FORUM RADIOAMATORIALE - PROPOSTA: LIQUIDARE EDIRADIO S.r.L.
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 A.R.I. - LA NOSTRA ASSOCIAZIONE
 PROPOSTA: LIQUIDARE EDIRADIO S.r.L.
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iz3cnm

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Inserito il - 28/08/2011 : 18:03:34  Link diretto a questa discussione
PREMESSA
Ediradio S.r.L. venne creata alcuni decenni fa, allo scopo di curare la produzione dell'Organo ufficiale RadioRivista, sgravando l'Associazione dai costi di gestione.
Col tempo alla società vennero delegate anche le attività di marchandising associativo (materiale) e della biblioteca (libri e pubblicazioni)

BREVE PREMESSA STORICA
La prima proposta di liquidare Ediradio risale al 1999-2000 quando l'allora Sindaco I2MUH, rappresentò in assemblea il fatto che erano venuti meno i motivi economici per detenere la propietà di una Società.
Seguirono alcuni studi come quello del Presidente del CRP I7OZV Nino Candia.
Nel 2006 l'argomento venne risollevato dallo stesso Presidente Berlvederi I4AWX.
Nel 2009 fu la volta della proposta Pregliasco I1JQJ.
Sempre nel 2009 il CDN era stato incaricato dall'Assemblea di produrre uno studio "terzo" (fatto cioè da professionisti NON soci) di fattibilità e di economicità sulla liquidazione. Il CDN non produsse alcunchè.
Nel 2010 fu un intero Comitato Regionale (quello Veneto) a richiedere di discutere la questione.
Sempre nel 2010 è la volta delle dichiarazioni del Sindaco Fellico IK0ESW (vgs. verbale di Varese) che diede per scontata la liquidazione.

OGGI
Esiste solo uno studio conosciuto, fatto da un professionista "terzo" non radioamatore, e basato sui bilanci consolidati della Società, che si sintetizza di seguito:

ANALISI GIURIDICA
Esiste una contraddizione giuridica nell'esistenza di una associazione senza scopo di lucro, quale A.R.I., che detiene l'intero capitale di una società a responsabilità limitata, nel caso in oggetto Ediradio s.r.l..
Ediradio s.r.l., in quanto società, rientra nella definizione data dall'art. 2247 del codice civile: “Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili” mentre A.R.I è un'associazione senza fine di lucro rientrante nella categoria degli enti non commerciali di tipo associativo (art. 148 D.P.R. n. 344/2003 che modifica il D.P.R. n. 917/1986) ed in quanto tale gli è esclusa ogni possibilità di lucro. Si sottolinea che lo stesso statuto dell’ A.R.I, all'art. 60, esclude la divisione dei risultati positivi di esercizio.
Dai bilanci disponibili della Società Ediradio s.r.l., si può notare che sia l’esercizio dell'anno 2007-2008-2009 sono stati chiusi con un risultato positivo. In base all'art. 2432 c.c. i soci hanno diritto a partecipare agli utili e questo, nel nostro caso, significa che A.R.I, essendo l'unico socio, ha diritto di disporre di questi utili.
Risulta evidente la contraddizione: un'associazione senza scopo di lucro, grazie al controllo di una società di capitali, in qualità di unico socio, gode degli utili di una società commerciale il cui fine proprio, in base al richiamato art. 2247 c.c., è il lucro.


ANALISI ECONOMICA
L' attività svolta da Ediradio s.r.l è volta a soddisfare le esigenze dell' associazione A.R.I in campo editoriale, per cui la stampa della riviste mensili e delle varie pubblicazioni di Ediradio s.r.l. risulta un'attività di appendice all'attività di A.R.I.
Risulterebbe sicuramente più conveniente liquidare la società Ediradio e portare all'interno l'attività editoriale. La liquidazione di Ediradio S.r.l implicherebbe un cospicuo risparmio generale, basta fare riferimento ai suoi bilanci relativi agli anni 2008 e 2009 dove risultano esservi delle spese vive legate alla gestione della società in quanto tale. (Circa 120.000 € di retribuzioni, rimborsi e consulenze varie di cui quasi la metà riconducibili al Direttore di RR)


ANALISI FISCALE
A.R.I in quanto associazione no profit è esente dalle tasse mentre Ediradio s.r.l ne è soggetta e, negli anni considerati, le imposte sono state superiori a oltre 20.000 € pari, ad esempio, al costo della gestione del referendum per un solo anno.


ANALISI CONTABILE
Il valore del totale della produzione (A) ossia i ricavi, nel 2008 ammontavano a 431.154,06 € ed il totale costi della produzione (B) ammontavano, nello stesso periodo, a 417.877,85 € con un differenza (A-B) pari a € 13.276,21.
Nel caso di liquidazione di Ediradio s.r.l., dal totale dei Costi della Produzione (B) si sottrarrebbero gli importi relativi ai costi della società e generali, esposti nelle tabelle precedenti (110.421,17 + 8.626,42), che non sarebbero più da sostenere. Pertanto, il nuovo valore di (B) risulterebbe essere di € 298.830,26 e la nuova differenza (A-B) diverrebbe 119.047,59 € con un incremento di risorse disponibili per l’ARI di € 105.771,38 Tale risorse permetterebbero, ad esempio, di sostenere le spese per l'intero personale ARI ed ex-ediradio per quasi un anno.


COSTO RIVISTA
Nel bilancio preventivo ARI 2010, è stato inserito un costo di produzione della rivista mensile pari a € 320.000,00. Radio Rivista potrebbe essere stampata, all’interno di ARI, a costi più contenuti e usufruirebbe di buone agevolazioni per le spese di spedizione; semprechè, nell'era di internet, non si decidesse di metterla “in rete” contraendo ulteriormente i costi.


CONCLUSIONI
In conclusione la liquidazione della Ediradio s.r.l. e la soluzione di portare in A.R.I. l'attività editoriale avrebbero dunque il vantaggio di gestire in modo più razionale ed economicamente più conveniente le risorse dell'associazione.


Ragionamento:
Anche solo trasferendo i costi di produzione di RR in ARI ed eliminando tutti gli altri costi di gestione, si avrebbe un risparmio di oltre 200.000 euro che, tradotti in soldoni, significa 15-20 euro in meno sulla quota, continuando a ricevere la tanto agognata rivista cartacea allo stesso livello qualitativo.
Se poi si decide di passare alla rivista telematica il costo verrebbe ulteriormente abbattuto del 100%.

Alzi la mano chi riesce a trovare la parola "Ediradio" nello Statuto o nel Regolamento di Attuazione!

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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IZ8EBI

Utente non più attivo nel Forum



Inserito il - 28/08/2011 : 19:23:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
Messaggio di [red]iz3cnm

Alzi la mano chi riesce a trovare la parola "Ediradio" nello Statuto o nel Regolamento di Attuazione!

Saluti
IZ3CNM
Sergio


Su questo punto puoi anche aggiungere un posto a tavola per me.
Sai, io sono uno di quelli che MOLTO COERENTEMENTE sostiene da anni, molti anni (sono socio ari-r.c. dal '92 e ari dal '94), l'insostenibilità di RR così com'è strutturata.

A questo proposito, ovvero sulle mie esternazioni "pubbliche" in materia, fui anche "redarguito" da un allora socio della mia sezione il quale sosteneva che il sottoscritto, in qualità di vice-pres. (2006) di una Sezione come quella di Cosenza, non poteva permettersi di affermare certe cose in pubblico (!). Non si capisce se all'epoca detto socio fosse pro RR o semplicemente contro di me... o tutte e due le cose..... e chi sa quali sono le posizioni odierne in materia. Magari c'è una "terza"posizione....

Non che a me impipi qualcosa, ma temo che faccia parte del tuo "staff".... ergo, dall'opposto della barricata sull'argomento siamo perfettamente d'accordo. Prova a guardarti bene in trincea, come sei messo sull'argomento....

Coerenza!

