FORUM RADIOAMATORIALE - MICROPROCESSORI PIC & PICKIT 2
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Autore Discussione  

IZ7LDG

oltre 100 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 01/03/2012 : 17:51:57  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
Mentre molti si affacciamo al mondo Arduino io sto migrando x curiosita' verso la piattaforma PIC.
Ho ricevuto oggi il programmatore PICKIT 2 dopo un mese quasi, e mi accingo a sperimentare la programmazione.

A primo impatto vedo la cosa molto complicata e poco pratica il programmatore e' abbastanza ingombrante e risulta scomodo posizionarlo sulla breadboard.
Superato questo piccolo particolare nel kit ho trovato 2 cd ho installato l'IDE MPLAB V8.5 dopo di che non ci ho capito + nulla!

Ambiente tutto in inglese e tante opzioni insomma x programmare un processore ad 8 bit francamente decisamente incasinato.
Sto cercando in rete info utili sicuramente e' un'altro mondo, interessante, ma probabilmente un po' datato.

Vediamo qualcuno e' disposto a postare l'ABC per iniziare almeno a far lampeggiare un led...

Ho letto in giro che va molto di moda il Basic con i pic e il programma piu' gettonato forse e' il PROTON qualcuno ha una versione "DDemo" da girarmi su x fare qualche prova.

aferrulli@gmail.com

Immagine:

126,67 KB

Propongo nei ritagli di tempo di realizzare qui sul forum un tutorial x la programmazione partendo dall'ABC.

Se qualcuno raccoglie la proposta x i PIC io mi offro x realizzare qlc x la piattaforma Arduino in C.

73'
Antonio
IZ7LDG










Modificato da - IZ7LDG in Data 01/03/2012 18:02:33

 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~  Messaggi: 307  ~  Membro dal: 26/03/2007  ~  Ultima visita: Oggi

iw3hli

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 01/03/2012 : 17:58:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw3hli Invia a iw3hli un Messaggio Privato
Mettere sullo stesso piano una piattaforma come arduino e un microcontrollore nudo e crudo non è molto corretto.
I pic offrono delle potenzialità molto elevate ma richiedono molto sviluppo, arduino è una piattaforma sicuramente meno prestazionale ma "pronta all'uso".
Visto che devi imparare installati mplabX che è il futuro.

Buon lavoro :)

ciao
stefano










  Firma di iw3hli 

A.R.I. - Sezione di Venezia IQ3VE http://www.arivenezia.it/

 Regione Veneto  ~ Prov.: Venezia  ~ Città: Peseggia di Scorzé  ~  Messaggi: 302  ~  Membro dal: 30/11/2011  ~  Ultima visita: 23/03/2022 Torna all'inizio della Pagina

IZ7LDG

oltre 100 messaggi sul Forum


Nota: 

Inserito il - 01/03/2012 : 18:13:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
So che sono due ambienti differenti non ha senso il confronto, le mie sono considerazioni "fatte ad alta voce" diciamo a pelle.

Ho pensato di sperimentare i PIC a causa di una piccola lacuna che hanno i processori ATMEL, mi spiego lavorando in un comodo ambiente C risulta scomodo farli lavorare in realtime.

Mi spiego i PIC hanno un piccolo vantaggio nell'utilizzo in campo OM, hanno un efficiente contatore che permette di lavorare fino a 40/50 Mhz.
Utile quando e' necessario campionare una frequenza senza prescaler esterni.

L'ambiente C di Arduino e' potentissimo ma l'hardware dei processori non permette di campionare se non ad 1/4 della frequenza di clock, anche eseguendo accessi in assembler, quindi senza dispositivi esterni non e' possibile campionare frequenze elevate.

I PIC mi ricordano gli ST6 degli anni 80/90. Ricordo di aver programmato un frequenzimetro con lcd tutto in assembler e avevo 12/13 anni. Sicuramente sono molto piu' avanzati i pic per non parlare dei DSPIC che possono effettuare molti MIPS al secondo.

Ma per accendere qlc led scomodare un dspic da 60 MIPS mi sembra eccessivo quindi ho riesumato vecchi processori. In effetti ne ho un centinaio della serie 12/16/18fxx fatti arrivare qlc decennio fa come demo ricordo che erano appena usciti e mai utilizzati.

X MPLABX per adesso non l'ho installato poiche' ho deciso di partire dall'abc, senza complicare ulteriormente le cose.

Cosa serve x iniziare? Primo obbiettivo blink led !! con Proton












Modificato da - IZ7LDG in data 01/03/2012 18:46:09

 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~  Messaggi: 307  ~  Membro dal: 26/03/2007  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

IW1RGS

oltre 5000 messaggi sul Forum



Inserito il - 01/03/2012 : 18:46:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW1RGS Invia a IW1RGS un Messaggio Privato
haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

arrivo a casa e cosa noto il pick kit noooooooo per 8 ore lo ho sul banco per vari aggiornamenti alle Schede....

Cmq basilarmente parlando mplab è l'ambiente di sviluppo

Se invece vuoi sparare dentro al pic i file devi usare il programma pickit.

Okkio a volte ti si sprogramma il pickit, a volte si riesce a recuperare con una procedura di autodownlload, altre volte bisogna avere un'altro pickit aprire quello non funzionante e riprogrammare il pic presente in esso.

Quindi quando connetti okkio sempre che ti venga riconosciuto in modo corretto programmatore e pic che stai programmando.

Per la piattaforma MPLAB, ti direi abbandona e usa altri SW.

Per chi volesse comprare, sul WEB vengono venduti CLONI del pikkit originale che funzionano degnamente e all'interno montano la stessa componentistica, con un notevole risparmio, i sw sono di libero accesso dal sito dellla microchip.










