FORUM RADIOAMATORIALE - Il futuro di Casa ARI
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 Il futuro di Casa ARI
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ik8hch

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Inserito il - 30/09/2011 : 14:34:02  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8hch Invia a ik8hch un Messaggio Privato
Tratto dal programma di Pino i8YGZ
Il programma integrale è su: http://www.aripompei.it/default.asp?iId=HILHG

IL FUTURO DI CASA ARI

La situazione di Casa ARI è stata inserita per ultima, non perché è di minore importanza, anzi è uno dei due punti fondamentali (Ediradio e Casa ARI) per il rilancio dell’ARI. Ritengo che Casa ARI debba essere intesa come un luogo di ritrovo di ogni Socio, un punto di riferimento, dove incontrarsi e scambiarsi le idee in ambito associativo.
Casa ARI dovrebbe essere collocata in un immobile a se stante, con un ampio parcheggio e dotata di: una sala radio con il suo parco antenne, una sala conferenze che possa essere utilizzata per le Assemblee e Convegni, una biblioteca, un laboratorio, la Segreteria nonché la possibilità di avere un deposito per i mezzi/materiali del Gruppo ARI-RE Nazionale di Protezione Civile.
Tutto questo si può ottenere solo trasferendo l’Associazione in periferia/provincia di una grande Città, ben collegata con i mezzi di trasporto, come già avviene per analoghe Associazioni estere.
Certo che l’ARI è stata fondata a Milano, ma i tempi cambiano. L’ARI è cresciuta in modo esponenziale e le prospettive di miglioramento sono tantissime che ci portano a rivedere molti aspetti, tra cui anche il trasferimento della sua attuale ubicazione. E’ auspicabile una Sede nel centro Italia, equamente raggiungibile per ogni Socio (del nord e sud Italia) e di tenerla aperta anche il sabato e la domenica, dando così la possibilità ai Soci di organizzarsi in gruppi per trascorrere una giornata presso la Sede principale della loro Associazione.
Anche in questo caso vi invito alla lettura dell’articolo pubblicato su Radio Rivista
7-8/2011 pagg. 88-89 di Marco IZ2FNI riguardante il racconto della sua visita alla Sede della ARRL (W1AW) sita nella Città di Newington nello Stato del Connecticut. Immaginiamoci il contrario. I milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro bel Paese, tra questi sicuramente vi saranno Radioamatori e dare loro la possibilità di visitare la Sede dell’ARI e utilizzare le apparecchiature messe a loro disposizione, sarà motivo di orgoglio per tutti noi e un ritorno di immagine incalcolabile.
L’attuale sede dell’Associazione nel centro di Milano non potrà mai offrire tutto ciò e mi rivolgo soprattutto ai Soci ARI del nord Italia, quante volte in un anno sono stati in ARI per trascorrere una giornata? Penso pochi, pochissimi, quindi non vi sono motivi particolari ed inderogabili che la Sede dell’ARI resti nel centro di Milano.
Una Città che possa offrirci tutto ciò potrebbe essere Roma, certo non nel centro, nella sua periferia ancora meglio in Provincia, dove è facile reperire un immobile idoneo per i nostri scopi. Roma e/o la sua Provincia, ci darà altresì l’opportunità di interloquire con più facilità e continuità con le Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Protezione Civile, Ministero della P.I.), anche con la presenza dei loro Rappresentanti in occasioni di Assemblee e Convegni.
Per raggiungere questo obiettivo fondamentale rientrante nel rilancio dell’ARI, bisogna acquistare un nuovo immobile, cosa possibile con la vendita di quello acquistato (come investimento) di recente in Milano in via Scarlatti 31 e di utilizzare la restante cifra attingendo dal Fondo di accantonamento CASA ARI opportunamente predisposto. Il Fondo Casa ARI sarà incrementato senza ricorrere al contributo dei Soci, ma con un’attenta e coscienziosa gestione contabile dell’ARI, come già evidenziato in un futuro bilancio preventivo, semplicemente ottimizzando i costi.







 Firma di ik8hch 
Se fossi tua moglie ti metterei un veleno nel caffè... se fossi tuo marito lo berrei.

 Regione Campania  ~ Prov.: Napoli  ~ Città: Boscoreale  ~  Messaggi: 1308  ~  Membro dal: 11/04/2005  ~  Ultima visita: 25/02/2024

iz3cnm

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Inserito il - 30/09/2011 : 17:45:34  Link diretto a questa risposta
STRAQUOTO!!!