73 Joe







Modificato da - IZ8EBI in data 28/08/2011 19:25:05

  Firma di IZ8EBI 
"In genere non dimentico mai una faccia, ma nel suo caso farò un'eccezione" (G. Marx)

73 de Joe IZ8EBI - KB3YNP



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ik8ltb

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Inserito il - 29/08/2011 : 09:11:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8ltb Invia a ik8ltb un Messaggio Privato
Ciao Sergio. Ma secondo te uno fa chiudere Ediradio che è il canale per beccare quattrini in saccoccia?

"Dai bilanci disponibili della Società Ediradio s.r.l., si può notare che sia l’esercizio dell'anno 2007-2008-2009 sono stati chiusi con un risultato positivo. In base all'art. 2432 c.c. i soci hanno diritto a partecipare agli utili e questo, nel nostro caso, significa che A.R.I, essendo l'unico socio, ha diritto di disporre di questi utili.
Risulta evidente la contraddizione: un'associazione senza scopo di lucro, grazie al controllo di una società di capitali, in qualità di unico socio, gode degli utili di una società commerciale il cui fine proprio, in base al richiamato art. 2247 c.c., è il lucro."

Ma l'Ari non è costituita dai suoi soci? Ergo avrebbe dovuto esserci un dividendo?

Se ti candidi e vieni eletto voglio vedere se riesci nell'impresa.
Ciao




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Ik8ltb - Francesco - Cosenza
ik8ltb.ars@gmail.com
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ik8vkw

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Inserito il - 31/08/2011 : 18:44:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8vkw  Invia a ik8vkw un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di ik8vkw  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  ik8vkw Invia a ik8vkw un Messaggio Privato
hehehhhe a me l'idea di chiudere l'ediradio piace




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73 da Francesco IK8VKW
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ik8ltb

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Inserito il - 31/08/2011 : 19:00:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ik8ltb Invia a ik8ltb un Messaggio Privato
Ediradio è solo una bella VACCA da mungere. Ci stanno mangiando da anni ed è ora di chiuderla e trasformare RR in sola rivista telematica a distribuzione gratuita per tutti e dico tutti.

Questa società a me pare, così com'è ora, una specie di off shore e tutti sappiamoi a che servono le off shore.

Quindi:


CLOSED

Immediatamente




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iz3cnm

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Inserito il - 02/09/2011 : 16:38:09  Link diretto a questa risposta
Un ulteriore contributo alla proposta.

Regolamento di attuazione dello Statuto
Art. 11 - Organo Ufficiale
L'Organo Ufficiale dell'A.R.I. - di cui agli artt. 57 e seguenti dello Statuto - è RadioRivista, fondata nel 1948 e rubricata con l'International Standard Serial Number - ISSN 0033 8036 - con protocollo 2965 del 22 ottobre 1982 dal Centro Nazionale ISDS dell'Istituto di Studi sulla Ricerca e Documentazione Scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. RadioRivista è stata rubricata in data 20 gennaio 1976 tra le pubblicazioni a carattere culturale ed è registrata presso il Tribunale di Milano al n. 4376 dell'8 luglio 1957. RadioRivista è una pubblicazione mensile che, con le eccezioni di cui al secondo comma dell'art. 6 dello Statuto, è inviata a tutti i Soci.

11.2 - Proprietaria della testata di RadioRivista e del relativo portafoglio
pubblicitario è l'Associazione Radioamatori Italiani - A.R.I. - che ha anche la proprietà letteraria degli articoli pubblicati.

11.7 - L'incarico di Direttore è svolto a titolo gratuito, salvo quanto disposto all'art. 31 dello Statuto, primo comma, e 2389 del Codice Civile.

Ediradio s.r.l., in quanto società, rientra nella definizione data dall'art. 2247 del codice civile: “Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili”.

…mentre A.R.I è un'associazione senza fine di lucro rientrante nella categoria degli enti non commerciali di tipo associativo (art. 148 D.P.R. n. 344/2003 che modifica il D.P.R. n. 917/1986) ed in quanto tale gli è esclusa ogni possibilità di lucro.

In conclusione la liquidazione della Ediradio s.r.l. e la soluzione di portare in A.R.I l'attività editoriale avrebbero dunque il vantaggio di gestire in modo più razionale ed economicamente più conveniente le risorse dell'associazione.

Un presidente di Sezione ha scritto su un blog:
”””ProgettoARI vuole chiudere EDIRADIO! Ci vogliono togliere RadioRivista!”””

Come potete leggere sui regolamenti e sullo Statuto la parola EDIRADIO NON ESISTE!

Quindi nessuno vuole "togliere" RadioRivista.

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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IZ3CNM
Sergio Giuffrida
mailto: iz3cnm1960@libero.it
328-0468150
Sezione ARI Chioggia (Ve)
Sito Personale: http://iz3cnm.jimdo.com
_____________________
Tieniti aggiornato sulla situazione ARI:
http://www.progettoari.com
oppure
http://www.ari.cosenza.it

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IW3SGT

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Inserito il - 02/09/2011 : 18:33:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW3SGT Invia a IW3SGT un Messaggio Privato
Sergio io sono modertamente daccordo e spingerei anche ad una soluzione più estrema. In un primo tempo seguirei la tua strada di ma nel frattempo cercherei la soluzione per cambiare, se necessario e possibile, Statuto e Regolamento per portare avanti la piattaforma informatica della rivista.

Per l'Organo Ufficiale vedo una soluzione molto semplice visto che non richiede di più che poche pagine in bianco e nero e che raccomanderei consegnate ai Soci in Sezione.

Alessandro IW3SGT Sezione Ari di Trieste cod. 3401




  Firma di IW3SGT 
Ale aka Kosso aka IW3SGT

 Regione Friuli-Venezia Giulia  ~ Prov.: Trieste  ~ Città: Trieste  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 22/06/2010  ~  Ultima visita: 01/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

iz8ewb

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Inserito il - 03/09/2011 : 11:15:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8ewb  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz8ewb Invia a iz8ewb un Messaggio Privato
Cari amici,
leggendo gli interventi di questi giorni, mi sono accorto che tanti, anzi direi quasi tutti sono d'accordo sulla "Liquidazione di Ediradio S.r.l.".

PREMESSA
Prima di passare però alle fasi di liquidazione vera e propria, è giusto fare un'attenta analisi di come ciò che attualmente viene gestito in Ediradio Srl potrà essere gestito successivamente in ARI, ricordandoci che quest'ultima si basa su una costituzione in forma di "Persona Giuridica" non avente finalità lucrative.
Pertanto, bisogna stabilire a chi verrà affidata la redazione e la stampa di RadioRivista, di tutte le pubblicazioni della Biblioteca Sociale, dei gadget e di ogni altro tipo di merchandising che attualmente utilizza l'Ediradio Srl per la distribuzione.

LIQUIDAZIONE
Detto questo, in parole molto semplici, la liquidazione di Edirario Srl risulta essere assai semplici non essendo una grossa società e che tra l'altro fa capo ad un'Associazione senza finalità di lucro. Secondo le norme societarie la Liquidazione si articola sostanzialmente in tre fasi operazionali:

- la monetizzazione del patrimonio mobiliare e immobiliare;
- la copertura a saldo del totale passivo, ovvero la risoluzione di tutti i debiti verso terzi;
- redazione del "bilancio liquidativo" e di un piano di riparto, dell’eventuale residuo, tra i soci.

Per quanto riguarda il riparto dell'eventuale residuo, le norme del codice civile, se non ricordo male, trattandosi di una società controllata da un'Associazione non avente finalità lucrative, è possibile trasferire i beni in ARI.

E’ fatto divieto di ripartire eventuali acconti sul risultato della liquidazione, a meno che non sia seguente al soddisfacimento dei creditori.


L'operazione di Liquidazione risulta nel nostro caso assai semplice se però, come dicevo all'inizio, abbiamo un progetto alternativo di gestione.

P.S.: I richiami legislativi di Sergio IZ3CNM sono ottimi, ma nel nostro caso i passaggi sono molto più ridotti e semplificati.

