rt è quello di abitazioni private senza il parafulmini, o sbaglio?
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TVP.....o te da dove esci fuori?!
Ma che l'hai capito quello che ho scritto!?


Scusa, pensavo volessi pareri.
Se vuoi un monologo con pochi intimi me ne vado...l'avevo capito che parli del passato.
73s

Scusami tu, ho fatto solamente un esempio e senza volerlo ho omesso il se, parlando in prima persona, potevo benissimo dire se qualcuno ecc. ecc.
Nessun monologo, se se vuoi dire la tua per me va benissimo, anzi.
AGN SRI SU sergio






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IV3BCA

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Scusate ma ho perso il filo

Per Sergio I5JSR ho risposto ai tuoi quesiti relativi alla Rt ben lungi dal ritenere che potessero avvicinarsi ad una possibile valutazione di rischio fulminazione provocato dal collegamento in equipotenziale del tuo sistema radiante.

Se trattasi di un antenna installata in un condominio, come scrive giustamente Leo IW5EIJ, potrebbe la stessa diventare un captatore non intenzionale.

Pertanto sarà un perito od un ingegnere da te pagato ad effettuare i calcoli secondo la corrente norma tecnica CEI, valutare se l'edificio resta autoprotetto, ovvero altrimenti a tue spese dovrai realizzare un impianto a regola d'arte secondo le specifiche che vorrà il progettista.

Pertanto se il tecnico da te incaricato ad esempio stabilisce che il tuo palo, traliccio ecc, venga collegato con corda in rame da 90 mmq ad una maglia di dispersorsi diversi dal nodo equipotenziale condominiale lo devi far realizzare da azienda iscritta alla CCIAA che ti rilascia la DIRI (Dichiarazione di Rispondenza al Progetto) ex dichiarazione di conformità

Il tutto per cautelarti per il motivo che dice proprio Leo IW5EIJ ovvero la serenità che la tua assicurazione nel malaugurato caso che un CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) stabilisca che un eventuale danno da fulmine sia stato provocato a causa della tua installazione.

Per Leo IW5EIJ: a mio avviso, la corda in cu di sezione 16 mmq resta ancora in vigore anche se la 547/55 è stata abrogata, ma non spetta a noi valutare cosa si intenda per piccole e/o grandi masse (in questo caso estranee) purchè verso terra con 200 mA di corrente offrano una resistenza inferiore ai 1000 Ohm

Scusatemi se l'ho messa anch'io giù dura ma come dico sempre prevenire è meglio che curare.

Vy 73 de IV3BCA Paolo






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IV3BCA Paolo Bressan
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Verae amicitiae sempiternae sunt (Le vere amicizie sono eterne - Marco Tullio Cicerone)

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i5jsr

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Inserito il - 08/10/2013 : 21:45:45  Link diretto a questa risposta
Salve Paolo, nuovamente grazie, si hai ragione, hai risposto alle due domande che mi interessavano. L'esempio condominio è stato un mio commento in più, che tu hai ampiamente spiegato, probabilmente a beneficio di altri che abitano in condomini.
La mia antenna come ho detto alcuni passaggi fa, se ne sta in giardino ad una discreta distanza dalla casa, ed ha due dispersori di 1.50mt, quando non sono in radio il coassiale viene disgiunto alla grande, dalle apparecchiature e quindi dal nodo casa, le mie due domande erano semplicemente per valutare se era il caso di collegare i due nodi, tutto qui.
Ringrazio tutti, mi siete stati d'aiuto, spero di contraccambiare, sentiamoci in aria possibilmente cw.
Su sergio






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iw5eij

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Inserito il - 08/10/2013 : 22:28:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw5eij Invia a iw5eij un Messaggio Privato
IV3BCA ha scritto:

[...]
Per Leo IW5EIJ: a mio avviso, la corda in cu di sezione 16 mmq resta ancora in vigore anche se la 547/55 è stata abrogata, [...]


