FORUM RADIOAMATORIALE - Variare velocità su motori 220V, suggerimenti pls!
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 Variare velocità su motori 220V, suggerimenti pls!
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iz6gvc

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Inserito il - 24/05/2011 : 10:44:09  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
Buongiorno,
avrei la necessità di reperire info su come sarebbe possibile variare la velocità di rotazione di un motore a 220V senza pregiudicare la sua potenza.

Mi hanno suggerito delle soluzioni commerciali a "inverter" che oltre ad avere la possibilità di variare la frequenza di lavoro sopra e sotto i canonici 50Hz, permettono di impostare questa frequenza ad un tot valore per un tot di tempo e via dicendo, quindi a mio parere sono fin troppo evolute.

Per questo chiedo se sia possibile magari assemblare un variatore di velocità che agisca sempre sulla frequenza della tensione ma che abbia ad esempio alcuni steps programmabili e sia di facile ed economica realizzazione.

Grazie.






 Firma di iz6gvc 
73s, iz6gvc Camillo!
Loc. jn72ea
http://www.cittadelmiele.it - -http://www.unmosaicopertornareccio.it/ -

 Regione Abruzzo  ~ Prov.: Chieti  ~  Messaggi: 6182  ~  Membro dal: 08/01/2006  ~  Ultima visita: 30/12/2021

IW1EPL

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Inserito il - 24/05/2011 : 11:07:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a IW1EPL un Messaggio Privato
mmmmmhhhh,

la vedo difficile, per variare la velocità di un motore monofase non ci sono molte possibilità:
a) variare la frequenza (vedi inverter)
b) intervenire sugli avvolgimenti interni (vedasi formula per per calcolare la velocità)
c) motoriduttore esterno.

Qualunque scelta tu faccia, ricorda che la coppia di spunto di un motore monofase è molto più bassa di un motore in c.c. di pari potenza; tienine conto.






  Firma di IW1EPL 
73' IW1EPL
Dario Torino

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iz6gvc

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Inserito il - 24/05/2011 : 11:17:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
Grazie per la risposta Dario,

infatti vista la difficoltà ho chiesto se fosse stato possibile realizzare qualcosa di simile ad in inverter commerciale, anche se con meno opzioni, ma che mi permettesse di variare la frequenza della tensione cosichè si sarebbe ottenuta una variazione di velocità del motore senza pregiudicarne la potenza.

Mi avevano detto anche questo (coppia di spunto per motori in ca meno di un motore in cc), ma costano molto meno a parità di potenza.

Quindi avresti qualche suggerimento per un inverter casareccio?

73s!






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73s, iz6gvc Camillo!
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IK6BLG

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Inserito il - 24/05/2011 : 12:35:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK6BLG Invia a IK6BLG un Messaggio Privato
Ciao Camillo,
l'anno scorso ho avuto modo di affrontare il tuo stesso problema: dopo prove e riprove l'ho risolto adottando un motore in continua!
Avevo realizzato un classico inverter a 12V con dei mosfet e CD4017 per generare la frequenza, poi inviata ad un trasformatore elevatore da 12 a 220Volt. A 50 hz tutto bene, scendendo verso i 20-25 hz ancora bene (salvo che il motore scaldava ben di più) ma appena provavo a superare i 65-70 hz il motore non andava più e l'assorbimento saliva vertiginosamente (evidentemente saturava il nucleo). Probabilmente i motori industriali a controllo di velocità saranno realizzati in maniera diversa dai nostri classici che conosciamo..........ma non li ho mai studiati.
Una alternativa all'autocostruzione dell'inverter potrebbe essere utilizzare un gruppetto di continuità (come quelli per pc) da 500-600 W ove sia possibile variare la frequenza generata (realizzata non con microcontrollori ma con integrati c-mos), ma resterebbe sempre il problema del motore che mal digerisce "alte" frequenze.