Saluti.




Modificato da - iz8ewb in data 03/09/2011 11:16:58

  Firma di iz8ewb 
73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
Sezione ARI di Nocera Inferiore - IQ8NC
Coordinatore Rete AmprNET - Regione Campania
Website: http://www.arinocera.it

Foto: Attivazione della referenza WAP - II0METEO - Stazione Meteorologica della Base Militare di Pratica di Mare (bordo pista)
Team: I1HYW, IK2IWU, IZ0FMA, IZ8EWB e con la collaborazione di IZ8BIR

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iz3cnm

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Inserito il - 03/09/2011 : 11:42:03  Link diretto a questa risposta
Gianluigi!
Mi vuoi togliere il mestiere?

A parte gli scherzi va da se che alla liquidazione di Ediradio deve affiancarsi un piano di riassorbimento delle risorse (personale, immobili, mobili, ecc.) da parte dell'associazione.

Anche se, come giustamente dici, le cose dovrebbero essere semplici (per il fatto che ARI è un Ente Morale con personalità Giuridica acquisita), nella realtà le cose sono leggermente più complicate.

Questo perchè in questi anni ARI ha assunto obbligazioni senza le prescrizioni dello Statuto, per esempio l'acquisto dell'appartamento, che poi ha reso disponibile per EDIRADIO.

EDIRADIO avendo accresciuto il valore ha prodotto degli utili che avrebbero dovuto essere distribuiti all'associazione ma...questo NON era possibile!

Si è creato quindi un concatenamento anomalo di questo e di altri fatti, che ha complicato notevolmente (o forse volutamente) le cose.

La soluzione, senza entrare nel complicato burocratese, è quella prospettata più volte:
- liquidare Ediradio e assorbirne le risorse in Associazione.
- ridistruibuire il personale, tutelando il posto di lavoro e assicurando il mantenimento dei profili professionali e quindi la composizione della Rivista
- distribuire le risorse economiche sotto forma di diminuizione delle quote (quindi NON liquidazione degli utili vietata...ma beneficio a favore dei soci previsto dallo Statuto).

Il prospettato "ricavo" (piano di riparto o bilancio liquidativo possiamo per il momento accorparli) derivano praticamente dal "risparmio" che si ha per tante singole voci:
- non più due appartamenti in affitto ma solo un unico appartamento di proprietà
- non più costi di stipendi per cariche gratuite
- non più doppie spese amministrative e di rimborso
- non più contratti a progetto

Ancora all'Assemblea di Frascati del 2009 avevo prospettato ad un sindaco un risparmio di circa 140.000 €. Non sono stato creduto.

Oggi i professionisti che si sono cimentati nell'analisi della liquidazione, estranei all'associazione, hanno prospettato un "risparmio" di 200.000€...come vedi mi ero tenuto anche troppo basso!

Saluti
IZ3CNM
Sergio




Modificato da - iz3cnm in data 03/09/2011 11:42:32

  Firma di iz3cnm 
IZ3CNM
Sergio Giuffrida
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iw9hli

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Inserito il - 03/09/2011 : 11:44:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw9hli Invia a iw9hli un Messaggio Privato
Ma perdere la rivista cartacea è un peccato.

Sarebbe ideale averla in formato PDF, ma chi vuole cartacea, a fronte di un abbonamento(ad una altra società addetta solo alla stampa e alla spedizione), riceverla a casa.

L'ARI avrebbe solo il compito di fornire gli articoli e verbali, l'altra società di raccogliere gli abbonamenti gestirsi la pubblicità.

Marcello




  Firma di iw9hli 


SOCIO SEZIONE ARI ACIREALE

 Regione Sicilia  ~ Prov.: Catania  ~ Città: Catania  ~  Messaggi: 184  ~  Membro dal: 21/04/2007  ~  Ultima visita: 11/12/2024 Torna all'inizio della Pagina

iz8ewb

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Inserito il - 03/09/2011 : 11:54:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz8ewb  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz8ewb Invia a iz8ewb un Messaggio Privato
Ciao Sergio,
lungi da me toglierti il mestiere, anche perchè non sono esperto contabile ma semplicemente diplomato Ragioniere - Perito Commerciale.

Nell'ultimo post concordo su tutto, tranne che per la RadioRivista, che come ben sai ci tengo veramente molto affinchè rimanga in ogni caso anche cartacea. Pensa che tra l'altro, per i soci sarebbe anche gratuita se andasse in porto l'operazione di dare tutto in mano ad un Editore esterno. Poi chi non la legge può regalarla a scuole o distribuirla in sezione, in fiere...ma mai buttare perchè potrebbe interessare a qualcun'altro.

Un abbraccio.





  Firma di iz8ewb 
73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
Sezione ARI di Nocera Inferiore - IQ8NC
Coordinatore Rete AmprNET - Regione Campania
Website: http://www.arinocera.it

Foto: Attivazione della referenza WAP - II0METEO - Stazione Meteorologica della Base Militare di Pratica di Mare (bordo pista)
Team: I1HYW, IK2IWU, IZ0FMA, IZ8EWB e con la collaborazione di IZ8BIR

 Regione Campania  ~ Prov.: Salerno  ~ Città: Nocera Inferiore  ~  Messaggi: 669  ~  Membro dal: 31/12/2010  ~  Ultima visita: 02/01/2024 Torna all'inizio della Pagina

iz3cnm

oltre 1000 messaggi sul Forum



Inserito il - 03/09/2011 : 12:05:57  Link diretto a questa risposta
iz8ewb ha scritto:

Ciao Sergio,
lungi da me toglierti il mestiere, anche perchè non sono esperto contabile ma semplicemente diplomato Ragioniere - Perito Commerciale.

Nell'ultimo post concordo su tutto, tranne che per la RadioRivista, che come ben sai ci tengo veramente molto affinchè rimanga in ogni caso anche cartacea. Pensa che tra l'altro, per i soci sarebbe anche gratuita se andasse in porto l'operazione di dare tutto in mano ad un Editore esterno. Poi chi non la legge può regalarla a scuole o distribuirla in sezione, in fiere...ma mai buttare perchè potrebbe interessare a qualcun'altro.

Un abbraccio.



Gianluigi,
sono perfettamente d'accordo.
Se fai due conti, solo liquidando la società, RadioRivista potrebbe diventare quindicinale!
Però non dimenticare che le norme sono chiare e dicono che RR è l'Organo Ufficiale che deve essere distibuito ai soci mensilmente.
Quindi nulla vieta, come scrive anche Marcello, che chi vuole l'abbia in rilegata in filo d'oro o come meglio gli aggrada....basta pagarsela!
Ma se i soci si accontentano di un file Pdf perchè negargli questa possibilità?
Ognuno fa i conti con le proprie disponibilità....per me 72 € (di cui la metà per la rivista), potrebbero anche essere pochi...ma ci potrebbero essere soci che non arrivano alla fine del mese per cui 72 € è la linea che divide dal dar da mangiare ai figli piuttosto che fargli saltare qualche pasto.
E' un paragone estremo ma è per rendere l'idea.

Come ho scritto sopra c'è chi rimestola nel torbito e vuol far credere cose diverse.

Un presidente di Sezione (aggiungo del Veneto) ha scritto su un blog:
”””ProgettoARI vuole chiudere EDIRADIO! Ci vogliono togliere RadioRivista!”””

Queste sono le frasi che anche l'ultimo dei Presidenti NON dovrebbe scrivere perchè non è corretto presentare ai soci un parallelo del genere e fargli credere che liquidando ediradio non arriva più la rivista...

L'ho detto e lo ripeto alla nausea: sui regolamenti e sullo Statuto la parola EDIRADIO NON ESISTE!
Mentre invece la Ribvista è ben indicata!

Quindi nessuno vuole "togliere" RadioRivista.

Si cerca solamente di rendela più moderna, razionale, economica, aggiornata e fare in modo che ogni socio sia ben rappresentato e tutelato...anche chi la vuole in B/N o su carta riciclata...