 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~ Città: Genova Sez Ari 1601  ~  Messaggi: 5007  ~  Membro dal: 18/01/2006  ~  Ultima visita: 27/06/2024 Torna all'inizio della Pagina

IK0ZTB

oltre 100 messaggi sul Forum


Inserito il - 01/03/2012 : 18:47:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a IK0ZTB un Messaggio Privato
IZ7LDG ha scritto:



Cosa serve x iniziare? Primo obbiettivo blink led !! con Proton



Guarda qui:
http://www.beduel.altervista.org/
http://knol.google.com/k/corso-prog...-mikrobasic#

si riferiscono a mikrobasic, che trovo migliore di Proton, comunque sempre di basic si tratta.

Ciao, '73 de IK0ZTB Max.










 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Guidonia  ~  Messaggi: 401  ~  Membro dal: 12/12/2004  ~  Ultima visita: 01/07/2024 Torna all'inizio della Pagina

IZ2CED

oltre 500 messaggi sul Forum



Inserito il - 01/03/2012 : 19:47:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2CED  Invia a IZ2CED un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ2CED Invia a IZ2CED un Messaggio Privato
IZ7LDG ha scritto:


Mi spiego i PIC hanno un piccolo vantaggio nell'utilizzo in campo OM, hanno un efficiente contatore che permette di lavorare fino a 40/50 Mhz.
Utile quando e' necessario campionare una frequenza senza prescaler esterni.

L'ambiente C di Arduino e' potentissimo ma l'hardware dei processori non permette di campionare se non ad 1/4 della frequenza di clock, anche eseguendo accessi in assembler, quindi senza dispositivi esterni non e' possibile campionare frequenze


Penso che tu abbia citato l'unico vantaggio prestazionale del PIC rispetto a AMTEL, ovvero un conteggio diretto della frequenza.

Per tutte le altre cose (automazione, strumentazione, decoder, connettività sulla rete internet, documentazione, librerie ...) Arduino e le sue librerie open-source, mi sembra vantaggioso rispetto al PIC.










  Firma di IZ2CED 
73 IZ2CED, Maurizio.
---
http://www.qrz.com/db/IZ2CED

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Varese  ~ Città: Sesto Calende  ~  Messaggi: 670  ~  Membro dal: 13/04/2006  ~  Ultima visita: 22/08/2022 Torna all'inizio della Pagina

IZ7LDG

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Nota: 

Inserito il - 01/03/2012 : 20:28:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
In effetti i pic non sono proprio user friendly ma da quel poco che ho letto non sono neanche male. Quello che mi interessa x adesso e':

Immagine:

49,49 KB

la gestione del registro TMR0 con cui i pic possono accedere agevolmente alla lettura della frequenza.
Dallo schema ci si rende conto che i pic offrono gia' tutto l'hardware ossia:

- Prescaler x dividere la F
- Registro ad 8 bit che incrementato funge da contatore

ovviamente lo stress e' settare tutti i registri x adattare l'hardware al nostro scopo, questo e' un po' incasinato ma se si hanno le idee chiare neanche difficilissimo.

Con 1 ora di esperienza con i pic penso gia' di aver capito come far funzionare il marchingegno in assembler.

A differenza di altri io non sono un accanito sostenitore di una piattaforma a prescindere, ma penso che si puo' sfruttare il meglio di uno e dell'altro ambiente.

Certo che programmare un'interfaccia ethernet interfacciata ad internet con frontend html in basic su piattaforma PIC sarebbe come fare un DX senza propagazione.

Premetto che anche la piattaforma Arduino non e' proprio semplice da programmare l'unico vantaggio che offre e' che non sei costretto a conoscere tutti i nomi e cognomi dei registri, ma confrontarsi con il C a volte e' molto piu' cervellotico dell'assembler.










Modificato da - IZ7LDG in data 01/03/2012 20:43:36

 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~  Messaggi: 307  ~  Membro dal: 26/03/2007  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

iw2fiv

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Inserito il - 01/03/2012 : 23:24:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2fiv Invia a iw2fiv un Messaggio Privato
LDG se non sei intenzionato a lavorare a basso livello guarderei questi compilatori ed anche le piastre demo.
Non sono carissime e ti concentri sul firmware invece che sull' hw.

http://www.mikroe.com/










  Firma di iw2fiv 
“E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera. “Chi controlla il passato” diceva lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.”

G. Orwell 1984

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: Milano  ~  Messaggi: 1811  ~  Membro dal: 10/03/2005  ~  Ultima visita: 23/06/2024 Torna all'inizio della Pagina

i6dvx

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Inserito il - 01/03/2012 : 23:36:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i6dvx Invia a i6dvx un Messaggio Privato
Antonio,
prova a vedere se il file che ti allego può esserti utile. E' il file che usavo nel 2007 come prima esercitazione di laboratorio con argomento PIC e Assembler. Ho ben commentato il programma e non dovresti aver difficoltà a seguirlo e/o modificarlo.
Il programma girava su una scheda della Microchip, Picdem2. Credo che si trovi lo schema elettrico in rete.
Il forum non consente l'invio di file con estensione .ZIP, dunque ho dovuto 'barare' aggiungendo al file una estensione permessa! Scaricato il file togli l'esetnsione .pdf
Buon divertimento ...

73 de I6DVX Vittorio
Bttn.zip.pdf (9,9 KB)










 Regione Marche  ~ Prov.: Ancona  ~ Città: Senigallia  ~  Messaggi: 205  ~  Membro dal: 17/03/2009  ~  Ultima visita: 07/10/2017 Torna all'inizio della Pagina

IZ7LDG

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Nota: 

Inserito il - 02/03/2012 : 07:13:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
Si conosco i prodotti della Mikroe ma onestamente non sono disposto a comprare un compilatore da 199$ solo per eseguire qualche test.

Se proprio dovessi investire qualcosa mi orienterei alla piattaforma ST32 ARM Cortex i cui processori costano pochissimo circa 4/5$ e offrono performance incredibili quasi il doppio rispetto ai dspic e il tutto a 32bit.