Saluti
IZ3CNM
Sergio






  Firma di iz3cnm 
IZ3CNM
Sergio Giuffrida
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Tieniti aggiornato sulla situazione ARI:
http://www.progettoari.com
oppure
http://www.ari.cosenza.it

 Regione Veneto  ~ Prov.: Venezia  ~ Città: Marcon  ~  Messaggi: 1517  ~  Membro dal: 08/07/2007  ~  Ultima visita: 08/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

ik8vkw

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Inserito il - 30/09/2011 : 21:56:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8vkw  Invia a ik8vkw un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di ik8vkw  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  ik8vkw Invia a ik8vkw un Messaggio Privato






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73 da Francesco IK8VKW
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IW7EBE

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Inserito il - 01/10/2011 : 08:13:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW7EBE
Ci può stare ma va precisato che l'acquisto di via scarlatti non è un investimento,fatto in barba dello statuto ecc ecc. Ma un modo per mettere radici a Milano,secondo me sia chiaro,
73 Peppe

Messaggio di ik8hch

Tratto dal programma di Pino i8YGZ
Il programma integrale è su: http://www.aripompei.it/default.asp?iId=HILHG

IL FUTURO DI CASA ARI

La situazione di Casa ARI è stata inserita per ultima, non perché è di minore importanza, anzi è uno dei due punti fondamentali (Ediradio e Casa ARI) per il rilancio dell’ARI. Ritengo che Casa ARI debba essere intesa come un luogo di ritrovo di ogni Socio, un punto di riferimento, dove incontrarsi e scambiarsi le idee in ambito associativo.
Casa ARI dovrebbe essere collocata in un immobile a se stante, con un ampio parcheggio e dotata di: una sala radio con il suo parco antenne, una sala conferenze che possa essere utilizzata per le Assemblee e Convegni, una biblioteca, un laboratorio, la Segreteria nonché la possibilità di avere un deposito per i mezzi/materiali del Gruppo ARI-RE Nazionale di Protezione Civile.
Tutto questo si può ottenere solo trasferendo l’Associazione in periferia/provincia di una grande Città, ben collegata con i mezzi di trasporto, come già avviene per analoghe Associazioni estere.
Certo che l’ARI è stata fondata a Milano, ma i tempi cambiano. L’ARI è cresciuta in modo esponenziale e le prospettive di miglioramento sono tantissime che ci portano a rivedere molti aspetti, tra cui anche il trasferimento della sua attuale ubicazione. E’ auspicabile una Sede nel centro Italia, equamente raggiungibile per ogni Socio (del nord e sud Italia) e di tenerla aperta anche il sabato e la domenica, dando così la possibilità ai Soci di organizzarsi in gruppi per trascorrere una giornata presso la Sede principale della loro Associazione.
Anche in questo caso vi invito alla lettura dell’articolo pubblicato su Radio Rivista
7-8/2011 pagg. 88-89 di Marco IZ2FNI riguardante il racconto della sua visita alla Sede della ARRL (W1AW) sita nella Città di Newington nello Stato del Connecticut. Immaginiamoci il contrario. I milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro bel Paese, tra questi sicuramente vi saranno Radioamatori e dare loro la possibilità di visitare la Sede dell’ARI e utilizzare le apparecchiature messe a loro disposizione, sarà motivo di orgoglio per tutti noi e un ritorno di immagine incalcolabile.
L’attuale sede dell’Associazione nel centro di Milano non potrà mai offrire tutto ciò e mi rivolgo soprattutto ai Soci ARI del nord Italia, quante volte in un anno sono stati in ARI per trascorrere una giornata? Penso pochi, pochissimi, quindi non vi sono motivi particolari ed inderogabili che la Sede dell’ARI resti nel centro di Milano.
Una Città che possa offrirci tutto ciò potrebbe essere Roma, certo non nel centro, nella sua periferia ancora meglio in Provincia, dove è facile reperire un immobile idoneo per i nostri scopi. Roma e/o la sua Provincia, ci darà altresì l’opportunità di interloquire con più facilità e continuità con le Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Protezione Civile, Ministero della P.I.), anche con la presenza dei loro Rappresentanti in occasioni di Assemblee e Convegni.
Per raggiungere questo obiettivo fondamentale rientrante nel rilancio dell’ARI, bisogna acquistare un nuovo immobile, cosa possibile con la vendita di quello acquistato (come investimento) di recente in Milano in via Scarlatti 31 e di utilizzare la restante cifra attingendo dal Fondo di accantonamento CASA ARI opportunamente predisposto. Il Fondo Casa ARI sarà incrementato senza ricorrere al contributo dei Soci, ma con un’attenta e coscienziosa gestione contabile dell’ARI, come già evidenziato in un futuro bilancio preventivo, semplicemente ottimizzando i costi.