Infatti ho scritto "compianto"... anche una rete di dispersione con una Rt maggiore di 20 ohm per me ha dei problemi... ;)







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IZ1RDR

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Inserito il - 08/10/2013 : 23:43:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1RDR Invia a IZ1RDR un Messaggio Privato
Scusate l'intromissione , ho letto tutto il topic con molto interesse .
Stranamente mi e' successa questa cosa un po' di giorni fa , e ancora non capisco il perche' . Visto i pareri autorevoli che confermano alcune delle precauzioni da me adottate , avete per caso una risposta a questo filmato ?

http://youtu.be/Jo4ZFnRy7_Y

Nel topic ove postato , ho cercato di documentare i lavori fatti . Premetto che non sono uno del mestiere e mi sarebbe di aiuto capire dove ci siano degli errori .

http://www.arifidenza.it/forum/topi...IC_ID=225928


Ringrazio tutti per la pazienza .


73'rdr

PS. per adesso non e' piu' successo .






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IV3BCA

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Inserito il - 09/10/2013 : 06:04:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IV3BCA  Invia a IV3BCA un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IV3BCA Invia a IV3BCA un Messaggio Privato
Buongiorno Uccio IZ1RDR
Interessante il thread non lo avevo seguito e mi dispiace.

Domenica 29 settembre u.s. c'erano sul mar ligure dei temporali e di cariche elettrostatiche l'atmosfera era sufficientemente carica.

Il fenomeno al quale hai assistito, a mio avviso, ma non sono un metereologo viene definito "Fuoco di Sant'Elmo" che come dice vikipedia: La seconda forma anomala di elettricità (dopi i fulmini) sono i fuochi di Sant'Elmo osservati per la prima volta sulla sommità degli alberi delle navi e fu chiamato fuoco di Sant'Elmo dal nome del patrono dei naviganti. Si verificano nei casi in cui l'accumulo di cariche opposte non è sufficiente a far scoccare un fulmine, per cui appaiono alcune scintille azzurrognole sulle estremità degli oggetti appuntiti vicini al temporale.

In effetti nel tuo impianto resta alimentata solo l'antenna verticale V/U e la stessa non ha fatto altro che raccogliere gli elettroni carichi di elettricità elettrostatica dispersa nell'atmosfera.

Hai collegato tutte le calze a terra come indicato correttamente da Giorgio IZ2JGB nella scatola esterna dove hai il commutatore e realizzato il nodo equipotenziale tra le masse estranee ma il comportamento della verticale, avendo come rivestimento esterno un materiale dielettrico, è stata quella di caricarsi ne più ne meno come un condensatore lasciando passare altissime tensioni e pochissimi milliampere facendoti osservate quel fenomeno nel tuo video tra connettore a contatto e/o in prossimità di una massa metallica ovvero dove la resistenza è più bassa.

A questo proposito ricordo che le zone di mare contrariamente alla Liguria ed al mare adriatico hanno un indice di fulminazione molto basso.

Il fulmine è un dato statistico e si basa sul numero di fulmini per Km/q sulla base di dati raccolti da istituti preposti, RAI ecc.

Allo scopo allego una carta d'Italia aggiornata dove potete notare come nel mio QTH ed in quello di Uccio IZ1NDR la probabiltà è di 4 fulmini all'anno per Kilometro quadrato (Ovviamente verso Terra)

Immagine:

35,66 KB

Dalla lettura della mappa potrete osservare come il golfo di Napoli abbia un basso indice di fulminazione mentre tutta la pianura padana ha maggiori probabilità di caduta del fulmine perché la resistenza di terra è più bassa. Nello stesso tempo potrete notare che le zone Alpine ed appenniniche, contrariamente a quanto si pensa, hanno bassa probabilità in quanto le scariche atmosferiche avvengono in quota tra nube e nube.

Certo di aver fatto cosa gradita formulo i miei migliori 73

IV3BCA Paolo






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Graditissima non gradita........solamente...........

GRAZIE...................IV3BCA.






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IZ1RDR

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Inserito il - 09/10/2013 : 23:09:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1RDR Invia a IZ1RDR un Messaggio Privato
Mille grazie per la risposta chiara ed esaustiva Paolo IV3BCA .
Ti confermo la date dell'episodio e che nella mattinata ha piovuto , nella nottata precedente vedevo i lampi verso la Toscana .
Ma soprattutto grazie per aver confermato il mio dubbio , infatti durante l'evento ho aperto il contenitore stagno dove ci sono i collegamenti delle antenne ed ho cominciato a staccare amphenol cercando di trovare quello giusto . Il problema e' che sono a 40 m di distanza , e ad ogni amphenol tornavo nella stazione a controllare se scintillava ancora
L'ultimo e' stato quello della Diamond purtroppo (magari avessi cominciato da quello ) e da quel momento lo scintillio e' finito .
Visto che ormai erano passate un paio di ore abbondanti , mi e rimasto il dubbio che il fenomeno abbia smesso la sua attivita' da solo , e non perche' finalmente ho staccato l'antenna giusta .
Appena posso mi attivo per mettere in corto l'antenna U/V quando non utilizzata .