Ma ripeto inutile complicarsi la vita tutto dipende dall'utilizzo finale. In campo OM bastono processori da 8 bit sfruttati x bene. Alcuni om si stanno cimentando con la codifica numerica dei segnali in SSB e utilizzano gli economici dspic molto interessante, ma penso che fino a che l'hardware dei pc costa cosi' poco e' inutile decodificare con dspic e' piu' pratico una schedina con processore atom e delegare tutto ai programmi sotto windows il lavoro di decodifica/visualizzazione dei segnali ssb.

Ormai con 200 Euro si puo' comprare un netpc completo gia' di

-Display tft
-Scheda audio
-Scheda Lan
- Hd SD

insomma un'ambiente molto piu' flessibile ed economico di un hw fatto su misura con i dspic o arm.
Ma siccome in ambito OM la logica non sempre ha la supremazia sulla passione io sono il primo che mi cimento in opere economicamente non vantaggiose solo per soddisfazione personale.
In effetti e' tutto distorto che senso ha spendere migliaia di euro x contattare qualcuno dall'altro capo del pianeta, quando con internet si potrebbe fare lo stesso a costo zero. A voi le considerazioni finali...

Comunque x adesso il mio obbiettivo e' sempre far lampeggiare un led

x adesso mi accontento di questo.

Vittorio grazie del listato in assembler interessante vediamo quando ho un po' di tempo di mettere su la vecchia breadboard e seviziare qlc pic.


Immagine:

132,97 KB










Modificato da - IZ7LDG in data 02/03/2012 07:30:35

 Regione Puglia  ~ Prov.: Bari  ~  Messaggi: 307  ~  Membro dal: 26/03/2007  ~  Ultima visita: Oggi Torna all'inizio della Pagina

IZ1QXJ

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Inserito il - 02/03/2012 : 09:17:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ1QXJ Invia a IZ1QXJ un Messaggio Privato
Ciao,
io uso Mikrobasic 7.0 ed anche se in versione free qualcosa riesci a farla, chiaramente devi ottimizzare le istruzioni ma anche quest'ultima cosa è un ottimo esercizio.
Ci sono parecchie librerie gia pronte per la gestione LCD, Graphic LCD, keypad, I2C, SPI, CAN.
C'è poi C18 student che è completamente free che funziona solo con la serie Pic18...
Compili dopodiche ti prendi il file hex generato e col pickit2 (che ho anch'io) lo carichi sul PIC.
Sul Mikrobasic, inoltre, ci sono diverse utility tipo terminale rs232, debug, generatore di bitmap ecc....

73 de IZ1QXJ
Antonio










  Firma di IZ1QXJ 
http://hamcall.net/call?callsign=iz1qxj

http://www.qrz.com/db/

 Regione Liguria  ~ Prov.: Genova  ~ Città: Genova  ~  Messaggi: 486  ~  Membro dal: 11/09/2009  ~  Ultima visita: 26/06/2024 Torna all'inizio della Pagina

ix1ixg

oltre 2000 messaggi sul Forum



Inserito il - 02/03/2012 : 18:16:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao Antonio,

se vuoi toglierti qualche curiosità riguardo le possibilità offerte dai micro pic (famiglie di base 12,16,18) non c'è assolutamente bisogno di spendere cifre esorbitanti per programmatori, compilatori o sistemi di sviluppo vari, quello che serve è un programmatore da pochi euro, l' mplab che è gratuito e un software che ti permetta di caricare il programma compilato sul micro... postare un mini tutorial sull' utilizzo di questi tre strumenti sarebbe superfluo, in rete si trova veramente tanto materiale a riguardo anche in lingua italiana... riguardo la complessità è difficile valutare se effettivamente sia elevata o meno, dipende sempre dalle abitudini di ogni uno di noi, comunque ricordo che quando iniziai con i microcontrollori, completamente a digiuno in materia, lo feci proprio con i pic e una volta avuto in mano un programmatore realmente funzionante, imparare ad impostare un listato in asm compilarlo, caricarlo sul micro e vderlo funzionare non mi ha richiesto più di 1 ora... ovviamente il listato era copiato e la comprensione di esso approssimativa ma per vedere che effettivamente funzionava era sufficiente... Un dettaglio importante quando si lavora con le famiglie di base di questi micro, è quello di preferire l' assembler ad altri linguaggi di livello superiore perchè per quanto ogni uno abbia la propria opinione, così facendo, si impara a conoscere davvero a fondo il dispositivo, si riesce facilmente a temporizzarlo con la massima precisione e si risparmia (se conosci bene l' assembler) parecchio spazio per altro codice... personalmente, ancora oggi quando ho la necessità di sviluppare qualcosa sempre con le famiglie di base utilizzo un accrocco che progettai una 15ina di anni fa, di cui scrissi anche il sw per la programmazione, probabilmente è in parte paragonabile all' attuale arduino, esso è composto da un programmatore che supporta appunto tutte le famiglie di base su un solo socket con una uscita dedicata alla programmazione e all' alimentazione della scheda prototipo o al dispositivo finito in assenza di bootloader, il tutto gestibile da software in pratica con mplab hai sottomano il codice da compilare , una volta compilato lo carichi sul micro accendi la periferica e vedi che succede il costo di tutto compreso il materiale, non credo superi i 50 euro.


Immagine:

94,9 KB


Alcuni link:

per un software che funzioni questo potrebbe essere una soluzione:

http://www.qsl.net/dl4yhf/winpicpr.html


per il programmatore vedi qui: (gli strumenti indispensabili)

http://stor.altervista.org/pic/pic.htm

far lampeggiare un led è semplice, bisogna però sapere con quale tipo di pic lo si vuole fare e regolarsi di conseguenza con il settaggio dei registri e l' indirizzo delle locazioni di memoria che variano da modello a modello in linea di massima:

loop
bsf PORTB, 1
call delay

bcf PORTB, 1
call delay
goto loop



delay
;il ritardo lo calcoli in base al clock del quarzo

return



Ciao a Tutti, Dave.

