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 Capire funzionamento di un VCO
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iz4osg

oltre 100 messaggi sul Forum



Inserito il - 07/08/2010 : 20:26:52  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz4osg Invia a iz4osg un Messaggio Privato
Ciao a tutti! Chiedevo un informazione in merito al comportamento di un VCO che mi sono autocostruito per la banda dei 2 metri.
Praticamente uso un diodo varicap BBY39 con L su toroide T37/12 in modo che a 2,5 volt di tensione varicap io ho 145 mhz ( per il controllo del PLL )
Per curiosità andando su in tensione di varicap raggiungo i 159 mhz e osservo che su questa frequenza il mio oscillatore da il massimo segnale in uscita 2,5Vpp contro i 400mVpp dei 145 mhz.
Ho provato a variare il rapporto L/C in modo da avere il massimo segnale di uscita sulla frequenza a 145 ma senza nessun risultato, qualcuno potrebbe spiegarmi il perchè ? Grazie mille!


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Giovane OM IZ4OSG op.Juri






 Firma di iz4osg 
JG HITECHNOLOGY S.r.l. Progettazione di filtri, preamplificatori e amplificatori per radioamatori e per il settore civile. http://www.jghitechnology.com

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Bologna  ~ Città: Calderara di reno  ~  Messaggi: 321  ~  Membro dal: 03/09/2009  ~  Ultima visita: 21/11/2024

ik0mox

meno di 50 messaggi sul Forum


Inserito il - 08/08/2010 : 12:32:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik0mox Invia a ik0mox un Messaggio Privato
Ciao Juri,
è abbastanza normale che l'ampiezza del segnale in uscita di un VCO non sia costante al variare della frequenza.
Osservando il tuo circuito i condensatori C2 e C3 mi sembrano un pò piccoli. Prova a sostituirli con due da 1000 pF.
In particolare il C2 in combinazione con il Varicap crea un partitore capacitivo che abbassa il segnale all'ingresso del FET.
Alle frequenze più basse il valore di capacità del Varicap è più grande, quindi la sua reattanza più bassa, ed il rapporto di partizione è minore.
Spero di essere stato di aiuto.

Claudio Viccione - IKØMOX - ARI sez. di Latina
www.ik0mox.blogspot.com
http://www.ik0mox.virtuale.org/
Latina - Lat.41°26,53'N Lon.12°53,38'E






 Regione Lazio  ~ Prov.: Latina  ~ Città: Latina  ~  Messaggi: 6  ~  Membro dal: 11/12/2009  ~  Ultima visita: 13/05/2020 Torna all'inizio della Pagina

ik6jff

oltre 500 messaggi sul Forum



Inserito il - 08/08/2010 : 12:32:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik6jff Invia a ik6jff un Messaggio Privato
ciao Juri, beh una certa differenza di segnale ci deve essere per forza, forse ti serve un VCO a larga banda, ma non si puo' pretendere che un vco abbia lo stesso segnale su un ampio spettro; tra l'altro i stessi cavi, connettori ecc danno gia' da soli un diverso trattamento del segnale all'uscita; comunque avendo il segnale piu' forte sulla frequenza piu' alta penso che il problema stia nella larghezza di banda dell' oscillatore, ovvero nel trasformatore ; sicuramente bufferizzando il segnale con un altro fet o transistor, la differenza di segnale dovrebbe diminuire; tieni conto che anche i moderni DDS che puoi trovare in KIT da molte ditte non hanno lo stesso livello di segnale su tutto lo spettro.
buone sperimentazioni.






 Regione Marche  ~ Prov.: Ancona  ~ Città: ancona  ~  Messaggi: 668  ~  Membro dal: 27/10/2009  ~  Ultima visita: 21/10/2024 Torna all'inizio della Pagina

IZ0GIF

oltre 1000 messaggi sul Forum


Inserito il - 09/08/2010 : 09:23:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0GIF Invia a IZ0GIF un Messaggio Privato
Sinceramente vedo un Hartley un po particolare.
Non vedo la necessità della polarizzazione sul source e quindi l'obbligo del feedback capacitivo, in quanto stabilito già di per se dalla presa intermedia su L1.

Di solito la caratteristica di un Hartley o Colpitts è quella di mantenere costante il livello di uscita. Nel tuo caso il feedback non è gestito solo dalla presa intermedia (sempre costante) ma anche dalla reattanza di C3 (dipendente dalla frequenza).