73'rdr






 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 889  ~  Membro dal: 07/02/2011  ~  Ultima visita: 25/03/2018 Torna all'inizio della Pagina

iw2lso

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Inserito il - 10/10/2013 : 21:48:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2lso Invia a iw2lso un Messaggio Privato
Innanzi tutto vorrei ringraziare tutti per il vostro contributo nello sviscerare questo annoso quanto sentito argomento!
Se me lo permettete vorrei fare una precisazione ma SENZA FAR POLEMICA che a quanto pare sul forum ce n e' gia troppa!
Il palo e i cavi coassiali, questi ultimi prima che entrino nell' edificio, vanno collegati ai dispersori di terra, GLI STESSI USATI PER L' IMPIANTO DI TERRA DELL' EDIFICIO, MAGARI AGGIUNGENDONE ALCUNI, con una calata a parte e realizzata con conduttore di adeguata sezione (io ho usato del 95mm2) e posata all' esterno dell' edificio, questo per dare al fulmine una VIA PREFERENZIALE dove passare per scaricarsi a terra, visto che la corrente segue il percorso piu' breve e con minor resistenza.
In questa maniera viene rispettata la condizione di EQUIPOTENZIALITA' che e' la prerogativa inderogabile per la sicurezza nostra e di eventuali condomini.
Dico questo per precisare che non bisogna collegare al palo la prima cordina giallo-verde trovata nel sottotetto, ma va realizzata appositamente una VIA DI FUGA DEDICATA all' eventuale fulmine.
Questo non significa aver realizzato un PARAFULMINE O CAPTATORE!!! Sono tutt' altra cosa!
Poi nessuno vieta di scollegare i cavi dalle radio, ma in questo modo avrete abbassato notevolmente il rischio che il fulmine vi faccia dei disastri!
In un corso che ho fatto diversi anni fa, ricordo che mi mostrarono delle foto dove un fulmine che ha colpito una abitazione sprovvista di messa a terra e parafulmine, i cavi dell' impianto elettrico posato in tubazione sottotraccia, sono stati letteralmente "smurati" dalla forza del fulmine, lasciando i muri sventrati!
Non penso che le normative mi possano smentire, ma se mi sbaglio, mi rimando a JGB e BCA che di normative ne sanno piu' di me!
Cordiali saluti e 73!
IW2LSO SIMONE!






Modificato da - iw2lso in data 10/10/2013 22:07:15

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IK1PXM

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Inserito il - 11/10/2013 : 08:57:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK1PXM Invia a IK1PXM un Messaggio Privato
Trovo molto interessante e utile la discussione.
Ho scaricato il documento: http://www.dehn.it/it/service/downloads/bpl.shtml
E' interessante e di facile lettura.
Ringrazio IW5EIJ per averlo postato. 73 a tutti da Marco IK1PXM






  Firma di IK1PXM 
Marco
marco DOT ducco AT virgilio DOT it

Città: Torino  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 24/03/2011  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

ik4tvp

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Inserito il - 11/10/2013 : 11:53:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4tvp Invia a ik4tvp un Messaggio Privato
iw2lso ha scritto:

Innanzi tutto vorrei ringraziare tutti per il vostro contributo nello sviscerare questo annoso quanto sentito argomento!
Se me lo permettete vorrei fare una precisazione ma SENZA FAR POLEMICA che a quanto pare sul forum ce n e' gia troppa!
Il palo e i cavi coassiali, questi ultimi prima che entrino nell' edificio, vanno collegati ai dispersori di terra, GLI STESSI USATI PER L' IMPIANTO DI TERRA DELL' EDIFICIO, MAGARI AGGIUNGENDONE ALCUNI, con una calata a parte e realizzata con conduttore di adeguata sezione (io ho usato del 95mm2) e posata all' esterno dell' edificio, questo per dare al fulmine una VIA PREFERENZIALE dove passare per scaricarsi a terra, visto che la corrente segue il percorso piu' breve e con minor resistenza.
In questa maniera viene rispettata la condizione di EQUIPOTENZIALITA' che e' la prerogativa inderogabile per la sicurezza nostra e di eventuali condomini.
Dico questo per precisare che non bisogna collegare al palo la prima cordina giallo-verde trovata nel sottotetto, ma va realizzata appositamente una VIA DI FUGA DEDICATA all' eventuale fulmine.
Questo non significa aver realizzato un PARAFULMINE O CAPTATORE!!! Sono tutt' altra cosa!
Poi nessuno vieta di scollegare i cavi dalle radio, ma in questo modo avrete abbassato notevolmente il rischio che il fulmine vi faccia dei disastri!
In un corso che ho fatto diversi anni fa, ricordo che mi mostrarono delle foto dove un fulmine che ha colpito una abitazione sprovvista di messa a terra e parafulmine, i cavi dell' impianto elettrico posato in tubazione sottotraccia, sono stati letteralmente "smurati" dalla forza del fulmine, lasciando i muri sventrati!
Non penso che le normative mi possano smentire, ma se mi sbaglio, mi rimando a JGB e BCA che di normative ne sanno piu' di me!
Cordiali saluti e 73!
IW2LSO SIMONE!


Non è così semplice la questione.
Guarda ad esempio la norma CEI per i sistemi fotovoltaici, per i pannelli (tranni alcuni) è sconsigliata la messa a terra degli chassis, essendo i moduli fotovoltaici dei componenti a doppio isolamento.
La TERRA come la intendi tu serve per la protezione verso contatti indiretti, per tale necessità la norma prevede che gli elementi metallici che sono involucro di dispositivi elettrici siano messi a terra, salvo che questo non comporti un rischio residuo maggiore che al non collegarlo a terra.
Le nuove centraline TV da palo sono tutti dispositivi a doppio isolamento, ad esempio. Recentemente la tenenza è quella di utilizzare questo tipo di dispositivi, che porta ad una valutazione critica di come e se è richiesta la messa a terra di un palo antenna. Paradossalmente quello che tu fai per "aiutare" i fulmini a scaricare a terra è sbagliato, perchè o dimensioni un impianto parafulmine per il verso, o fai una gabbia, o lasci il mondo come sta. Voglio dire, non è compito di quel palo il fungere da percorso per i fulmini...semmai un acritico collegamento dello stesso a terra può portare più danni che benefici.
73s, Andrea






Modificato da - ik4tvp in data 11/10/2013 12:13:54

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Ravenna  ~ Città: RAVENNA  ~  Messaggi: 740  ~  Membro dal: 29/06/2007  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

iw2lso

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 12/10/2013 : 14:07:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2lso Invia a iw2lso un Messaggio Privato
Scusa Andrea TVP, non capisco cosa centrino le normative che regolano l' installazione dei pannelli fotovoltaici con gli inpianti d' antenna radioamatoriali!
Le due cose sono completamente diverse, hanno funzioni diversi, sono strutturalmente diverse e quindi sono regolate da normative diverse! Come puoi paragolare un inpianto fotovoltaico (che produce anche tensioni pericolose in base a come son configurati!) che son montati paralleli ai tetti, mentre antenne e lo sostegni,pali.o tralicci che si erigono verso l' alto anche di svariati metri,risultado il punto piu' alto nel raggio di svariati metri, possono attirare fulmini diretti o scariche indirette e tramite i cavi coassiali trasferirsi all' interno delle abitazioni! E qui c e' il contatto accidentale! Mentre avendo il sostegno per le antenne collegato a terra tramite corda di rame da 95mm2 e 10 dispersori collegati ad anello tramite altrettanta corda da 95mm2 penso che sia piu' che dimensionata a dovere!
I campanili delle chiese hanno tutti la croce sulla sommita' collegata a terra con una cordina si e no da 25mm2! E le chiese non bruciano ad ogni temporale!
Secondo te, se conosci un po' la corrente elettrica, un centralino tv a doppio isolamento come dici tu, colpito da una scarica atmosferica, come lo ritrovi dopo l' evento fulminante? Minimo lo raccogli con l' aspirapolvere nel raggio di 300 metri!
Io non sono un maestro, e non voglio neanche spacciarmi per tale, ma scusami Andrea ma mi sembra che sei uscito un po' dal "seminato"! Perdonami e non me ne volere, non voglio offenderti!
Altra cosina: questo sara' minimo il terzo thred che viene aperto su questo argomento, andate sul tasto "CERCA" che ce ne sono altri che trattano lo stesso argomento! E' inutile continuare ad aprirne di nuovi quando l' argomento e' gia stato ampiamente trattato!
Soggerimento per i moderatori del forum: magari mettere un thread sull'argomento in evidenza in prima pagina visto la continua richiesta di info sul tema! Se c e' posto per: "che antenna usi" oppure "impressioni su tale apparato", questo argomento ha forse piu' importanza!
Grazie a 73 a terra!
Simone IW2LSO!