P.S Con questo mio post ci si fà veramente poco ma leggendo un vero tutorial ci si chiariranno bene le idee













 Messaggi: 2207  ~  Membro dal: 15/05/2007  ~  Ultima visita: 01/02/2024 Torna all'inizio della Pagina

iz2hfg

oltre 5000 messaggi sul Forum



Inserito il - 03/03/2012 : 09:53:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
IZ7LDG ha scritto:

Si conosco i prodotti della Mikroe ma onestamente non sono disposto a comprare un compilatore da 199$ solo per eseguire qualche test.

Se proprio dovessi investire qualcosa mi orienterei alla piattaforma ST32 ARM Cortex i cui processori costano pochissimo circa 4/5$ e offrono performance incredibili quasi il doppio rispetto ai dspic e il tutto a 32bit.

Ma ripeto inutile complicarsi la vita tutto dipende dall'utilizzo finale. In campo OM bastono processori da 8 bit sfruttati x bene. Alcuni om si stanno cimentando con la codifica numerica dei segnali in SSB e utilizzano gli economici dspic molto interessante, ma penso che fino a che l'hardware dei pc costa cosi' poco e' inutile decodificare con dspic e' piu' pratico una schedina con processore atom e delegare tutto ai programmi sotto windows il lavoro di decodifica/visualizzazione dei segnali ssb.

Ormai con 200 Euro si puo' comprare un netpc completo gia' di

-Display tft
-Scheda audio
-Scheda Lan
- Hd SD

insomma un'ambiente molto piu' flessibile ed economico di un hw fatto su misura con i dspic o arm.
Ma siccome in ambito OM la logica non sempre ha la supremazia sulla passione io sono il primo che mi cimento in opere economicamente non vantaggiose solo per soddisfazione personale.
In effetti e' tutto distorto che senso ha spendere migliaia di euro x contattare qualcuno dall'altro capo del pianeta, quando con internet si potrebbe fare lo stesso a costo zero. A voi le considerazioni finali...

Comunque x adesso il mio obbiettivo e' sempre far lampeggiare un led

x adesso mi accontento di questo.

Vittorio grazie del listato in assembler interessante vediamo quando ho un po' di tempo di mettere su la vecchia breadboard e seviziare qlc pic.


Immagine:

132,97 KB


Caro Antonio,
Personalmente non posso dire di vantare grande esperienza nel campo PIC (solo un paio di realizzazioni), poiché di fatto non ho "il digitale nel sangue" infatti quando i miei amici montavano i primi Sinclair MK14 io ero in pieno............giurassico e preferivo largamente la pizzicante RF al freddo binario!

Allora veniamo al sodo,
Sul tavolo del mio laboratorio c'è un amplificatore (derivazione Comunication Concepts) nudo e crudo e volevo implementare tutta la parte di protezione e controllo, in questo senso da "analog-man" quale sono, ho valutato immediatamente l'uso di un paio di integrati che di fatto potrebbero bastare per le protezioni di base con indicazioni tramite qualche led/cicalino della possibile anomalia.

Successivamente visto che la notte porta consiglio e comunque mi sarebbe piaciuto veder "troneggiare" sul frontale dell'amplificatore anche un bel display che raggruppasse tutti i parametri di potenza in-out, swr, temperatura e corrente (bias compresa) ho provato, sulla carta, questo l'esercizio sfruttando il Basic Stamp II della Parallax seguito da un banale convertitore A/D.

il BS2 non è certo nuovissimo il progetto, ma il microcontrollore è largamente utilizzato e per le mie necessità risulta molto potente e comunque per la sua programmazione non richiede un compilatore visto che il codice viene interpretato.

Allora è evidente che Arduino non è paragonabile ma............i frutti sconosciuti (se non tossici HI!) possono anche essere molto buoni e qui, aldilà dei costi mi piacerebbe realmente provare le potenzialità di Arduino!

Vedremo perchè è facile e rassicurante utilizzare quello che già si conosce (+ o-) e solitamente le garanzie di successo sono alte, ma................














  Firma di iz2hfg 
73 de Franco, IZ2HFG
SWL I2-1794
- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
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IZ2CED

oltre 500 messaggi sul Forum



Inserito il - 03/03/2012 : 11:41:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2CED  Invia a IZ2CED un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ2CED Invia a IZ2CED un Messaggio Privato

:
Allora veniamo al sodo,
Sul tavolo del mio laboratorio c'è un amplificatore (derivazione Comunication Concepts) nudo e crudo e volevo implementare tutta la parte di protezione e controllo, in questo senso da "analog-man" quale sono, ho valutato immediatamente l'uso di un paio di integrati che di fatto potrebbero bastare per le protezioni di base con indicazioni tramite qualche led/cicalino della possibile anomalia.

Successivamente visto che la notte porta consiglio e comunque mi sarebbe piaciuto veder "troneggiare" sul frontale dell'amplificatore anche un bel display che raggruppasse tutti i parametri di potenza in-out, swr, temperatura e corrente (bias compresa) ho provato, sulla carta, questo l'esercizio sfruttando il Basic Stamp II della Parallax seguito da un banale convertitore A/D.

il BS2 non è certo nuovissimo il progetto, ma il microcontrollore è largamente utilizzato e per le mie necessità risulta molto potente e comunque per la sua programmazione non richiede un compilatore visto che il codice viene interpretato.

Allora è evidente che Arduino non è paragonabile ma............i frutti sconosciuti (se non tossici HI!) possono anche essere molto buoni e qui, aldilà dei costi mi piacerebbe realmente provare le potenzialità di Arduino!