Saluti
IZ3CNM
Sergio





Modificato da - iz3cnm in data 03/09/2011 12:12:05

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IZ3CNM
Sergio Giuffrida
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IW0GBU

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Visto e considerato che ci avviamo a nuove elezioni, perchè non chiedere ai soci cosa vogliono fare di Ediradio e di Radio Rivista ???




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iz3cnm

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Inserito il - 03/09/2011 : 12:41:33  Link diretto a questa risposta
IW0GBU ha scritto:

Visto e considerato che ci avviamo a nuove elezioni, perchè non chiedere ai soci cosa vogliono fare di Ediradio e di Radio Rivista ???



RadioRivista è l'Organo Ufficiale di informazione previsto dallo Statuto.
Per eliminarla bisogna cambiare lo Statuto.

Ediradio S.r.L. sullo Statuto NON esiste e, quindi i soci, se pensano che debba essere chiusa, basta che votano per coloro che propongono di chiuderla.

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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is0bgl

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Inserito il - 03/09/2011 : 14:24:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di is0bgl Invia a is0bgl un Messaggio Privato
una domanda sterile e settica: se si esternalizza radiorivista come si può risparmiare se ai costi attuali si deve aggiungere un guadagno del privato esterno che la produce e stampa?
faccio questa domanda perchè in questo paese esternalizzare sembra la panacea miracolosa del risparmio mentre al 99% dei casi si tramuta in costi aumentati e altri problemi
altra domanda: le altre associazioni con organo ufficiale come si comportano?




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Al nuovo che avanza preferisco il vero che avanza

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iz8ewb

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Ciao Paolo,
da ricerche di mercato effettuate negli ultimi mesi, ho personalmente, constatato che ci sono editori interessati alla pubblicazioni della RadioRivista, distribuendone le copie necessarie all'ARI in modo gratuito, trattenendo per se tutti i proventi derivanti dalla pubblicità che attualmente è presente sulla rivista stessa.

Questo è un meccanismo sicuramente da preferire per scrollarsi di dosso la pressione fiscale. La raccolta degli articoli avverrebbe in ARI, mentre l'impaginazione, la produzione e la spedizione verrebbe gestita dall'Editore esterno.

L'Editore sarà scelto con bando di gara, valutando quindi tutti gli aspetti tecnici (qualità della carta, della copertina, colori...)

Saluti.




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73's de Gianluigi Prospero Ferrara, IZ8EWB
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Coordinatore Rete AmprNET - Regione Campania
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Foto: Attivazione della referenza WAP - II0METEO - Stazione Meteorologica della Base Militare di Pratica di Mare (bordo pista)
Team: I1HYW, IK2IWU, IZ0FMA, IZ8EWB e con la collaborazione di IZ8BIR

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ik8vkw

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CONCORDO

iz3cnm ha scritto:

IW0GBU ha scritto:

Visto e considerato che ci avviamo a nuove elezioni, perchè non chiedere ai soci cosa vogliono fare di Ediradio e di Radio Rivista ???



RadioRivista è l'Organo Ufficiale di informazione previsto dallo Statuto.
Per eliminarla bisogna cambiare lo Statuto.

Ediradio S.r.L. sullo Statuto NON esiste e, quindi i soci, se pensano che debba essere chiusa, basta che votano per coloro che propongono di chiuderla.

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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73 da Francesco IK8VKW
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iz3cnm

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Inserito il - 03/09/2011 : 15:52:04  Link diretto a questa risposta
is0bgl ha scritto:

una domanda sterile e settica: se si esternalizza radiorivista come si può risparmiare se ai costi attuali si deve aggiungere un guadagno del privato esterno che la produce e stampa?
faccio questa domanda perchè in questo paese esternalizzare sembra la panacea miracolosa del risparmio mentre al 99% dei casi si tramuta in costi aumentati e altri problemi
altra domanda: le altre associazioni con organo ufficiale come si comportano?


A parte la risposta che ti ha fornito IZ8EWB Gianluigi, è sufficiente che fai due conti con il pallottoliere.
RR "costa" ad ARI circa 400 mila euro l'anno (costo che puoi rilevare da un qualsiasi bilancio ARI) e che si riversa interamente sulla quota.
Ediradio S.r.L. incassa circa 180.000 euro di pubblicità che servono appena per pagare la gestione amministrativa e gli stipendi del personale e del direttore di RadioRivista.
Se la gestione passa in ARI, si risparmiano i costi di gestione e del Direttore di RR e rimangono solo i costi del personale.

Poi, come ha scritto chiaramente Gianluigi, si affida la stampa e distribuzione ad una ditta terza che compensa i costi con la pubblicità.

L'ARI passa da 400 mila a poco più di 120 mila euro per le spese del personale.

Poi, se metti ARI ed EDIRADIO nell'appartamento di proprietà, risparmi anche due affitti e le spese di gestione di due appartamenti.

In questo modo abbatti la quota senza rinunciare a RR.

Se hai altri dubbi siamo quì.

Saluti
IZ3CNM
Sergio

N.B.
ti consiglierei di modificare il tuo slogan in firma. Qui ci sono radioamatori che desiderano discutere cordialmente e amichevolmente dei problemi associativi e continui, insistenti e polemici richiami ai tribunali e alle patrie galere sono veramente fuori luogo.




Modificato da - iz3cnm in data 03/09/2011 15:54:01

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IZ8EBI

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Inserito il - 03/09/2011 : 21:04:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
iz3cnm ha scritto:

is0bgl ha scritto:

una domanda sterile e settica: se si esternalizza radiorivista come si può risparmiare se ai costi attuali si deve aggiungere un guadagno del privato esterno che la produce e stampa?
faccio questa domanda perchè in questo paese esternalizzare sembra la panacea miracolosa del risparmio mentre al 99% dei casi si tramuta in costi aumentati e altri problemi
altra domanda: le altre associazioni con organo ufficiale come si comportano?


A parte la risposta che ti ha fornito IZ8EWB Gianluigi, è sufficiente che fai due conti con il pallottoliere.
RR "costa" ad ARI circa 400 mila euro l'anno (costo che puoi rilevare da un qualsiasi bilancio ARI) e che si riversa interamente sulla quota.
Ediradio S.r.L. incassa circa 180.000 euro di pubblicità che servono appena per pagare la gestione amministrativa e gli stipendi del personale e del direttore di RadioRivista.
Se la gestione passa in ARI, si risparmiano i costi di gestione e del Direttore di RR e rimangono solo i costi del personale.

Poi, come ha scritto chiaramente Gianluigi, si affida la stampa e distribuzione ad una ditta terza che compensa i costi con la pubblicità.

L'ARI passa da 400 mila a poco più di 120 mila euro per le spese del personale.

Poi, se metti ARI ed EDIRADIO nell'appartamento di proprietà, risparmi anche due affitti e le spese di gestione di due appartamenti.

In questo modo abbatti la quota senza rinunciare a RR.

Se hai altri dubbi siamo quì.

Saluti
IZ3CNM
Sergio

N.B.
ti consiglierei di modificare il tuo slogan in firma. Qui ci sono radioamatori che desiderano discutere cordialmente e amichevolmente dei problemi associativi e continui, insistenti e polemici richiami ai tribunali e alle patrie galere sono veramente fuori luogo.



Sergio,
sull'argomento ti ho già dato tutto il mio appoggio e tutto il mio appoggio darò a chiunque metta la chiusura di Ediradio e di RR (così com'è ora) nel suo programma. Rincaro la dose: in un momento economico così drammatico, la nostra Associazione non potrebbe permettersi un simile costo per un mero "organo di informazione" cartaceo nell'era non di internet.... ma dei tablet e degli smart-phone.

Probabilmente, fino ad un decennio fa essa poteva ancora trovare una giustificazione. Oggi non c'è più nessuna motivazione plausibile per un simile sperpero di risorse. Inutile snocciolare cifre: la faccenda è alquanto evidente.