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ik4tvp

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Inserito il - 12/10/2013 : 21:08:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4tvp Invia a ik4tvp un Messaggio Privato
Ciao Simone,
Invece c'entrano eccome, per dimostrarti come le norme non sono assolute come pensi tu, bianco non è sempre bianco e nero non è sempre nero.
Dire che sei tranquillo perché hai collegato il palo d'antenna è sbagliato, primo perché stai dimensionando un parafulmine senza averne le competenze (senza offesa!) secondo perché mischi le pere con le mele... Un conto è la protezione per i contatti indiretti un'altro il parafulmine...
Quello che intendevo dirti sulle antenne TV è che il palo NON va connesso a terra se su di esso vengono montate apparecchiature a doppio isolamento, infatti trovami una dico una antenna tv con sostegno a terra che vengo a farci una foto!
Detto questo, tu sei libero assolutamente di procedere come credi, ma sappi che se becchi una fulminazione diretta sul tuo palo al 90% ti salta comunque mezzo mondo in casa, specie se non hai previsto una serie di scaricatori fra loro coordinati.
A presto, 73s!
Andrea

iw2lso ha scritto:

Scusa Andrea TVP, non capisco cosa centrino le normative che regolano l' installazione dei pannelli fotovoltaici con gli inpianti d' antenna radioamatoriali!
Le due cose sono completamente diverse, hanno funzioni diversi, sono strutturalmente diverse e quindi sono regolate da normative diverse! Come puoi paragolare un inpianto fotovoltaico (che produce anche tensioni pericolose in base a come son configurati!) che son montati paralleli ai tetti, mentre antenne e lo sostegni,pali.o tralicci che si erigono verso l' alto anche di svariati metri,risultado il punto piu' alto nel raggio di svariati metri, possono attirare fulmini diretti o scariche indirette e tramite i cavi coassiali trasferirsi all' interno delle abitazioni! E qui c e' il contatto accidentale! Mentre avendo il sostegno per le antenne collegato a terra tramite corda di rame da 95mm2 e 10 dispersori collegati ad anello tramite altrettanta corda da 95mm2 penso che sia piu' che dimensionata a dovere!
I campanili delle chiese hanno tutti la croce sulla sommita' collegata a terra con una cordina si e no da 25mm2! E le chiese non bruciano ad ogni temporale!
Secondo te, se conosci un po' la corrente elettrica, un centralino tv a doppio isolamento come dici tu, colpito da una scarica atmosferica, come lo ritrovi dopo l' evento fulminante? Minimo lo raccogli con l' aspirapolvere nel raggio di 300 metri!
Io non sono un maestro, e non voglio neanche spacciarmi per tale, ma scusami Andrea ma mi sembra che sei uscito un po' dal "seminato"! Perdonami e non me ne volere, non voglio offenderti!
Altra cosina: questo sara' minimo il terzo thred che viene aperto su questo argomento, andate sul tasto "CERCA" che ce ne sono altri che trattano lo stesso argomento! E' inutile continuare ad aprirne di nuovi quando l' argomento e' gia stato ampiamente trattato!
Soggerimento per i moderatori del forum: magari mettere un thread sull'argomento in evidenza in prima pagina visto la continua richiesta di info sul tema! Se c e' posto per: "che antenna usi" oppure "impressioni su tale apparato", questo argomento ha forse piu' importanza!
Grazie a 73 a terra!
Simone IW2LSO!






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