Vedremo perchè è facile e rassicurante utilizzare quello che già si conosce (+ o-) e solitamente le garanzie di successo sono alte, ma................


Caro Franco HFG, il tuo progetto si realizzerebbe bene con il micro ATmega328 (utilizzato su Arduino ONE) e eventualmente una LCD-shield.

La LCD-shield la vedi in questa foto, applicata sopra un Arduino.

http://www.nuelectronics.com/estore...shield_2.jpg

Arduino ha sei ingressi analogici 0-5V da 10 bits e 13 uscite digitali di cui 6 possono lavorare in PWM, quindi agire da output "analogici".

Ha quindi una dotazione di base molto fruibile per realizzare strumenti di misura e automatismi per stazione da radioamatore.

Il Basic Stamp l'ho utilizzato alcuni anni fa per affacciarmi al modo dei micro (avendo avuto una esperienza di programmazione del Motorola 6502 all'ITIS di Gallarate un bel po' di anni fa...) - lo vedo bene per scopo didattico ma Arduino consente di realizzare applicazioni moderne.










  Firma di IZ2CED 
73 IZ2CED, Maurizio.
---
http://www.qrz.com/db/IZ2CED

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Varese  ~ Città: Sesto Calende  ~  Messaggi: 670  ~  Membro dal: 13/04/2006  ~  Ultima visita: 22/08/2022 Torna all'inizio della Pagina

IZ8NUF

meno di 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 03/03/2012 : 12:48:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8NUF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8NUF Invia a IZ8NUF un Messaggio Privato
Sicuramente la scelta tra una piattaforma già bella e pronta come arduino o un "semplice" pic è dettata da diversi fattori, non credo sia quindi corretto scegliere l'una o l'altra a prescindere. Se devi fare una prova veloce o devi realizzare un singolo prototipo in tempi brevi la risposta è sicuramente arduino. Se lo scopo è realizzare un progetto più complesso e che magari vuoi replicare in diversi esemplari la scelta più sensata è il pic: abbassi di sicuro i costi e ottimizzi di molto il circuito.
Ti consiglio di visitare il sito www.settorezero.com, ci sono molti tutorial che spiegano in modo semplice e dettagliato sia l'hardware che il software oltre a molti esempi pratici.
Personalmente utilizzo il compilatore MikroC, anche se come dicevi tu il costo è elevato ti offre molte librerie belle e pronte che ti velocizzano lo sviluppo (che a differenza di arduino resta comunque più lungo).
Ci sono però in rete anche soluzioni free (es. http://gcbasic.sourceforge.net/about.html).










  Firma di IZ8NUF 
IZ8NUF Massimo Divito
http://www.massimodivito.it

 Regione Basilicata  ~ Prov.: Potenza  ~ Città: Brienza  ~  Messaggi: 11  ~  Membro dal: 24/11/2011  ~  Ultima visita: 15/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

IZ2CED

oltre 500 messaggi sul Forum



Inserito il - 03/03/2012 : 14:15:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2CED  Invia a IZ2CED un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ2CED Invia a IZ2CED un Messaggio Privato
Un ATmega328 costa 4 euro circa, a comprarlo al dettaglio.

Ho letto che parlate di costi vantaggioso per il PIC - quanto costa un PIC di prestazioni equivalenti?

Così per curiosità e quantificare.










  Firma di IZ2CED 
73 IZ2CED, Maurizio.
---
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IZ8NUF

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Inserito il - 03/03/2012 : 16:20:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8NUF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8NUF Invia a IZ8NUF un Messaggio Privato
Ciao Maurizio, in effetti ho impropriamente citato il pic ma intendevo un processore nudo e crudo senza board o shield etc. etc.
Ho citato i pic perchè sono quelli che conosco ed utilizzo (non mi sono mai affacciato su altri prodotti) ma non ho la presunzione di ritenere che quello che utilizzo io sia la scelta migliore.
La mia personale idea è quella che per realizzare un prodotto "personalizzato" in tutto e per tutto sia conveniente prendere un processore (pic, atmel, st, etc.) e costruirvi intorno un circuito che faccia quello per cui è studiato: in questo modo il costo si abbatte perchè paghi il costo del pcb, del processore e degli altri componenti soltanto.
Se invece ad esempio utilizzi arduino, nel momento in cui lo compri paghi oltre alle 4 euro del processore anche il pcb su cui è montato ed i vari componenti, a questo devi aggiungere i costi del pcb che ospiterà arduino ed altri componenti ed il prezzo sale, oltre ad avere un prodotto più "sporco". L'unico vantaggio sarà forse la modularità che permetterà modifiche future sicuramente più semplici.
Probabilmente però ci saranno altre mille ragioni per cui conviene utilizzare un prodotto stile arduino (ci sono delle schede compatibili sw/hw con arduino che utilizzano dei pic).
Per il prezzo di pic compatibili con l'atmel sinceramente non so risponderti...

73'










Modificato da - IZ8NUF in data 03/03/2012 16:22:27

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IZ8NUF Massimo Divito
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IZ2CED

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Se prendi l'ATmax328 per funzionare serve solo aggiungere un quarzo 16 MHz e due condensatori: proprio come un PIC.

La board di Arduino ti mette a disposizione una presa USB, connettori e altro.

Non è che ATmax deve girare solo sulla board di Arduino!

Ma compilatore C e librerie sono gratis, abbondanti e open source.

Oppure si puó programmare in assembler.

Dico questo perchè nelle discussioni non capisco perchè Arduino non è simpatico e PIC sí.










  Firma di IZ2CED 
73 IZ2CED, Maurizio.
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iz8fny

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Inserito il - 04/03/2012 : 09:00:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8fny Invia a iz8fny un Messaggio Privato
Mi permetto di aggiungere a quanto giustamente faceva notare IZ2CED, circa compilatore/librerie completamente gratuiti, che gli AVR hanno un'architettura progettata tenendo in mente il linguaggio C ( http://www.atmel.com/Images/compiler.pdf )

Un motivo in più per usare AVR e Arduino, senza nulla togliere ai PIC.