Modificato da - IK6BLG in data 24/05/2011 12:37:32

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IZ6BYC

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Inserito il - 24/05/2011 : 13:04:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ6BYC  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ6BYC Invia a IZ6BYC un Messaggio Privato
Credo che anche in questo campo le velleità "autocostruttive" cozzino pesantemente con il prezzo ridicolo degli attuali inverter industriali, che tra l'altro garantiscono un funzionamento ottimale del motore in tutte le condizioni...





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se questo post contiene un annuncio di vendita, esso e' finalizzato ad una compravendita tra privati con formula "visto e piaciuto" e quindi si esclude ogni forma di garanzia

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ik4pmb

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Inserito il - 24/05/2011 : 13:12:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4pmb  Invia a ik4pmb un messaggio ICQ Invia a ik4pmb un Messaggio Privato
Hola
Un inverter monofase di piccola taglia costa meno di 150€, io uso questi:

http://www.ite.it/inverter.htm







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IZ0TYD

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Inserito il - 24/05/2011 : 14:48:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0TYD Invia a IZ0TYD un Messaggio Privato
IZ6BYC ha scritto:

Credo che anche in questo campo le velleità "autocostruttive" cozzino pesantemente con il prezzo ridicolo degli attuali inverter industriali, che tra l'altro garantiscono un funzionamento ottimale del motore in tutte le condizioni...


Effettivamente non hai tutti i torti altra tecnica spicciola che si potrebbe usare home-made è il PWM !
Gli inverter ne ho usati alcuni per motivi di lavoro e risultanop di una flessibilità incredibile specie se poi puoi attccarci con una semplice seriale una scheda dotata di CPU allora gli puoi far far di tutto e con estrema precisione






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i1ndp

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Inserito il - 24/05/2011 : 18:04:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i1ndp Invia a i1ndp un Messaggio Privato
Dipende dall'uso che ne vuoi fare ma uno spunto a basso costo si potrebbe avere dal sistema usato dalla create per permettere di regolare la velocita' di rotazione dei suoi rotori.
Al motore (che non e' a 220 ma comunque in AC) vengono inviati treni di cicli a 50hz controllati da un triac (e' una specie di PWM ma in corrente alternata), il risultato e' che il motore si muove a scatti dove non viene sacrificata la coppia e l'inerzia del sistema messo in rotazione ne attenua l'effetto.
nando






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iz6gvc

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Inserito il - 25/05/2011 : 10:05:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
@ik6blg
Ciao Valerio,
certamente la soluzione home made deve essere affidabile, altrimenti si rischia di trovarsi a fare un buco nell'acqua spendendo soldi inutilmente.
Il discorso del gruppo di continuità mi incuriosisce, a livello teorico, mi spieghi meglio?

@iz6byc
Ciao Marco,
hai ragione un inverter industriale serio stà sui 100/150€ e ha molteplici opzioni, ma nella scelta del motore si deve prestare attenzione che sia di un determinato tipo come ipotizzato anche da BLG?
Inoltre il dimensionamento dell'inverter per quanto riguarda la tenuta in potenza dichiarata deve essere rapportata al pari o un po' più alta di quanto assorbe il motore?

@ik4pmb
Ciao Antonio,
grazie per il link al sito, questi inverter sono "manuali" e regolabili con quel potenziometro che si vede in figura o sono programmabili?
Qual'è il costo orientativo?

@iz0tyd
Ciao Claudio,
PWM?
Ne ho sentito parlare, ma la potenza del motore ne risentirebbe?
E' fattibile in autocostruzione?

@ i1ndp
Ciao Nando,
Io ho un CREATE, sarebbe interessante approfondire, se riesco recupero lo schema del c.b., il problema forse potrebbe essere il successivo dimensionamento.

@ tutti
Le domande sull'inverter le ho postate per capire se a parità di coppia finale, mi convenga, per ottenere un basso numero di giri su un motoriduttore, un motoriduttore combinato o un motoriduttore a gruppo singolo + inverter.

73s!






