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IW2EFG

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Inserito il - 26/06/2016 : 22:36:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW2EFG Invia a IW2EFG un Messaggio Privato
IK4NMF ha scritto:

Boiamondo...zitto zitto cacchio cacchio è quasi passato un mese e non ho scritto più nulla.
Chiedo venia ma ero abbastanza preso dal lavoro e da un po' di altri impegni.
Veniamo a noi, eravamo rimasti ai limiti d'impiego degli amplificatori a stato solido e, dovevamo fare qualche considerazione su quelli a valvole che non nego, preferisco per tantissime ragioni, prima di tutto perché sono decisamente più tolleranti delle malefatte degli operatori distratti rispetto ai loro colleghi a stato solido poi, se ben dimensionati, soprattutto nell'alimentatore, hanno una emissione veramente pulita.
Anche con questi amplificatori è necessaria qualche cautela però ad esempio, se per errore eccediamo nel pilotaggio, a parte sporcare l' emissione non succede nulla di particolare almeno nell' immediato.
Abbiamo normalmente il tempo di accorgercene dando un'occhiata agli strumenti e, correggere il problema senza fare danni. Naturalmente se perseveriamo la valvola o le valvole si danneggeranno però, non sono così suscettibili nell' immediato come un LDMOS che appena sternutisci passa a miglior vita. Con le valvole se l'operatore è sufficientemente attento non occorrono protezioni anche se molti costruttori le mettono ugualmente. Come ci accorgiamo se stiamo sovrapilotando il nostro PA a valvole ?
Lo strumento che ci dice in che condizione sta lavorando l' amplificatore è il milliamperometro di griglia (o di griglia schermo nel caso dei tetrodi). Consultando il datasheet del tubo installato nel nostro PA possiamo vedere innanzi tutto quale è la massima corrente di griglia che non dobbiamo mai superare e, la corrente in condizioni operative normali, valore quest'ultimo entro il quale sarebbe bene rimanere. Poi, c'è un vecchio trucchetto che, a scapito di una piccola percentuale di potenza di uscita in meno, consente di ridurre ancora di più questa corrente (con grande gioia della valvola che vedrà così allungare le sue aspettative di vita) e, normalmente con un leggero guadagno nella linearità. Praticamente, una volta che abbiamo accordato il nostro amplificatore per la massima uscita, aumentiamo leggermente l' accoppiamento al carico, riducendo leggermente il valore della capacità di LOAD. Noteremo la potenza di uscita calare leggermente (20-30W su 500W si e no) e, la corrente di griglia abbassarsi anche della metà o più. Molto importante in un amplificatore a valvole è la tensione di filamento che DEVE rimanere entro i valori minimo e massimo dichiarati dal costruttore, tenendo presente che è peggio per la durata della valvola una tensione leggermente sotto al limite minimo che sopra a quello massimo.
Per quello che riguarda la tensione di placca di solito le valvole sono piuttosto tolleranti e, se sono in buono stato, tollerano anche valori abbastanza superiori al limite dichiarato dal costruttore. A parte il superare il limite massimo che uno lo fa a rischio e pericolo dell'integrità del tubo, parlando di linearità, a pari potenza di uscita, è meglio un pilotaggio più basso con una tensione anodica elevata piuttosto che una tensione anodica bassa e un pilotaggio più elevato.

Domani sera parleremo dell' ALC.

73, Fausto IK4NMF

Ciao Fausto,
stai andando alla Grande continua così, leggerti è sempre un grande grande piacere ciao.

73 Alberto iw2efg.








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iz6gvc

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Inserito il - 26/06/2016 : 22:59:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
Ciao Fausto quoto in pieno Alberto EFG, molto coinvolgente, secondo me (spero) sta nascendo qualcosa di buono magari anche strizzando l'occhio verso qualcosa di pratico....

73s, Camillo








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73s, iz6gvc Camillo!
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iz2lxk

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Inserito il - 26/06/2016 : 23:48:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2lxk Invia a iz2lxk un Messaggio Privato
73 a tutti, concordo, topic memorizzato tra i preferiti... ho una domanda per Fausto IK4NMF riguardo ai filamenti, vale per tutte le valvole o solo per alcune e perchè? io ho sempre pensato che limitare la corrente di filamento all'accensione fà solo bene e che è meglio non eccedere con la tensione per non surriscaldare le valvole ma non pensavo a "problemi" nel sotto alimentarle, premesso che ho esperienza solo con tubi di bassa frequenza (el 34 ecc...) e l'uso di trasformatori a 6 volt invece dei 6.3 di targa funziona senza problemi, anzi a dirla tutta mi sembra che le valvole durano e suonano meglio ma vale per quasiasi sgorbio auto costruito...