73
f










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ix1ixg

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Inserito il - 04/03/2012 : 17:50:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao a Tutti,

lasciando perdere le differenze tra i 2 tipi di controllori (per chi inizia non sono poi così influenti) e il prezzo per dispositivi simili (a livello amatoriale spendere 4 o 8 euro per singolo pezzo non fa quella grande differenza) personalmente, volendo ripartire da zero e per sviscerare realmente l' argomento, parlando di famiglie basi, mi orienterei verso i PIC, principalmente per la quantità di informazioni disponibili riguardo tali dispositivi; cercando di fare qualsiasi cosa, si trovano decine di spiegazioni differenti su come farle e questo facilita decisamente la comprensione dell' argomento... parlando di linguaggio, se atmega ha ottimizzato i propri controllori per poter lavorare con codice generato da compilatori C, Microcip no e questo io non lo trovo certamente un punto a sfavore volendo gestire particolari applicazioni richiedenti codice assembler magari fortemente ottimizzato... ricordiamoci che per quanto il compilatore sia ottimizzato, non riuscirà mai ad ottenere un codice snello e in certi casi efficiente come quello scritto direttamente in assembler... il C sarebbe preferibile usarlo per progettini semplici che richiedono poche risorse oppure, per progetti complessi ma con micro di classe decisamente superiore... imparare l' assembler e conoscere i registri del micro dovrebbe venire prima di iniziare a programmare in C a,nche perchè sicuramente, con il passare del tempo ci si renderà conto della necessità di inserire porzioni di codice assembler nel proprio listato in linguaggio di livello più elevato (C, Basic, ecc. che sia...) per cui tanto vale partire subito dall' inizio... forse per chi non conosce nessun linguaggio di programmazione l' assembler PIC è una buona soluzione con un numero di istruzioni davvero limitato (circa una 30ina) ci fai tutto quello che serve... Certamente è tutta questione di punti di vista, con Arduino ci si ritrova particolarmente avvantaggiati subito e un poco meno poi, con il Pic nudo e crudo la situazione si inverte... con il passare del tempo e la crescita dei progetti, conoscendo le 2 possibilità, si comprende che il migliore non esiste, tutto dipende da quello che vogliamo farci... per iniziare, grosso modo, uno vale l' altro, tenendo anche conto che gli strumenti necessari sono da entrambe le parti gratuiti... tanto vale scegliere quello con più documentazione a riguardo.


Ciao a Tutti, Dave.










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iz8fny

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Inserito il - 06/03/2012 : 11:01:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8fny Invia a iz8fny un Messaggio Privato
ix1ixg ha scritto:
forse per chi non conosce nessun linguaggio di programmazione l' assembler PIC è una buona soluzione con un numero di istruzioni davvero limitato (circa una 30ina)


L'assembler del PIC, però, sebbene abbia un riidotto set di istruzioni è obiettivamente ostico: architettura a pagine, codici mnemonici criptici, quanto basta per scoraggiare chiunque si avvicini a esso.

Il vantaggio dei PIC è - come dicevi - che in rete c'è molta informazione disponibile, anche in italiano; è anche presente su alcuni libri di elettronica degli istituti tecnici.

Personalmente, però, anche per l'assembler continuo a preferire AVR: più leggibile (sintassi simil Z80 per intenderci) e poi il passaggio da avr asm ad avr-libC è naturale.

Quindi, in conclusione, il percorso consigliato, per me è per chi voglia avvicinarsi al mondo della programmazione embedded è:

1. dotarsi di una scheda Arduino e "programmarla" nel suo semplice linguaggio Wiring: si inizia a vedere qualcosa che funziona da subito e ci si incoraggia, aspetto da non sottovalutare.

2. Si vuole approfondire l'architettura, usare l'asm, il C?
Non si butta niente: AVR assembly e poi AVR-libC usando Arduino in veste di scheda di sviluppo: usando avrdude ci si può caricare sopra file oggetto compilati in altri linguaggi in modo semplice e innocuo (senza nessuna programmazione fisica del chip).

3. Si vuole programmare fisicamente il chip?
Non si butta niente: si toglie il chip preprogrammato con il bootloader di Arduino, si monta un chip ATmegaxx8 e si usano i programmatori preferiti: hardware (basta una porta parallela e due resistenze) e software (avrprog/AVRstudio, ponyprog ecc.)

73
francesco












Modificato da - iz8fny in data 06/03/2012 15:16:43

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ix1ixg

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Inserito il - 06/03/2012 : 17:41:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
iz8fny ha scritto:

ix1ixg ha scritto:
forse per chi non conosce nessun linguaggio di programmazione l' assembler PIC è una buona soluzione con un numero di istruzioni davvero limitato (circa una 30ina)


L'assembler del PIC, però, sebbene abbia un riidotto set di istruzioni è obiettivamente ostico: architettura a pagine, codici mnemonici criptici, quanto basta per scoraggiare chiunque si avvicini a esso.

Il vantaggio dei PIC è - come dicevi - che in rete c'è molta informazione disponibile, anche in italiano; è anche presente su alcuni libri di elettronica degli istituti tecnici.

Personalmente, però, anche per l'assembler continuo a preferire AVR: più leggibile (sintassi simil Z80 per intenderci) e poi il passaggio da avr asm ad avr-libC è naturale.