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IZ6BYC

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Inserito il - 25/05/2011 : 13:08:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ6BYC  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ6BYC Invia a IZ6BYC un Messaggio Privato
...aspetta! Nel tuo primo messaggio parlavi di variare la velocità del motore, ed in questo caso la soluzione migliore è quella dell'inverter. Ma se l'esigenza è solo quella di avere pochi giri e buona coppia, la soluzione va cercata nel catalogo Bonfiglioli.

Per l'inverter, di solito la potenza di questi ultimi va per "taglie" corrispondenti a quelle del motore. Ad esempio un inverter da 0.75 KW gestisce motori fino a 0.75 KW, compresi spunto sovraccarico e quant'altro possa capitare. Tout-court.
Per il motore, da coppia e numero giri al carico si ricava la potenza necessaria; Sapendo che il motore standard fa circa 1380 rpm (un buon inverter li porta fino a 1600-1700 senza problemi) si calcola poi il rapporto di riduzione necessario.






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IK6BLG

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Inserito il - 25/05/2011 : 13:12:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK6BLG Invia a IK6BLG un Messaggio Privato
iz6gvc ha scritto:

@ik6blg
Ciao Valerio,
certamente la soluzione home made deve essere affidabile, altrimenti si rischia di trovarsi a fare un buco nell'acqua spendendo soldi inutilmente.
Il discorso del gruppo di continuità mi incuriosisce, a livello teorico, mi spieghi meglio?

Gli attuali gruppi di continuità non hanno trasformatore elevatore funzionante a 50 hz (come quello da me provato) che sono grandi, pesanti e costosi. Per generare la 220 si utilizza uno switching operante ad alcune centinaia di khz in maniera da avere un piccolo trasformatore in ferrite; la tensione 220 raddrizzata, filtrata e regolata, viene inviata ad un ponte di mosfet di adeguata potenza che provvede alla necessaria commutazione per ottenere in uscita la tensione alternata (più propriamente una onda +o- quadra a 220 V.) Variando la frequenza di pilotaggio ai gate dei mosfet otteniamo una tensione a 220V di frequenza variabile.

@ tutti
Le domande sull'inverter le ho postate per capire se a parità di coppia finale, mi convenga, per ottenere un basso numero di giri su un motoriduttore, un motoriduttore combinato o un motoriduttore a gruppo singolo + inverter.


A mio parere un motoriduttore combinato (due in serie) ha una coppia di spunto nenche lontanamente raggiungibile da un motore con inverter di potenza equivalente. Altro lato positivo: scegliendo adeguatamente i rapporti di riduzione delle due coppie il movimento è irreversibile nel senso che forti torsioni sull'asse lento (in pratica il mast) non fanno ruotare il sistema all'indietro. Unica controindicazione il prezzo: lo scorso inverno sostituii un riduttore a vite senza fine di ditta molto nota per la "modica" cifra di 250 €. Ma dopo 10 anni può starci.






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i1ndp

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Inserito il - 25/05/2011 : 17:54:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i1ndp Invia a i1ndp un Messaggio Privato
GCV, se ti interessa ho anch'io un create con lo schema e credo che l'unico problema sarebbe quello di mettere un triac adeguato alla tensione e alla potenza. Per il resto l'esatto lo schema create dovrebbe essere valido e non costa molto replicarlo scartando la circuiteria per avere l'indicazione di posizione.
Se serve scrivi in privato e ti mando lo schema.
Per che ha citato il PWM, di solito si riferisce a utilizzatori in CC ed il suo vantaggio e' proprio quello di non compromettere la coppia perche' i periodi di alimentazione sono a tensione piena.
nando






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IZ0TYD

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Inserito il - 25/05/2011 : 19:55:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0TYD Invia a IZ0TYD un Messaggio Privato
Tanto per far un pò di chiarezza
mod6.pdf (200,75 KB)






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IZ3SMM

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Inserito il - 25/05/2011 : 20:21:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ3SMM Invia a IZ3SMM un Messaggio Privato
Se hai un motore asincoro monofase (quello col condensatore) puoi acquistare un inverter monofase-monofase, oppure se hai un motore in 230 volt che è possibile portarlo a 400 in trifase puoi prendere un inverter da monofase a trifase...E' comodissimo un aggeggio cosi...Io stesso lo consiglio a coloro che hanno motori in casa in trifase e vogliono portarli a monofase senza perdere di prestazione.....Possono addirittura variargli la velocità a piacere...