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73 a tutti de IZ2LXK Silvio

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IK4NMF

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Inserito il - 27/06/2016 : 09:30:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Grazie Alberto e Camillo

Riguardo alla tua domanda Silvio, la regola vale per tutte le valvole anche se, a soffrire di più per una bassa tensione di filamento e, di conseguenza una bassa emissione sono i tubi a riscaldamento indiretto, quelli con il catodo a ossidi per intenderci tipo ad esempio la 3CX1500A7. Quelli a riscaldamento diretto non è che non soffrono del problema ma, a volte sono recuperabili mentre i primi no.
Un catodo che lavora "freddo" si comporta come un getter ovvero attrae sostanze contaminanti che una volta depositatesi su di esso lo rendono piano piano inattivo e, la valvola è da buttare.
Inoltre una bassa tensione di filamento è causa di incremento della IMD e degli splatter. Eimac ad esempio indica una tolleranza massima di + o - 5% . I due maggiori problemi per la stabilità della tensione di filamento sono: il primo l' instabilità della rete elettrica che dipende dal fornitore di energia, il secondo la caduta della tensione di rete quando assorbiamo corrente. Il secondo problema poi nella maggior parte dei casi è amplificato dalla costruzione in economia di certi amplificatori che utilizzano un solo trasformatore, nella maggior parte dei casi sottodimensionato, per tutte le tensioni necessarie al funzionamento, con un certo numero di avvolgimenti secondari per il filamento, i servizi, le eventuali griglie e, la tensione anodica. Nulla di più sbagliato. Ho recentemente revisionato uno di questi amplificatori commerciali che, alla massima potenza di uscita, riduceva la tensione al filamento delle valvole di quasi 1 volt sotto al limite minimo dichiarato dal costruttore. Nel caso specifico era montato un trasformatore che andava bene per un amplificatore con una valvola ma, ne doveva alimentare due...La cosa buffa è che togliendo una valvola la potenza di uscita era più o meno la stessa.
Io negli amplificatori che ho costruito ho sempre utilizzato un trasformatore e un circuito di alimentazione separato per ogni tensione necessaria. Questo fa si che la tensione di filamento dipenda solamente dalla variazione della tensione di rete e non dalla variazione della tensione di rete sommata alla caduta di tensione sul trasformatore causata dall' assorbimento.
Certamente la cosa ideale sarebbe un sistema di stabilizzazione della tensione di filamento.

73, Fausto IK4NMF








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TBDXC Member #328

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Bologna  ~ Città: Budrio  ~  Messaggi: 1815  ~  Membro dal: 01/07/2013  ~  Ultima visita: 13/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

iz2lxk

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Inserito il - 27/06/2016 : 14:35:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2lxk Invia a iz2lxk un Messaggio Privato
73 a tutti, grazie per la spiegazione, in effetti usando i 6 volt al posto dei 6.3 volt sono dentro il 5% e ci può stare, se ne farò ancora ne terrò conto, il tutto è nato propio quando ho riparato un'amplificatore per chitarra che usava 4 el34 e il trasfromatore era fumato... recuperato un'altro trasformatore non aveva corrente sufficiente e ne avevo usato uno separato da 6 volt, funzionava meglio di prima e ne ho costruito altri 3 con lo stesso metodo, tutti funzionanti senza problemi da anni tanto che ne ho modificato altri commerciali allo stesso modo e sono tutti contenti, beata ignoranza HI!!! ovviamente in questo contesto intermodulazione e saturazione sono ben diverse rispetto a un'amplificatore hf o hifi, non a caso li usano ancora per i suoni che generano e pur avendo 1000 effetti e amplificatori molto più potenti gli amplificatori per chitarra valvolari non passano di moda...







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73 a tutti de IZ2LXK Silvio

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iz6gvc

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Inserito il - 13/07/2016 : 07:48:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz6gvc Invia a iz6gvc un Messaggio Privato
Buongiorno Fausto e tutti,

sei già andato in vacanza?