73




  Firma di IZ8EBI 
"In genere non dimentico mai una faccia, ma nel suo caso farò un'eccezione" (G. Marx)

73 de Joe IZ8EBI - KB3YNP



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iz3cnm

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Inserito il - 04/09/2011 : 09:42:55  Link diretto a questa risposta
IZ8EBI ha scritto:
Sergio,
sull'argomento ti ho già dato tutto il mio appoggio e tutto il mio appoggio darò a chiunque metta la chiusura di Ediradio e di RR (così com'è ora) nel suo programma. Rincaro la dose: in un momento economico così drammatico, la nostra Associazione non potrebbe permettersi un simile costo per un mero "organo di informazione" cartaceo nell'era non di internet.... ma dei tablet e degli smart-phone.

Probabilmente, fino ad un decennio fa essa poteva ancora trovare una giustificazione. Oggi non c'è più nessuna motivazione plausibile per un simile sperpero di risorse. Inutile snocciolare cifre: la faccenda è alquanto evidente.
73


Si, Giuseppe,
ho risposto a IS0BGL che ha fatto una considerazione (maggiori costi esternalizzando RR).
Probabilmente IS0BGL non ha letto bene l'intera discussione, che conteneva già le risposte.

Per dimostrare che i "timori" di GBL erano infondati ho dovuto mostrare 4 cifre.

Per quanto riguarda la discussione sulla informatizzazione di RR, come già detto ma vale la pena ripeterlo, purtroppo il nostro Statuto non è chiaro. La testata RR è registrata come pubblicazione mensile e non so se in tale registrazione sia compresa la possibilità di inviarla in forma telematica. Ne dubito, dato che la registrazione è piuttosto datata, ma approfondirò anche questo aspetto (ma devo fare tutto io? )

Le soluzioni a breve termine, a mio parere, sono due:

La prima è quella prospetta da GianLuigi con la esternalizzazione del servizio e la riduzione dei costi mantenendo la rivista cartacea.
Poichè lo statuto NON prevede la forma, le pagine, il colore ecc. ecc. si potrebbe ulteriormente risparmiare sulla qualità...penso che ai soci interessi più il contenuto che l'apparenza...

La seconda prevede una interpretazione estensiva dello Statuto (fatta dall'assemblea) fornendo, ai soci che ne fanno richiesta, la rivista in forma telematica.

Spendo due parole su questa ipotesi.
La registrazione della testata telematica è stata già fatta (STR). Si tratta quindi di riportare esattamente la rivista cartacea in forma telematica (se ci fate caso è praticamente quello che è avvenuto negli ultimi tempi senza che nessuno....beh...lasciamo stare....)

Lo scoglio da superare è la diversificazione della quota e, in questo caso, lo Statuto corre in aiuto in quanto NON vieta che le quote possano essere diversificate.
Anzi lo Statuto NON prevede che la quota di RR sia ricompresa nella quota di rinnovo e, quindi, la cosa è facilmente attuabile.

In conclusione il CDN può benissimo attuare quello che i soci chiedono da tempo, senza privare della rivista cartacea coloro che desiderano riceverla e favorendo una estensione dell'informazione che diventerebbe capillare, puntuale e completa.

Saluti
IZ3CNM
Sergio
Le soluzioni sono due:




Modificato da - iz3cnm in data 04/09/2011 09:48:38

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IZ8EBI

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Inserito il - 04/09/2011 : 10:07:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
[red]iz3cnm ha scritto:
In conclusione il CDN può benissimo attuare quello che i soci chiedono da tempo, senza privare della rivista cartacea coloro che desiderano riceverla e favorendo una estensione dell'informazione che diventerebbe capillare, puntuale e completa.

Saluti
IZ3CNM
Sergio
Le soluzioni sono due:




A questo proposito proverei a stigmatizzare la situazione parafrasando una bellissima poesia di Kipling:

SE i comitati regionali fossero composti DAVVERO dalla risultante dei soci e delle sezioni di una regione...

SE le sezioni fossero DAVVERO espressione di una larga base sociale e NON l'espressione di un paio di nuclei familiari...

SE nelle ass. regionali si discutesse, in forma propositiva, ANCHE di tematiche nazionali....

SE i CR si coordinassero al fine di discutere TUTTI le medesime proposte di modifica, preventivamente concordate...

SE il risultato di queste discussioni (le proposte) fossero presentate dai vari delegati, coralmente e coerentemente con il mandato ricevuto, al Nazionale e votate....

SOLO ALLORA noi avremmo un'Associazione che attua il volere DEMOCRATICO della Base sociale.

Diversamente, non si capirà mai cosa vuole davvero la Base o peggio chiunque può ergersi a "rappresentarne" il volere senza averne ricevuto mandato, e pertanto ciascuno dei dirigenti nazionali, esercitando le prerogative del mandato, farà sempre quello che gli pare.....


73 Joe




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iz3cnm

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Inserito il - 04/09/2011 : 10:11:33  Link diretto a questa risposta
IZ8EBI ha scritto:

[red]iz3cnm ha scritto:
In conclusione il CDN può benissimo attuare quello che i soci chiedono da tempo, senza privare della rivista cartacea coloro che desiderano riceverla e favorendo una estensione dell'informazione che diventerebbe capillare, puntuale e completa.

Saluti
IZ3CNM
Sergio
Le soluzioni sono due:




A questo proposito proverei a stigmatizzare la situazione parafrasando una bellissima poesia di Kipling:

SE i comitati regionali fossero composti DAVVERO dalla risultante dei soci e delle sezioni di una regione...

SE le sezioni fossero DAVVERO espressione di una larga base sociale e NON l'espressione di un paio di nuclei familiari...

SE nelle ass. regionali si discutesse, in forma propositiva, ANCHE di tematiche nazionali....

SE i CR si coordinassero al fine di discutere TUTTI le medesime proposte di modifica, preventivamente concordate...

SE il risultato di queste discussioni (le proposte) fossero presentate dai vari delegati, coralmente e coerentemente con il mandato ricevuto, al Nazionale e votate....

SOLO ALLORA noi avremmo un'Associazione che attua il volere DEMOCRATICO della Base sociale.

Diversamente, non si capirà mai cosa vuole davvero la Base o peggio chiunque può ergersi a "rappresentarne" il volere senza averne ricevuto mandato, e pertanto ciascuno dei dirigenti nazionali, esercitando le prerogative del mandato, farà sempre quello che gli pare.....


73 Joe


QUOTO, STRAQUOTO, IPERQUOTO!

Saluti
IZ3CNM
Sergio




Modificato da - iz3cnm in data 04/09/2011 10:12:30

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IZ8EBI

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Inserito il - 04/09/2011 : 10:28:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
iz3cnm ha scritto:

IZ8EBI ha scritto:

[red]iz3cnm ha scritto:
In conclusione il CDN può benissimo attuare quello che i soci chiedono da tempo, senza privare della rivista cartacea coloro che desiderano riceverla e favorendo una estensione dell'informazione che diventerebbe capillare, puntuale e completa.

Saluti
IZ3CNM
Sergio
Le soluzioni sono due:




A questo proposito proverei a stigmatizzare la situazione parafrasando una bellissima poesia di Kipling:

SE i comitati regionali fossero composti DAVVERO dalla risultante dei soci e delle sezioni di una regione...

SE le sezioni fossero DAVVERO espressione di una larga base sociale e NON l'espressione di un paio di nuclei familiari...

SE nelle ass. regionali si discutesse, in forma propositiva, ANCHE di tematiche nazionali....

SE i CR si coordinassero al fine di discutere TUTTI le medesime proposte di modifica, preventivamente concordate...

SE il risultato di queste discussioni (le proposte) fossero presentate dai vari delegati, coralmente e coerentemente con il mandato ricevuto, al Nazionale e votate....

SOLO ALLORA noi avremmo un'Associazione che attua il volere DEMOCRATICO della Base sociale.