Un inverter cosi taglia 0,75 KW con un prezzo onesto dovresti pagarlo poco meno di 200 euro e ci fai di tutto. Puoi dargli la massima potenza del motore al minimo meccanico dei giri e regolare la coppia in base al carico....Puoi addirittura collegargli un encoder e fermarlo dove vuoi come se avesse un "freno"(modelli di inverter molyo sofisticati).


Un buon elettricista-quadrista in 5 minuti te lo configura.


P.S. a tempo perso in "officina" ho fatto testato un motore da 900 giri a 50Hz a vuoto (senza carico) alimentato con un inverter a che erogava il massimo, ovvero 400 HZ.... Non vi dico il "fischio"....






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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 00:50:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
IZ6BYC ha scritto:

...aspetta! Nel tuo primo messaggio parlavi di variare la velocità del motore, ed in questo caso la soluzione migliore è quella dell'inverter. Ma se l'esigenza è solo quella di avere pochi giri e buona coppia, la soluzione va cercata nel catalogo Bonfiglioli.

Per l'inverter, di solito la potenza di questi ultimi va per "taglie" corrispondenti a quelle del motore. Ad esempio un inverter da 0.75 KW gestisce motori fino a 0.75 KW, compresi spunto sovraccarico e quant'altro possa capitare. Tout-court.
Per il motore, da coppia e numero giri al carico si ricava la potenza necessaria; Sapendo che il motore standard fa circa 1380 rpm (un buon inverter li porta fino a 1600-1700 senza problemi) si calcola poi il rapporto di riduzione necessario.


Ciao Marco,
per prima cosa mi scuso con tutti per il mio ritardo nel rispondere, poi hai ragione ma siccome avevo trovato un motoriduttore combinato con 3 giri al minuto sull'albero finale volevo sapere se con un inverter avrei potuto portarlo a circa 1 giro in 2 minuti.

Ok per la portata dell'inverter, sicuramente la soluzione motoriduttore combinato è quella più semplice.






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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 00:53:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
IK6BLG ha scritto:

iz6gvc ha scritto:

@ik6blg
Ciao Valerio,
certamente la soluzione home made deve essere affidabile, altrimenti si rischia di trovarsi a fare un buco nell'acqua spendendo soldi inutilmente.
Il discorso del gruppo di continuità mi incuriosisce, a livello teorico, mi spieghi meglio?

Gli attuali gruppi di continuità non hanno trasformatore elevatore funzionante a 50 hz (come quello da me provato) che sono grandi, pesanti e costosi. Per generare la 220 si utilizza uno switching operante ad alcune centinaia di khz in maniera da avere un piccolo trasformatore in ferrite; la tensione 220 raddrizzata, filtrata e regolata, viene inviata ad un ponte di mosfet di adeguata potenza che provvede alla necessaria commutazione per ottenere in uscita la tensione alternata (più propriamente una onda +o- quadra a 220 V.) Variando la frequenza di pilotaggio ai gate dei mosfet otteniamo una tensione a 220V di frequenza variabile.

@ tutti
Le domande sull'inverter le ho postate per capire se a parità di coppia finale, mi convenga, per ottenere un basso numero di giri su un motoriduttore, un motoriduttore combinato o un motoriduttore a gruppo singolo + inverter.


A mio parere un motoriduttore combinato (due in serie) ha una coppia di spunto nenche lontanamente raggiungibile da un motore con inverter di potenza equivalente. Altro lato positivo: scegliendo adeguatamente i rapporti di riduzione delle due coppie il movimento è irreversibile nel senso che forti torsioni sull'asse lento (in pratica il mast) non fanno ruotare il sistema all'indietro. Unica controindicazione il prezzo: lo scorso inverno sostituii un riduttore a vite senza fine di ditta molto nota per la "modica" cifra di 250 €. Ma dopo 10 anni può starci.