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iz3cnm

oltre 1000 messaggi sul Forum



Inserito il - 01/10/2011 : 11:20:47  Link diretto a questa risposta
IW7EBE ha scritto:

Ci può stare ma va precisato che l'acquisto di via scarlatti non è un investimento,fatto in barba dello statuto ecc ecc. Ma un modo per mettere radici a Milano,secondo me sia chiaro,
73 Peppe



Senza ombra di dubbio!

Saluti
IZ3CNM
Sergio






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ik8hch

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Inserito il - 06/11/2011 : 21:09:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8hch Invia a ik8hch un Messaggio Privato
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La situazione di Casa ARI è stata inserita per ultima, non perché è di minore importanza, anzi è uno dei due punti fondamentali (Ediradio e Casa ARI) per il rilancio dell’ARI. Ritengo che Casa ARI debba essere intesa come un luogo di ritrovo di ogni Socio, un punto di riferimento, dove incontrarsi e scambiarsi le idee in ambito associativo.
Casa ARI dovrebbe essere collocata in un immobile a se stante, con un ampio parcheggio e dotata di: una sala radio con il suo parco antenne, una sala conferenze che possa essere utilizzata per le Assemblee e Convegni, una biblioteca, un laboratorio, la Segreteria nonché la possibilità di avere un deposito per i mezzi/materiali del Gruppo ARI-RE Nazionale di Protezione Civile.
Tutto questo si può ottenere solo trasferendo l’Associazione in periferia/provincia di una grande Città, ben collegata con i mezzi di trasporto, come già avviene per analoghe Associazioni estere.
Certo che l’ARI è stata fondata a Milano, ma i tempi cambiano. L’ARI è cresciuta in modo esponenziale e le prospettive di miglioramento sono tantissime che ci portano a rivedere molti aspetti, tra cui anche il trasferimento della sua attuale ubicazione. E’ auspicabile una Sede nel centro Italia, equamente raggiungibile per ogni Socio (del nord e sud Italia) e di tenerla aperta anche il sabato e la domenica, dando così la possibilità ai Soci di organizzarsi in gruppi per trascorrere una giornata presso la Sede principale della loro Associazione.
Anche in questo caso vi invito alla lettura dell’articolo pubblicato su Radio Rivista
7-8/2011 pagg. 88-89 di Marco IZ2FNI riguardante il racconto della sua visita alla Sede della ARRL (W1AW) sita nella Città di Newington nello Stato del Connecticut. Immaginiamoci il contrario. I milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro bel Paese, tra questi sicuramente vi saranno Radioamatori e dare loro la possibilità di visitare la Sede dell’ARI e utilizzare le apparecchiature messe a loro disposizione, sarà motivo di orgoglio per tutti noi e un ritorno di immagine incalcolabile.
L’attuale sede dell’Associazione nel centro di Milano non potrà mai offrire tutto ciò e mi rivolgo soprattutto ai Soci ARI del nord Italia, quante volte in un anno sono stati in ARI per trascorrere una giornata? Penso pochi, pochissimi, quindi non vi sono motivi particolari ed inderogabili che la Sede dell’ARI resti nel centro di Milano.
Una Città che possa offrirci tutto ciò potrebbe essere Roma, certo non nel centro, nella sua periferia ancora meglio in Provincia, dove è facile reperire un immobile idoneo per i nostri scopi. Roma e/o la sua Provincia, ci darà altresì l’opportunità di interloquire con più facilità e continuità con le Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Protezione Civile, Ministero della P.I.), anche con la presenza dei loro Rappresentanti in occasioni di Assemblee e Convegni.
Per raggiungere questo obiettivo fondamentale rientrante nel rilancio dell’ARI, bisogna acquistare un nuovo immobile, cosa possibile con la vendita di quello acquistato (come investimento) di recente in Milano in via Scarlatti 31 e di utilizzare la restante cifra attingendo dal Fondo di accantonamento CASA ARI opportunamente predisposto. Il Fondo Casa ARI sarà incrementato senza ricorrere al contributo dei Soci, ma con un’attenta e coscienziosa gestione contabile dell’ARI, come già evidenziato in un futuro bilancio preventivo, semplicemente ottimizzando i costi.