Ciao Francesco,

ma... guarda, riguardo l' architettura paginata della memoria dei PIC hai ragione, a volte switchare da una pagina all' altra per accedere ai registri o a porzioni di memoria può risultare scomodo, ma alla fine sono solo 2 istruzioni e scrivendoci una macro ci riduciamo ad una semplice Bank_XX, diciamo che doverlo tenere a mente è forse il fastidio maggiore, in ogni caso per chi inizia con progetti semplici il settaggio e il relativo switch dei registri rimane soltanto iniziale... parlando dell' asm, facile ? Difficile ? Ostico ? Per uno che conosce assembler diversi probabilmente lo è, ma per chi inizia credo che uno valga l' altro, anzi con un numero ridotto del set di istruzioni risulta sicuramente più facile... se può essere di aiuto a qualcuno, un ottimo metodo per comprendere l' asm dei pic, è conoscere semplicemente il significato delle lettere W ed F, W è un semplice registro accumulatore, mentre F è il File Register più chiaramente un qualsiasi registro del micro, comprese le nostre eventuali variabili, a questo punto si è a cavallo, il resto è tutto intuito, MOVWF vorrà dire muovi il valore di W in F, MOVF muovi F in... (destinazioni possibili W o F) MOVLW, muovi letteralmente un valore in W... per farla breve quello che puoi fare è lavorare con W ed F... circa 80% delle istruzioni lavorano appunto con questi 2 registri... per il resto caratteristica + caratteristica - siamo li... gli strumenti a livello di possibilità offrono quasi le stesse potenzialità, certo che con una documentazione più approfondita a favore di microchip si è facilitati.

Ciao a Tutti, Dave.










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iz8fny

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Inserito il - 06/03/2012 : 20:19:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8fny Invia a iz8fny un Messaggio Privato
Dave secondo me è una questione di gusti

Problema: Impostare i bit 1 e 2 del registro direzione del porto dati A

in asm PIC se ho capito bene da Google dovrebbe essere:


BSF 03h,5 ;Vai al banco 1
MOVLW 06h ;Carica 00110 in W
MOVWF 85h ;Carica 00110 in TRISA
BCF 03h,5 ;Ritorna al banco 0




mentre in asm AVR:

LDI R16, 0x06; ;Carica 0000 0110 nel reg. acc. R16
OUT DDRA, R16; ;Scrivi il valore di R16 nel reg. DDRA




Insomma una sintassi sicuramente più immediata, leggibile.

Comunque non sceglierei un microcontrollore per il suo assembly, che personalmente lo vedo funzionale solo alla didattica, ma già che ci siamo ... tanto meglio

Ciao
Francesco










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ix1ixg

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Inserito il - 07/03/2012 : 00:12:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
iz8fny ha scritto:


Dave secondo me è una questione di gusti




Ciao Francesco,

... alla fin fine si uno sceglie quello che ritiene più comodo, gli esempi che hai postato, in soldoni, eseguono le stesse operazioni, la sostanziale differenza è che con il pic prima di poter caricare in TRISA il valore contenuto in W devi selezionarne il banco (1 in questo caso), una volta effettuata l' operazione, per evitare confusione, conviene appunto riselezionare il banco 0... come ti scrivevo però, la definizione delle linee i/o la fai quasi esclusivamente una volta all' inizio del programma (salvo casi particolari es. la ridefinizione di una linea dati bidirezionale come l' SDA in I2C) inoltre diversi registri sono comuni a diversi banchi e avendo particolari necessità è possibile accedere indirettamente ai vari registri dei diversi banchi senza switchare... utilizzando i pic ti ritroverai sicuramente prima o poi di dover cambiare banco nel mezzo del programma anche se non è un' operazione particolarmente ricorrente... tanti trucchi e soluzioni che comunque per comprendere a fondo necessitano della conoscenza dell' assembler, qualunque esso sia... personalmente non tifo per uno o l' altro micro ma potendo scegliere e per abitudine, sempre che non ci siano particolari esigenze, preferisco Microchip... come dicevi bene tu all' inizio è appunto una questione di gusti... e chi prima della lettura di questo thread era indeciso, forse ora si sente un pochino più sicuro




Ciao a Tutti, Dave.










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iz8fny

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Inserito il - 07/03/2012 : 08:15:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8fny Invia a iz8fny un Messaggio Privato
ix1ixg ha scritto:
e chi prima della lettura di questo thread era indeciso, forse ora si sente un pochino più sicuro


mi farebbe piacere se Antonio LDG ha poi intrapreso la scelta di passare ai PIC oppure ci ha ripensato










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IZ7LDG

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Nota: 

Inserito il - 07/03/2012 : 17:24:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
Ciao Francesco io ho esordito 15 anni fa con i famosi micro ST62E10 quello in alto in foto. Ricordo che esisteva solo l'assembler e quando eseguivi il debug e sbagliavi qualcosa ti toccava perdere 2 minuti x cancellarli mettendoli sotto la lampada UV.

Immagine:

171,23 KB

A quell'epoca ti avrei risposto sicuramente gli st6 sono i migliori visto che esistevano solo quelli. Adesso ci sono tantissime soluzioni che ogniuno puo' adottare a secondo delle proprie esigenze.
Per adesso sto utilizzando gli ATMEL forse x simpatia o forse peche' sono piu' performanti, ma rimane sempre il mio obbiettivo principale

- Far Lampeggiare un Led con un Pic

quando avro' tempo di dedicarmi a questo progetto sicuramente passero' ai PIC per qualche operazione di campionamento in alta frequenza, sono ancora in fase di ricerca dei compilatori,cercavo mikro basic pro se qualcuno puo' darmi qlc dritta su aferrulli@gmail.com gli sarei grato.












Modificato da - IZ7LDG in data 07/03/2012 17:55:43

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iz8fny

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Inserito il - 08/03/2012 : 09:34:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8fny Invia a iz8fny un Messaggio Privato
IZ7LDG ha scritto:


[quote]ma rimane sempre il mio obbiettivo principale
- Far Lampeggiare un Led con un Pic


Se ti interessa, ho trovato questa dispensa del Politecnico di Milano in cui l'argomento mi sembra venga trattato molto bene:

http://www.polihelp.com/materieLS/S...uerrieri.pdf

Del resto, il prof. Zappa è una garanzia.