Diversamente, non si capirà mai cosa vuole davvero la Base o peggio chiunque può ergersi a "rappresentarne" il volere senza averne ricevuto mandato, e pertanto ciascuno dei dirigenti nazionali, esercitando le prerogative del mandato, farà sempre quello che gli pare.....


73 Joe


QUOTO, STRAQUOTO, IPERQUOTO!

Saluti
IZ3CNM
Sergio


Ed io ne sono felice.
Allora converrai che ciò sta a dimostrare che il pesce, contrariamente al detto popolare, non puzza dalla testa.... MA DALLA CODA.

E questo è facilmente dimostrabile osservando la nostra struttura associativa. L'ARI non è un gruppo dirigenziale chiuso in solitudine, in un appartamento, a decidere quello che meglio aggrada loro. l'ARI è, dovrebbe essere, la risultante del coordinamento e del controllo del volere delle varie sezioni, esercitato (ahimè) dai CCRR. Allora è chiaro che il marcio è nelle sezioni, e conseguentemente nei CCRR. Ed è li che si deve andare a riparare il guasto. Ecco perchè io sono tra i sostenitori del 13.1 "versione La Pesa"..... perchè questo articolo ha contribuito, per lunghi anni, ad evitare facili doppio-giochismi all'interno delle Sezioni e dei CCRR e non ha permesso che l'associazione fosse minata alla base dai soci infedeli. Tu sai bene che per far cadere una muraglia si deve minare la base, non il vertice.....


scusami e aggiungo... ed è anche per questo che per me non ha molta importanza chi va al CDN, poichè le riforme assolutamente necessarie non si possono fare a Milano..... ma vanno fatte partire dalle Sezioni/CCRR. E questo è il motivo fondamentale per cui non si riesce a fare un bel niente!

Per questo concordo con la storiella della vecchia e del tiranno.... poichè mi rendo conto da quello che leggo che a questi "mostri sacri" campioni di immobilismo e nullafacentismo associativo, non potremmo fare altro che sostituirvi altri "campioni" del litigio e del pubblico linciaggio.
Cosa ne guadagneremmo? Si farebbero le riforme? NO, perchè le sezioni e i CCRR resterebbero sempre tali o addirittura peggiorerebbero.... allorquando i nuovi "campioni" dovrebbero pagare il ticket alla base che li ha sostenuti.... e che ora vuole sistemare le proprie "beghe di provincia", finendo di rovinare la Base sociale.

Ecco Sergio, quello che avevo da dire sono riuscito a metterlo finalmente in (relativamente) poche righe.

73 Joe


73 Joe






Modificato da - IZ8EBI in data 04/09/2011 10:39:53

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iz3cnm

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Inserito il - 04/09/2011 : 11:06:46  Link diretto a questa risposta
Giuseppe,

senza quotare per intero il messaggio, che non posso che sottoscrivere in toto, ti domando: cosa posso fare se vengo a sapere, per certo, documenti alla mano, che presidenti di sezione ed alcuni soci si sono sostituiti arbitrariamente ad altri, hanno falsificato documenti, hanno sostituito fogli firmati da altri in buona fede con altri fogli completamente diversi, hanno contraffatto firme, hanno addomesticato dichiarazioni per farsi assegnare fondi pubblici che non potevano ricevere, non hanno convocato le assemblee di sezioni o non vi hanno partecipato e si sono presentati in assemblea regionale privi di qualsiasi delega o con deleghe false che si sono scritti da soli?

Anticipo la tua risposta: devi segnalarli al CDN!

Già fatto! Nessuna risposta.

E dopo?

Comunque siamo OT, la cosa è delicata, e questi delinquenti ne potrebbero approfittare per tirarsi fuori dai guai.

Ne possiamo parlare in privato?

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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Sergio Giuffrida
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IZ8EBI

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Inserito il - 04/09/2011 : 13:10:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
iz3cnm ha scritto:

Giuseppe,

senza quotare per intero il messaggio, che non posso che sottoscrivere in toto, ti domando: cosa posso fare [b]se vengo a sapere, per certo,.....

Ne possiamo parlare in privato?

Saluti
IZ3CNM
Sergio



Caro Sergio,
tralasciando per ora di entrare nello specifico delle problematiche "simili" presenti in tutti i CCRR e riservandoci di approfondirle dopo i referendum...

... anche questa riluttanza a rispondere, "Statuto, Regolamenti e Codici alla mano", a qualsiasi istanza prodotta da un qualsiasi socio e ancor più da Organi periferici, da parte degli Organi preposti è un esercizio di scarsissimo valore CHE DOVRA' TERMINARE!

Così come DOVRANNO TERMINARE le fantasiose interpetrazioni sia delle istanze prodotte che dei Regolamenti stessi!!! Chi assume l'onore di un Ruolo all'interno di un'associazione come la nostra, NON PUO' sottrarsi agli oneri derivanti... trai i quali anche quello di lasciare la propria "mediocrità" al di fuori di questi importantissimi Organismi esecutivi e di controllo, a qualsiasi livello.

Spesso dimentichiamo che il percorso di un "dirigente" ARI comncia dalla Sezione di appartenenza. Poi magari passa per il CR e talvolta finisce in CND/CSN. Allora non possiamo fare a meno di constatare che i più alti Organi associativi fondano su basi alquanto deboli, e mi spiego.

Avete mai visto, in Sezione, affrontare le elezioni con entusiasmo e spirito partecipativo del corpo sociale?

Avete mai visto accettare di buon grado e "onorare" una carica Regionale?

Io no... se non in casi particolari.

Eppure il percorso di formazione di un CDN/CSN passa proprio attraverso queste importanti tappe intermedie.

Quindi, per tornare al pratico, io vedrei molto di buon occhio l'istituzione di una nuova figura all'interno della scala gerarchica ARI. Una commissione nazionale di controllo dei rapporti CCRR/CDN-CSN, che si assuma l'incarico di controllare il regolare andamento comunicativo (documenti, relazioni, atti, comunicazioni) da/per CR/CDN-CSN.
E parimenti, all'interno dei CCRR, un consigliere che si assuma tale onere nei riguardi dei rapporti bilaterali sezioni/CR.

Non è pensabile scrivere ad un Organo superiore, CCRR/CDN/CSN...... SENZA ottenere alcuna risposta oppure ottenendo risposte carenti sotto sutti i profili, soprattutto normativi!

Dunque ancor di più sostengo che le Sezioni devono NECESSARIAMENTE rappresentare una congrua base sociale, e dato che i CCRR devono rappresentare coerentemente ciò che pensa la maggiornaza.... andrebbe abolito subito il sistema della doppia maggioranza soci/sezioni che di fatto PARALIZZA i CCRR e li sottomette a logiche astratte e distruttive.

Ti faccio l'esempio di qua: su poco più di 300 soci esistono 14 o 15 sezioni, manco lo ricordo più.

Ben oltre la metà dei soci è concentrata in 3 o 4 sezioni principali. Il resto e disomogeneamente sparso nelle rimanenti. Tra le rimanenti piccole sezioni, ci sono sezioni VERE, che nascono in una realtà territoriale piccola e tali restano vita natural durante.... e sezioni "jolly", formate da soci provenieniti da varie zone del territorio, spesso anche molto lontane dal luogo della sezione, sulla cui natura farebbe bene ad interrogarsi il CR.
A questa situazione si aggiunge il costante tentativo di agire sul regomento regionale, in deroga (!!) visto che la maggioranza ha già BOCCIATO senza alcun dubbio la proposta di modifica del regolamento, al fine di aprire altre di sezioni entro i limiti territoriali di altre già esistenti!!
Quindi... NON apertura di nuove sezioni così come genericamente si strombazza... ma apertura di nuove sezioni ENTRO i confini,definiti dal regolamento regionale, di altre sezioni già esistenti. Orbene, dato che la maggioranza boccia.... qual è il sistema migliore per provare a sovvertire le regole? Quello di aumentare a dismisura il numero delle sezioni in modo da "sperare" di prendere nuovi soci (ma dove sono???) e prendere così la famosa doppia maggioranza.... ma nel frattempo di garantirsene almeno UNA (numero sezioni).