Pinuccio certe cose le diceva qualche tempo fa...






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ik8ltb

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Inserito il - 07/11/2011 : 07:55:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8ltb Invia a ik8ltb un Messaggio Privato
ik8hch ha scritto:

Messaggio di ik8hch

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La situazione di Casa ARI è stata inserita per ultima, non perché è di minore importanza, anzi è uno dei due punti fondamentali (Ediradio e Casa ARI) per il rilancio dell’ARI. Ritengo che Casa ARI debba essere intesa come un luogo di ritrovo di ogni Socio, un punto di riferimento, dove incontrarsi e scambiarsi le idee in ambito associativo.
Casa ARI dovrebbe essere collocata in un immobile a se stante, con un ampio parcheggio e dotata di: una sala radio con il suo parco antenne, una sala conferenze che possa essere utilizzata per le Assemblee e Convegni, una biblioteca, un laboratorio, la Segreteria nonché la possibilità di avere un deposito per i mezzi/materiali del Gruppo ARI-RE Nazionale di Protezione Civile.
Tutto questo si può ottenere solo trasferendo l’Associazione in periferia/provincia di una grande Città, ben collegata con i mezzi di trasporto, come già avviene per analoghe Associazioni estere.
Certo che l’ARI è stata fondata a Milano, ma i tempi cambiano. L’ARI è cresciuta in modo esponenziale e le prospettive di miglioramento sono tantissime che ci portano a rivedere molti aspetti, tra cui anche il trasferimento della sua attuale ubicazione. E’ auspicabile una Sede nel centro Italia, equamente raggiungibile per ogni Socio (del nord e sud Italia) e di tenerla aperta anche il sabato e la domenica, dando così la possibilità ai Soci di organizzarsi in gruppi per trascorrere una giornata presso la Sede principale della loro Associazione.
Anche in questo caso vi invito alla lettura dell’articolo pubblicato su Radio Rivista
7-8/2011 pagg. 88-89 di Marco IZ2FNI riguardante il racconto della sua visita alla Sede della ARRL (W1AW) sita nella Città di Newington nello Stato del Connecticut. Immaginiamoci il contrario. I milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro bel Paese, tra questi sicuramente vi saranno Radioamatori e dare loro la possibilità di visitare la Sede dell’ARI e utilizzare le apparecchiature messe a loro disposizione, sarà motivo di orgoglio per tutti noi e un ritorno di immagine incalcolabile.
L’attuale sede dell’Associazione nel centro di Milano non potrà mai offrire tutto ciò e mi rivolgo soprattutto ai Soci ARI del nord Italia, quante volte in un anno sono stati in ARI per trascorrere una giornata? Penso pochi, pochissimi, quindi non vi sono motivi particolari ed inderogabili che la Sede dell’ARI resti nel centro di Milano.
Una Città che possa offrirci tutto ciò potrebbe essere Roma, certo non nel centro, nella sua periferia ancora meglio in Provincia, dove è facile reperire un immobile idoneo per i nostri scopi. Roma e/o la sua Provincia, ci darà altresì l’opportunità di interloquire con più facilità e continuità con le Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Protezione Civile, Ministero della P.I.), anche con la presenza dei loro Rappresentanti in occasioni di Assemblee e Convegni.
Per raggiungere questo obiettivo fondamentale rientrante nel rilancio dell’ARI, bisogna acquistare un nuovo immobile, cosa possibile con la vendita di quello acquistato (come investimento) di recente in Milano in via Scarlatti 31 e di utilizzare la restante cifra attingendo dal Fondo di accantonamento CASA ARI opportunamente predisposto. Il Fondo Casa ARI sarà incrementato senza ricorrere al contributo dei Soci, ma con un’attenta e coscienziosa gestione contabile dell’ARI, come già evidenziato in un futuro bilancio preventivo, semplicemente ottimizzando i costi.




Pinuccio certe cose le diceva qualche tempo fa...







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iz3cnm

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Inserito il - 07/11/2011 : 09:55:00  Link diretto a questa risposta
Io penso ad una sola "Casa" per i Radioamatori Italiani: Villa Griffone a Pontecchio Marconi!
La c'è già una Stazione Radio attrezzatissima!
Saluti
IZ3CNM
Sergio






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iz3gom

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iz3cnm ha scritto:

Io penso ad una sola "Casa" per i Radioamatori Italiani: Villa Griffone a Pontecchio Marconi!
La c'è già una Stazione Radio attrezzatissima!
Saluti
IZ3CNM
Sergio


Mi associo. Nella terra di Marconi, è assurdo che non sia già lì la sede della principale associazione di radioamatori.
Spero che il nuovo CDN consideri questa possibilità.