Ciao Valerio,
ok per il motoriduttore combinato, si può ottenere un mostro di potenza senza andare troppo sopra i 600€, poi bisogna provvedere per il circuito per rilevare la posizione, idee?






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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 00:56:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
i1ndp ha scritto:

GCV, se ti interessa ho anch'io un create con lo schema e credo che l'unico problema sarebbe quello di mettere un triac adeguato alla tensione e alla potenza. Per il resto l'esatto lo schema create dovrebbe essere valido e non costa molto replicarlo scartando la circuiteria per avere l'indicazione di posizione.
Se serve scrivi in privato e ti mando lo schema.
Per che ha citato il PWM, di solito si riferisce a utilizzatori in CC ed il suo vantaggio e' proprio quello di non compromettere la coppia perche' i periodi di alimentazione sono a tensione piena.
nando


Ciao Nando,
mi faccio 2 conti ma credo che la soluzione consigliata dai colleghi sopra, la combinata di riduttori, sia quella più efficente e meno complicata.






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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 00:58:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
IZ0TYD ha scritto:

Tanto per far un pò di chiarezza
mod6.pdf (200,75 KB)


Grazie per il documento.






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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 01:00:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
IZ3SMM ha scritto:

Se hai un motore asincoro monofase (quello col condensatore) puoi acquistare un inverter monofase-monofase, oppure se hai un motore in 230 volt che è possibile portarlo a 400 in trifase puoi prendere un inverter da monofase a trifase...E' comodissimo un aggeggio cosi...Io stesso lo consiglio a coloro che hanno motori in casa in trifase e vogliono portarli a monofase senza perdere di prestazione.....Possono addirittura variargli la velocità a piacere...

Un inverter cosi taglia 0,75 KW con un prezzo onesto dovresti pagarlo poco meno di 200 euro e ci fai di tutto. Puoi dargli la massima potenza del motore al minimo meccanico dei giri e regolare la coppia in base al carico....Puoi addirittura collegargli un encoder e fermarlo dove vuoi come se avesse un "freno"(modelli di inverter molyo sofisticati).


Un buon elettricista-quadrista in 5 minuti te lo configura.


P.S. a tempo perso in "officina" ho fatto testato un motore da 900 giri a 50Hz a vuoto (senza carico) alimentato con un inverter a che erogava il massimo, ovvero 400 HZ.... Non vi dico il "fischio"....


Grazie per le preziose info.






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ik4pmb

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Inserito il - 27/05/2011 : 05:36:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik4pmb  Invia a ik4pmb un messaggio ICQ Invia a ik4pmb un Messaggio Privato
Ciao Camillo,
la regolazione della velocità la si può fare con il potenziometro sul cofano, oppure inserendo una scheda per comandarlo da remoto ( start, stop, inversione e regolazione della velocità)
Il costo è inferiore ai 150€



iz6gvc ha scritto:
[red]@ik4pmb

Ciao Antonio,
grazie per il link al sito, questi inverter sono "manuali" e regolabili con quel potenziometro che si vede in figura o sono programmabili?
Qual'è il costo orientativo?







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iz6gvc

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Inserito il - 27/05/2011 : 12:16:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
ik4pmb ha scritto:

Ciao Camillo,
la regolazione della velocità la si può fare con il potenziometro sul cofano, oppure inserendo una scheda per comandarlo da remoto ( start, stop, inversione e regolazione della velocità)
Il costo è inferiore ai 150€



iz6gvc ha scritto:
[red]@ik4pmb

Ciao Antonio,
grazie per il link al sito, questi inverter sono "manuali" e regolabili con quel potenziometro che si vede in figura o sono programmabili?
Qual'è il costo orientativo?




Grazie per la info Antonio,
questo accessorio riuscirebbe a far girare un sistema motoriduttore combinato che sull'albero di uscita fa 3 giri a 50Hz fino a 1 giro in 2 minuti?
Camillo.






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