A cosa può portare un simile scempio... se non a paralizzare i lavori di un CR che si troverà ad essere composto da 3 sezioni che rappresentano il 60% della Base e altre 13 (per ora) che si dividono il restante 40%. Porterà solo ad una paralisi totale della maggioranza, poichè il sistema prevede che si debba ottenere la maggioranza dei soci e delle sezioni per essere deliberanti. Attenzione... con questo non sto dicendo che tutte le sezioni "piccole" facciano "cartello", anzi, alcune concordano con l'andamento dettato dalla maggioranza dei soci.

Ecco con quali presupposti noi arriviamo alla Assemblee nazionali!!!!

Con un delegato che spesso non ha alcun mandato in mano... perchè l'Assemblea non è in grado di deliberare alcunchè, e quindi può regolarsi un po' come gli pare......


Sentirci in privato? Perchè no, con piacere. Sarà una buon occasione per dare una "voce" alle tante parole scritte e per conoscerci meglio.


73 Joe




Modificato da - IZ8EBI in data 04/09/2011 15:38:49

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iz0grr

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Nota: 

Inserito il - 04/09/2011 : 15:39:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz0grr  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  iz0grr Invia a iz0grr un Messaggio Privato
ik8ltb ha scritto:

Ediradio è solo una bella VACCA da mungere. Ci stanno mangiando da anni ed è ora di chiuderla e trasformare RR in sola rivista telematica a distribuzione gratuita per tutti e dico tutti.

Questa società a me pare, così com'è ora, una specie di off shore e tutti sappiamoi a che servono le off shore.

Quindi:


CLOSED

Immediatamente







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iz3cnm

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Inserito il - 04/09/2011 : 17:02:22  Link diretto a questa risposta
IZ8EBI ha scritto:
Caro Sergio,
tralasciando per ora di entrare nello specifico delle problematiche "simili" presenti in tutti i CCRR e riservandoci di approfondirle dopo i referendum...

... anche questa riluttanza a rispondere, "Statuto, Regolamenti e Codici alla mano", a qualsiasi istanza prodotta da un qualsiasi socio e ancor più da Organi periferici, da parte degli Organi preposti è un esercizio di scarsissimo valore CHE DOVRA' TERMINARE!



Su questo punto, Giuseppe, mi inviti a nozze.
Se dai un'occhiata al sito www.ari-crv.it, area Sindaco, troverai i numerosi documenti prodotti nonchè le numerose richieste protocollate inviate al CSN e al CDN alle quali NON E' STATA MAI DATA RISPOSTA!

D'altra parte mi consolo...basta leggere in giro e rendersi conto che CSN e CDN non hanno proprio spiccato per comunicazione.

Una su tutte: Non per essere ripetitivo, ,ma l'AGN di Scandicci ha deliberato (vedi verbale!) sulla NON rieliggibilità oltre i tre mandati..

Come mai nessuno ci spiega il motivo per cui hanno ammesso candidature di soci che sono all'8° o 9° mandato?

IZ8EBI ha scritto:
Così come DOVRANNO TERMINARE le fantasiose interpetrazioni sia delle istanze prodotte che dei Regolamenti stessi!!!


Anche su questo punto, Giuseppe, sfondi una porta aperta.

Ti faccio un esempio.
In Veneto sono anni (dal 1999 a mia memoria) che i delegati chiedono a gran voce di modificare il Regolamento. Appena eletto mi sono assunto subito l'incarico di preparare una bozza organica raccogliendo TUTTE le segnalazioni provenienti dai soci.
Addirittura nella bozza ho indicato in premessa, nome e cognome di chi aveva inviato suggerimenti e proposte, proprio per non prendermi da solo il merito della bozza.
Il risultato?
Fosse stata almeno letta, la bozza...
Macchè! Non l'hanno nemmeno presa in esame!
Consegnata in assemblea, l'hanno lasciata sulla sedia!
All'ODG dell'assemblea successiva, l'argomento è stato rimandato all'assemblea successiva e poi all'altra e così via...
All'ultima assemblea , paradossalmente, hanno ricominciato a dire che il regolamento è osoleto e che bisogna cambiarlo!!!
Nel frattempo hanno scritto fuoco e fiamme sul sottoscritto perchè applicava il regolamento in vigore.

Adesso, caro Giuseppe, hai voglia a cercare di far capire che io non posso certo inventarmi le regole.
Io applico quelle che ci sono e se loro non le vogliono cambiare...peggio per loro!

Saluti
IZ3CNM
Sergio








Modificato da - iz3cnm in data 04/09/2011 17:36:54

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IZ8EBI

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Inserito il - 04/09/2011 : 17:53:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
[red]iz3cnm ha scritto:

All'ultima assemblea , paradossalmente, hanno ricominciato a dire che il regolamento è osoleto e che bisogna cambiarlo!!!




Anche qui in Calabria, quella della presunta "obsolescenza" del Regolamento regionale è una lamentela ricorrente, sebbene non affatto condivisa dalla maggioranza dei soci.

Tuttavia, visto che soprattutto le istanze della minoranza vanno vagliate e per quanto possibile condivise, si è sempre proceduto ad analizzare le proposte di modifica, quando presentate.

Ebbene, tutta la presunta "osolescenza" del regolamento, e le modifche di aggiornamento proposte (e bocciate), si riferivano UNICAMENTE alla modifica di UN SOLO PUNTO che guarda caso regolamenta i parametri per l'apertura di nuove sezioni (numero soci fondatori, distanza dalle sezioni esistenti). Peccato che in Calabria non sia cambiato proprio nessun parametro fondamentale tra quelli che hanno portato alla stesura del Regolamento regionale e del punto in questione in particolare! Se una cosa diventa obsoleta significa che nel frattempo sono intervenuti cambiamenti sostanziali alle premesse. Così non è.... e lo dicono i dati, non io.

Su questo argomento e sull'infinita diatriba derivante, ancora in atto e ben lungi dal terminare, il CR Calabria è rimasto fermo alcuni anni.... sottraendosi a ben più importanti discussioni regionali e nazionali.

Dunque, come possiamo sperare che l'albero (l'ARI) possa rifiorire in cima.... dove dovrebbero nascere i frutti migliori..... se la radice (sezioni e CCRR) non sono in grado di trasferire linfa? E a cosa serve potare, e potare ancora, l'albero in cima perchè non fa "buoni frutti", se non si ristabilisce un corretto flusso di linfa, ovvero di proposte migliorative che poi devono arrivare in forma CHIARA nelle A.G.N., unico posto dove si decide davvero il da farsi?

Ecco perchè in tutte le assemblee è indispensabile che vi partecipino SOLO soci iscritti unicamente all'ARI, e possibilmente le sezioni presenti dovrebbero rappresentare DAVVERO un numero consistente di soci e non una sfilza di soci familiari, poichè è da li che devono partire le idee e le proposte migliorative..... e non si può correre il rischio che queste siano viziate, o peggio osteggiate, da soci che hanno impegni anche in altre associazioni concorrenti e pur senza volerlo hanno una visione distorta delle nostre esigenze.

Ecco spiegata la mia convinzione sull'indispensabilità di tornare all'Art. 13.1 versione La Pesa.

73 Joe




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iz3cnm

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Inserito il - 04/09/2011 : 18:04:57  Link diretto a questa risposta
IZ8EBI ha scritto:

Anche qui in Calabria, quella della presunta "obsolescenza" del Regolamento regionale è una lamentela ricorrente, sebbene non affatto condivisa dalla maggioranza dei soci.

Tuttavia, visto che soprattutto le istanze della minoranza vanno vagliate e per quanto possibile condivise, si è sempre proceduto ad analizzare le proposte di modifica, quando presentate.