Se lo avessi fatto io, avrei messo il source direttamente a massa tramite la presa sulla bobina, quindi con feedback diretto ed una resistenza di drain dai 180 ai 220 ohm.

Considerata la frequenza in gioco, a scapito del livello del segnale di uscita ma a vantaggio della stabilità, avrei usato una tensione di alimentazione più bassa e fatto seguire il tutto da uno stadio separatore. Il tutto prelevando il segnale dal source tramite una piccola capacità (una ventina di pf) per non andare a caricare l'oscillatore.

Consiglio il montaggio ad "insetto morto". Il punto di massa di C4, C5, C6 ed R2 deve essere lo stesso di L1, ovvero a massa tutti nello stesso punto. I collegamenti cortissimi.






  Firma di IZ0GIF 
73, Mimmo -IZ0GIF

 Regione Lazio  ~ Prov.: Latina  ~ Città: Latina  ~  Messaggi: 1443  ~  Membro dal: 09/12/2004  ~  Ultima visita: 28/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

iw2fnd

Moderatore


Inserito il - 09/08/2010 : 09:54:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2fnd Invia a iw2fnd un Messaggio Privato
IZ0GIF ha scritto:

Sinceramente vedo un Hartley un po particolare.
Non vedo la necessità della polarizzazione sul source e quindi l'obbligo del feedback capacitivo, in quanto stabilito già di per se dalla presa intermedia su L1.

Di solito la caratteristica di un Hartley o Colpitts è quella di mantenere costante il livello di uscita. Nel tuo caso il feedback non è gestito solo dalla presa intermedia (sempre costante) ma anche dalla reattanza di C3 (dipendente dalla frequenza).

Se lo avessi fatto io, avrei messo il source direttamente a massa tramite la presa sulla bobina, quindi con feedback diretto ed una resistenza di drain dai 180 ai 220 ohm.

Considerata la frequenza in gioco, a scapito del livello del segnale di uscita ma a vantaggio della stabilità, avrei usato una tensione di alimentazione più bassa e fatto seguire il tutto da uno stadio separatore. Il tutto prelevando il segnale dal source tramite una piccola capacità (una ventina di pf) per non andare a caricare l'oscillatore.

Consiglio il montaggio ad "insetto morto". Il punto di massa di C4, C5, C6 ed R2 deve essere lo stesso di L1, ovvero a massa tutti nello stesso punto. I collegamenti cortissimi.



Sono della stessa idea.

'73 de iw2fnd Lucio






  Firma di iw2fnd 
Il meglio è nemico del bene! (Voltaire)

iw2fnd, socio ordinario ARI Fidenza 4302
Attolini Lucio
Via XXV Aprile, 52/b
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www.iw2fnd.it

Propagazione grazie a IK8LOV

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Cremona  ~ Città: San Giovanni in croce  ~  Messaggi: 1977  ~  Membro dal: 26/07/2006  ~  Ultima visita: 14/09/2024 Torna all'inizio della Pagina

IZ0GIF

oltre 1000 messaggi sul Forum


Inserito il - 09/08/2010 : 11:41:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0GIF Invia a IZ0GIF un Messaggio Privato
Dimenticavo che anche per la massa di D1 vale quanto scritto prima.
Una VK200 tra la R3 e l'alimentazione non la vedo per niente male.
Sarebbe opportuno chiudere tutto dentro una scatolina metallica di quelle per montaggi rf e volendo pignoleggiare, farei arrivare l'alimentazione tramite un condensatore passante.

Andando oltre la pignoleria, terrei incollato il corpo del fet su una parete della scatolina, in modo da rendere quanto più "soft" la deriva termica.

Ora puoi mandarmi a quel paese






  Firma di IZ0GIF 
73, Mimmo -IZ0GIF

 Regione Lazio  ~ Prov.: Latina  ~ Città: Latina  ~  Messaggi: 1443  ~  Membro dal: 09/12/2004  ~  Ultima visita: 28/04/2022 Torna all'inizio della Pagina

iz4osg

oltre 100 messaggi sul Forum



Inserito il - 09/08/2010 : 12:33:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz4osg Invia a iz4osg un Messaggio Privato
IZ0GIF ha scritto:


Sinceramente vedo un Hartley un po particolare.
Non vedo la necessità della polarizzazione sul source e quindi l'obbligo del feedback capacitivo, in quanto stabilito già di per se dalla presa intermedia su L1.
Di solito la caratteristica di un Hartley o Colpitts è quella di mantenere costante il livello di uscita. Nel tuo caso il feedback non è gestito solo dalla presa intermedia (sempre costante) ma anche dalla reattanza di C3 (dipendente dalla frequenza).
Se lo avessi fatto io, avrei messo il source direttamente a massa tramite la presa sulla bobina, quindi con feedback diretto ed una resistenza di drain dai 180 ai 220 ohm.
Considerata la frequenza in gioco, a scapito del livello del segnale di uscita ma a vantaggio della stabilità, avrei usato una tensione di alimentazione più bassa e fatto seguire il tutto da uno stadio separatore. Il tutto prelevando il segnale dal source tramite una piccola capacità (una ventina di pf) per non andare a caricare l'oscillatore.
Consiglio il montaggio ad "insetto morto". Il punto di massa di C4, C5, C6 ed R2 deve essere lo stesso di L1, ovvero a massa tutti nello stesso punto. I collegamenti cortissimi.Dimenticavo che anche per la massa di D1 vale quanto scritto prima.
Una VK200 tra la R3 e l'alimentazione non la vedo per niente male.
Sarebbe opportuno chiudere tutto dentro una scatolina metallica di quelle per montaggi rf e volendo pignoleggiare, farei arrivare l'alimentazione tramite un condensatore passante.
Andando oltre la pignoleria, terrei incollato il corpo del fet su una parete della scatolina, in modo da rendere quanto più "soft" la deriva termica.
Ora puoi mandarmi a quel paese

Ok! vediamo se ho capito bene provo ad allegarti lo schematico sotto.
Come tensione di alimentazione lo faresti lavorare a 5V o 9V ?
Il CS lo vorrei realizzare il SMD. Quindi tutti i componenti saranno sul lato TOP mentre il BOTTOM sarà usato solo per la massa.
Come FET vorrei usare la versione SMD dei J310 ...MMBFJ310.
Il CS sarà alloggiato in un contenitore metallico della TEKO con condensatori passanti.

Grazie ancora per i consigli!


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Modificato da - iz4osg in data 09/08/2010 12:51:58

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IZ0GIF

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Inserito il - 09/08/2010 : 12:51:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0GIF Invia a IZ0GIF un Messaggio Privato
Ok per lo schema e per lo stampato con componenti smd
Per il fet ok, hai un buon guadagno alla frequenza che intendi usare (circa 15dB).
A 9 volt dovresti avere un buon compromesso. Al limite puoi scendere fino a 6 volt ma in quel caso aumenterei la resistenza di gate ad 1 MOhm.

Tienici aggiornati!






Modificato da - IZ0GIF in data 09/08/2010 13:06:03

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73, Mimmo -IZ0GIF

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iz4osg

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Inserito il - 09/08/2010 : 23:04:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz4osg Invia a iz4osg un Messaggio Privato
IZ0GIF ha scritto:

Ok per lo schema e per lo stampato con componenti smd
Per il fet ok, hai un buon guadagno alla frequenza che intendi usare (circa 15dB).
A 9 volt dovresti avere un buon compromesso. Al limite puoi scendere fino a 6 volt ma in quel caso aumenterei la resistenza di gate ad 1 MOhm.

Tienici aggiornati!


Oggi ho realizzato il CS... non l'ho racchiuso ancora nel suo contenitore perche prima volevo fare dei test. In effetti in questa configurazione consigliata da te sembra funzionare in maniera molto lineare e inoltre risulta essere molto stabile in frequenza, in questo modo si allegerisce anche il lavoro del PLL con una diminuzione di rumore.
Il segnale in uscita è ca. +3dbm da 140 a 160 mhz.

Ora lo amplificherò con un MAR3+BFG35+MRF237 per avere i circa 4 watt in uscita.
So che potrei prendere un modulino a larga banda ma ho deciso, per puro scopo autodidattico, ti costruirmi la parte TX in modo "vecchia scuola" :-)
Ti ringrazio per i preziosi consigli!
73! IZ4OSG op. Juri






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IZ0GIF

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Inserito il - 10/08/2010 : 14:03:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ0GIF Invia a IZ0GIF un Messaggio Privato
Sono contento per la tua buona riuscita

Buon lavoro






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73, Mimmo -IZ0GIF

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