Camillo








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ik2xyi

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Inserito il - 07/08/2016 : 20:56:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik2xyi Invia a ik2xyi un Messaggio Privato
Buonasera,
Fausto sei già in vacanza?
vorrei fare, se mi è concesso, un passo indietro e tornare al discorso della linearità.
Vedo amplificatori valvolari che montano tubi da 800 W di dissipazione anodica, venduti per 1 KW e oltre e valvole con dissipazione da 1000 w su amplificatori dati per 1.5 KW.
Domando, vale quindi lo stesso discorso? siamo fuori dalla zona lineare di targa?
allego data sheet... GU74B.pdf (61,73 KB) 4CX800A.pdf (79,11 KB)








Modificato da - ik2xyi in data 07/08/2016 20:57:39

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73's de Luk

N.B: Le opinioni da me espresse in questo forum, nel bene e nel male, non riflettono in nessun modo il mio pensiero, sono stato condizionato col Pentothal.
Non sono e non sono mai stato mentalmente lucido.

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: Milano  ~  Messaggi: 879  ~  Membro dal: 21/11/2005  ~  Ultima visita: 20/05/2024 Torna all'inizio della Pagina

IK4NMF

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Inserito il - 07/08/2016 : 21:34:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Pronto, eccomi qua...
Ma si, riprendiamo un po' il discorso che ho lasciato in stand by per un po'.
Dunque Luca, quella che tu hai indicato è la potenza massima dissipabile dall' anodo del tubo. La potenza dissipata è data dalla differenza tra la potenza assorbita dall' alimentatore e, la potenza erogata dall' amplificatore. Se il rendimento fosse del 50%, la potenza massima dissipabile corrisponderebbe a quella erogata ma, nel caso di un amplificatore in classe AB, se si lavora bene nel progetto e nella realizzazione del circuito di accordo di uscita si può arrivare anche a un rendimento del 60-65% che corrisponde a una potenza dissipata del 35-40%.
Nel caso ad esempio di una delle due valvole che hai citato, esse possono dissipare sull'anodo una potenza massima di 800W. Se assorbiamo dall' alimentatore una potenza di 2000W e, il rendimento dell'amplificatore è ad esempio del 60%, avremo una potenza di uscita di 1200W e una dissipazione di 800W, rimanendo nei limiti del tubo.

73, Fausto IK4NMF








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ik2xyi

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Inserito il - 08/08/2016 : 08:21:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik2xyi Invia a ik2xyi un Messaggio Privato
IK4NMF ha scritto:

Pronto, eccomi qua...
Ma si, riprendiamo un po' il discorso che ho lasciato in stand by per un po'.
Dunque Luca, quella che tu hai indicato è la potenza massima dissipabile dall' anodo del tubo. La potenza dissipata è data dalla differenza tra la potenza assorbita dall' alimentatore e, la potenza erogata dall' amplificatore. Se il rendimento fosse del 50%, la potenza massima dissipabile corrisponderebbe a quella erogata ma, nel caso di un amplificatore in classe AB, se si lavora bene nel progetto e nella realizzazione del circuito di accordo di uscita si può arrivare anche a un rendimento del 60-65% che corrisponde a una potenza dissipata del 35-40%.
Nel caso ad esempio di una delle due valvole che hai citato, esse possono dissipare sull'anodo una potenza massima di 800W. Se assorbiamo dall' alimentatore una potenza di 2000W e, il rendimento dell'amplificatore è ad esempio del 60%, avremo una potenza di uscita di 1200W e una dissipazione di 800W, rimanendo nei limiti del tubo.

73, Fausto IK4NMF


Grazie Fausto, cristallino! come sempre.
Mi rimane un dubbio soltanto su questa parte del data sheet :

Immagine:

79,26 KB

dove mi pare di capire "consiglino" determinati valori per ottenere le IMD3 ben al di sotto dei 2000W di assorbimento dell'alimentazione, pure restando con rendimento fino al 65%...
E' forse un discorso di classe di funzionamento?
Grazie ancora!
73








Modificato da - ik2xyi in data 08/08/2016 08:24:28

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73's de Luk

N.B: Le opinioni da me espresse in questo forum, nel bene e nel male, non riflettono in nessun modo il mio pensiero, sono stato condizionato col Pentothal.
Non sono e non sono mai stato mentalmente lucido.

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IK4NMF

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Inserito il - 08/08/2016 : 14:44:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK4NMF  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IK4NMF Invia a IK4NMF un Messaggio Privato
Ciao Luca,

l'esempio dei 2000W era un esempio generico non riferito a questa valvola anche se, la ho vista impiegata con valori del tutto simili.
Nel caso della tabella in questione danno dei valori consigliati per ottenere il minimo valore di IMD usando quei valori dei tensione anodica e, come puoi vedere, la potenza dissipata in alcuni casi è minore della metà della potenza di uscita, in un caso 328W di dissipazione anodica per 750W di uscita con ben il 68% di rendimento.

73, Fausto IK4NMF








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