Vorrei dedicarmi pure io all'asm PIC, magari quest'estate, sebbene solo in simulazione (Proteus o Virtual Breadboard).

L'importante è non finire mai di imparare cose nuove ;-)

ciao
francesco










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iz2hfg

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Inserito il - 10/03/2012 : 22:29:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
IZ2CED ha scritto:


:
Allora veniamo al sodo,
Sul tavolo del mio laboratorio (IZ2HFG) c'è un amplificatore (derivazione Comunication Concepts) nudo e crudo e volevo implementare tutta la parte di protezione e controllo, in questo senso da "analog-man" quale sono, ho valutato immediatamente l'uso di un paio di integrati che di fatto potrebbero bastare per le protezioni di base con indicazioni tramite qualche led/cicalino della possibile anomalia.



Successivamente visto che la notte porta consiglio e comunque mi sarebbe piaciuto veder "troneggiare" sul frontale dell'amplificatore anche un bel display che raggruppasse tutti i parametri di potenza in-out, swr, temperatura e corrente (bias compresa) ho provato, sulla carta, questo l'esercizio sfruttando il Basic Stamp II della Parallax seguito da un banale convertitore A/D.

http://www.parallax.com/StoreSearch...Default.aspx

il BS2 non è certo nuovissimo il progetto, ma il microcontrollore è largamente utilizzato e per le mie necessità risulta molto potente e comunque per la sua programmazione non richiede un compilatore visto che il codice viene interpretato.

Allora è evidente che Arduino non è paragonabile ma............i frutti sconosciuti (se non tossici HI!) possono anche essere molto buoni e qui, aldilà dei costi mi piacerebbe realmente provare le potenzialità di Arduino!

Vedremo perchè è facile e rassicurante utilizzare quello che già si conosce (+ o-) e solitamente le garanzie di successo sono alte, ma................


Caro Franco HFG, il tuo progetto si realizzerebbe bene con il micro ATmega328 (utilizzato su Arduino ONE) e eventualmente una LCD-shield.

La LCD-shield la vedi in questa foto, applicata sopra un Arduino.

http://www.nuelectronics.com/estore...shield_2.jpg

Arduino ha sei ingressi analogici 0-5V da 10 bits e 13 uscite digitali di cui 6 possono lavorare in PWM, quindi agire da output "analogici".

Ha quindi una dotazione di base molto fruibile per realizzare strumenti di misura e automatismi per stazione da radioamatore.

Il Basic Stamp l'ho utilizzato alcuni anni fa per affacciarmi al modo dei micro (avendo avuto una esperienza di programmazione del Motorola 6502 all'ITIS di Gallarate un bel po' di anni fa...) - lo vedo bene per scopo didattico ma Arduino consente di realizzare applicazioni moderne.



Ragazzi ho comprato il............MECCANO del terzo millennio!

Arriva la prossima settimana e con l'auto dell'amico Maurizio, vedremo di iniziare la stesura del programma, poi solo dopo che tutto funziona perfettamente al banco si implementerà con calma il resto.

Ovviamente ringrazio tutti gli amici intervenuti in questa piacevole discussione, per il confronto costruttivo scaturito dalle diverse opinioni, per i consigli forniti e soprattutto per l'Ham Spirit che nonostante i tempi è ancora vivo e presente in molti OM.


- Lo stato è embrionale ma qui è già visibile il layout del display.
Inoltre alcune funzionalità sono già implementate, come la barra della potenza ed altro.

http://iz2hfg.jimdo.com/what-s-new












Modificato da - iz2hfg in data 18/03/2012 12:49:16

  Firma di iz2hfg 
73 de Franco, IZ2HFG
SWL I2-1794
- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
- Habere non haberi!
- So di non sapere!
- Sono sempre pronto ad imparare, non sempre a lasciare che mi insegnino.
- Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare con successo.
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IZ2CED

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Inserito il - 18/03/2012 : 13:43:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2CED  Invia a IZ2CED un messaggio ICQ  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ2CED Invia a IZ2CED un Messaggio Privato
Il Franco và come un treno, dei migliori però!

Stiamo scambiandoci idee su due progetti con delle parti in comune.

Io vado a realizzare un wattmetro per potenza diretta e riflessa, per poi evolversi in un sistema di accordo automatico.

Franco vá verso un sistema intelligente di gestione/sorveglianza di un PA.

Per questi progetti la possibilità di lavorare in linguaggio C con delle buone librerie a disposizione rende molto spedito il lavoro.










  Firma di IZ2CED 
73 IZ2CED, Maurizio.
---
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IZ7LDG

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Inserito il - 18/03/2012 : 13:51:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ7LDG Invia a IZ7LDG un Messaggio Privato
Finalmente oggi ho avuto tempo di sperimentare i famosi PIC e con l'aiuto di un amico molto in gamba con i pic ho potuto togliermi molti dubbi sul funzionamento registri ecc...

Ho compilato il tutto con il Proton Basic abbastanza semplice da usare. Vediamo di fare qualche riflessione rispetto alla piattaforma Arduino.
Il primo approccio non e' stato tanto friendly bisogna installare il compilatore + Proton + definire stesse directory ecc Successivamente va collegato il programmatore qualche piccola verifica e si parte.

L'ambiente Basic e' indubbiamente piu' semplice a primo impatto ma per la poca esperienza che ho per adesso non mi esprimo.
Rimane la difficolta' di conoscere l'hardware dei processori e un minimo di logica matematica. Insomma nulla di impossibile come prima sensazione e' stata molto positiva ......

x iz2hfg riconosci questa foto ?????

tutto su piattaforma PIC...



Immagine:

152,5 KB

73'
Antonio
IZ7LDG










Modificato da - IZ7LDG in data 18/03/2012 14:07:54

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