73 Gabriele
Sez. ARI Belluno






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73 de Gabriele IZ3GOM - K2GOM

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iw0urg

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iz3gom ha scritto:

iz3cnm ha scritto:

Io penso ad una sola "Casa" per i Radioamatori Italiani: Villa Griffone a Pontecchio Marconi!
La c'è già una Stazione Radio attrezzatissima!
Saluti
IZ3CNM
Sergio


Mi associo. Nella terra di Marconi, è assurdo che non sia già lì la sede della principale associazione di radioamatori.
Spero che il nuovo CDN consideri questa possibilità.

73 Gabriele
Sez. ARI Belluno


Quoto al 100% .....

73 de iw0urg Siro






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ik8hch

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iz3cnm ha scritto:

Io penso ad una sola "Casa" per i Radioamatori Italiani: Villa Griffone a Pontecchio Marconi!
La c'è già una Stazione Radio attrezzatissima!
Saluti
IZ3CNM
Sergio

Come non essere d'accordo?



100%






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ik8ltb

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Pinuccio for President






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ik8hch

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Inserito il - 09/11/2011 : 09:46:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8hch Invia a ik8hch un Messaggio Privato
ik8ltb ha scritto:

Pinuccio for President



Questa la quoto, eccome!

Però hai visto quant'è bruttarello?






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iz3cnm

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ik8hch ha scritto:

ik8ltb ha scritto:

Pinuccio for President



Questa la quoto, eccome!

Però hai visto quant'è bruttarello?



Come dice il proverbio: Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace!

Saluti
IZ3CNM
Sergio






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iw2fiv

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Inserito il - 11/11/2011 : 08:39:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2fiv Invia a iw2fiv un Messaggio Privato
Belle idee, ma poi quanti troverebbero tempi e mezzi economici per trovarsi in una sede lontana centinaia di km dalla loro residenza?

Chi e con quali costi terrebbe aperta la nuova sede di sabato e domenica?

Chi e con quali costi manterrebbe pulita una così grande struttura? Forse affittando a terzi la struttura congressuale? Così da creare una struttura che prenderà a somigliare a RR?

Tutto questo per qualche OM in transito, quanti in un anno?

Tolto il discorso delle antenne radio, non scordiamoci l'esistenza delle sezioni, l'attuale sede ARI gode di una posizione che per consentire la visita ad un OM di passaggio è ottima in termini logistici:
- circa 100 m dal piazzale della stazione centrale
- MM2
- bus navetta provenienti dagli aereoporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio
- Milano resta uno dei principali approdi nel nostro paese e comunque un quasi obbligato luogo di transito

Detto questo non per campanilismo o per comodità, quest'ultima viene meno vista l'eccellente interfaccia con via Scarlatti fornita dalla mia sezione, Milano, in 30 anni di attività OM sono andate a chiedere info in ARI una sola volta, bisognerebbe valutare altri aspetti logistici simili o attinenti come quelli sopra menzionati prima di scegliere una sede per casa ARI.
Montecchio sarebbe bellissima per tematicità e "romanticismo" del luogo ma la raggiungibiltà del luogo per chi magari ha solo un paio di ore a disposizione in una trasferta di lavoro o un dopocena ne invaliderebbe l'utilità.

Quanti di noi hanno mai avuto la reale necessità di recarsi in ARI?
Un collega di Napoli o Reggio C. ci si recherebbe se la sede fosse a Roma, Firenze, Ancona, Perugia o Terni.

Molte volte una telefonata ( sempre che qualcuno risponda) on una e-mail risparmiano un sacco di fastidi.

Anche la biblioteca centrale bella cosa ma chi dei soci troverebbe il tempo di andarla a consultare? Non sarebbe più sensato metterla on-line distogliendo i fondi dall'investimento immobiliare per la stessa e dal suo mantenimento in quelle per la sua digitalizzazione?

Tutti noi alle volte facciamo dei bellissimi sogni ma poi la dura realtà ci viene riportata sotto gli occhi di tutti dai pragmatici, ritengo si debba ringraziare entrambi di esistere.

Adesso chiudo perchè ho il cane con la carta igienica in bocca credo voglia dirmi qualcosa.

Ciao Carlo






  Firma di iw2fiv 
“E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera. “Chi controlla il passato” diceva lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.”

G. Orwell 1984

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