Ebbene, tutta la presunta "osolescenza" del regolamento, e le modifche di aggiornamento proposte (e bocciate), si riferivano UNICAMENTE alla modifica di UN SOLO PUNTO che guarda caso regolamenta i parametri per l'apertura di nuove sezioni (numero soci fondatori, distanza dalle sezioni esistenti). Peccato che in Calabria non sia cambiato proprio nessun parametro fondamentale tra quelli che hanno portato alla stesura del Regolamento regionale e del punto in questione in particolare! Se una cosa diventa obsoleta significa che nel frattempo sono intervenuti cambiamenti sostanziali alle premesse. Così non è.... e lo dicono i dati, non io.

Su questo argomento e sull'infinita diatriba derivante, ancora in atto e ben lungi dal terminare, il CR Calabria è rimasto fermo alcuni anni.... sottraendosi a ben più importanti discussioni regionali e nazionali.

Dunque, come possiamo sperare che l'albero (l'ARI) possa rifiorire in cima.... dove dovrebbero nascere i frutti migliori..... se la radice (sezioni e CCRR) non sono in grado di trasferire linfa? E a cosa serve potare, e potare ancora, l'albero in cima perchè non fa "buoni frutti", se non si ristabilisce un corretto flusso di linfa, ovvero di proposte migliorative che poi devono arrivare in forma CHIARA nelle A.G.N., unico posto dove si decide davvero il da farsi?

Ecco perchè in tutte le assemblee è indispensabile che vi partecipino SOLO soci iscritti unicamente all'ARI, e possibilmente le sezioni presenti dovrebbero rappresentare DAVVERO un numero consistente di soci e non una sfilza di soci familiari, poichè è da li che devono partire le idee e le proposte migliorative..... e non si può correre il rischio che queste siano viziate, o peggio osteggiate, da soci che hanno impegni anche in altre associazioni concorrenti e pur senza volerlo hanno una visione distorta delle nostre esigenze.

Ecco spiegata la mia convinzione sull'indispensabilità di tornare all'Art. 13.1 versione La Pesa.

73 Joe



Si Giuseppe,
ma anche ritornando al 13.1 del compianto La Pesa, secondo me i problemi rimangono.

Se i Presidenti delle Sezioni NON informano i loro soci e si presentano in Assemblea Regionale al posto dei loro delegati (dicendo "non abbiamo avuto il tempo di fare l'assemblea!).... ma poi si scopre che ne hanno fatte eccome! Ma sin sono dimenticati di trattare proprio gli argomenti all'OdG in assemblea.

E allora richiedi i verbali e quelli manco per niente che te li mandano!

E allora gli chiedi uno straccio di comunicazione, anche a voce! E quelli dicono che "tanto i presidenti sono i legali rappresentanti delle sezioni".

E allora scrivi alla sezione e chiedi se gentilmente possono almeno ratificare quello che il loro Presidente, sostituitosi al delegato eletto, ha deliberato in Assemblea.

E i soci ti scrivono e ti dicono che NON sanno nemmeno di cosa stai parlando...

Ecco vedi, caro Giuseppe, il problema finale è proprio questo...noi possiamo chiudere un occhio ma se chiudiamo anche l'altro rischiamo di andare a sbattere!

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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ik8ltb

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[/quote]

Si Giuseppe,
ma anche ritornando al 13.1 del compianto La Pesa, secondo me i problemi rimangono.

Se i Presidenti delle Sezioni NON informano i loro soci e si presentano in Assemblea Regionale al posto dei loro delegati (dicendo "non abbiamo avuto il tempo di fare l'assemblea!).... ma poi si scopre che ne hanno fatte eccome! Ma sin sono dimenticati di trattare proprio gli argomenti all'OdG in assemblea.

E allora richiedi i verbali e quelli manco per niente che te li mandano!

E allora gli chiedi uno straccio di comunicazione, anche a voce! E quelli dicono che "tanto i presidenti sono i legali rappresentanti delle sezioni".

E allora scrivi alla sezione e chiedi se gentilmente possono almeno ratificare quello che il loro Presidente, sostituitosi al delegato eletto, ha deliberato in Assemblea.

E i soci ti scrivono e ti dicono che NON sanno nemmeno di cosa stai parlando...

Ecco vedi, caro Giuseppe, il problema finale è proprio questo...noi possiamo chiudere un occhio ma se chiudiamo anche l'altro rischiamo di andare a sbattere!

Saluti
IZ3CNM
Sergio
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Sergio, ricordati l'ASINO!!!




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IZ8EBI

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Inserito il - 04/09/2011 : 20:33:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ8EBI  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  IZ8EBI Invia a IZ8EBI un Messaggio Privato
[red]iz3cnm ha scritto:



Si Giuseppe,
ma anche ritornando al 13.1 del compianto La Pesa, secondo me i problemi rimangono.


Ne sono certo, infatti penso che sia un baluardo, non la panacea. Ci mancherebbe. Sarebbe bello se bastasse solo questo a riportare l'ordine in associazione e il rispetto per il Simbolo.


Se i Presidenti delle Sezioni NON informano i loro soci....

Concordo e sono contro l'uso diffuso di arrogarsi rappresentanze fasulle. Come avrai notato infatti chiedo sempre, a chi si presenta parlando al plurale, i termini del "mandato" ricevuto. Tuttavia, le risposte scarseggiano alquanto... ovviamente......


Ecco vedi, caro Giuseppe, il problema finale è proprio questo...noi possiamo chiudere un occhio ma se chiudiamo anche l'altro rischiamo di andare a sbattere!

No no.... non bisogna affatto chiudere nemmeno un occhio su certe cose. Anzi, bisogna aprirli entrambi. Sulle rappresentanze fittizie non si può transigere. Quando si parla, o si agisce, o si dispone a nome e per conto di qualcun'altro o dell'ARI..... bisogna che vi siano tutte le deleghe e le autorizzazioni "a rappresentare" del caso.


73 Joe

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is0bgl

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Inserito il - 05/09/2011 : 10:01:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di is0bgl Invia a is0bgl un Messaggio Privato
iz3cnm ha scritto:

Si, Giuseppe,
ho risposto a IS0BGL che ha fatto una considerazione (maggiori costi esternalizzando RR).
Probabilmente IS0BGL non ha letto bene l'intera discussione, che conteneva già le risposte.

Per dimostrare che i "timori" di GBL erano infondati ho dovuto mostrare 4 cifre.

No Sergio, sono a conoscenza dei costi e dei problemi, però mi chiedo:se ci sono imprenditori interessati vuol dire che, a meno che l'imprenditore non sia miope nelle politiche di investimento, l 'attività ha un potenziale di guadagno dunque anche di pareggio.
rimane una considerazione: in questo paese quando una cosa va male per cattiva gestione, anzichè mettere mano alla gestione la si esternalizza/privatizza...
Così nella maggior parte dei casi la cosa equivale al marito che si priva degli attributi per far dispetto alla moglie o, se vogliamo dirla in maniera più semplice ed educata, buttare il bambino con l'acqua sporca...




  Firma di is0bgl 
SOCIO ARI, SEZ. CARBONIA (CI) IQ0AI

Al nuovo che avanza preferisco il vero che avanza

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iw0uei

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Inserito il - 05/09/2011 : 10:41:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw0uei Invia a iw0uei un Messaggio Privato
Per IZ3CNM,

Ho visto che sei informato dei vari costi di gestione di RR, a tale proposito sono totalmente inesperto, quindi mi piacerebbe sapere:

1)RR (intesa come organo d'informazione sociale) costo di produzione e stampa mensile di 10 pagine doppia faccia in B/N , compreso l'invio delle copie alle sezioni.

2)RR (intesa come rivista tecnica e d'informazione nel campo delle ricetrasmissioni e radiantistico) si reggerebbe da sola esternalizzando il servizio o forse ancora di più, produrrebbe reddito, con la vendita al pubblico?
Il socio che la desidera in cartaceo, in abbonamento, potrebbe avere un costo di quota sociale differente da altri soci che potranno attingere alla stessa solo via web.
E' possibile che introiti pubblicitari vengano utilizzati per fornire servizi reali ai soci?
Ci sarebbe un risparmio da utilizzare per altre iniziative, o un eventuale rimodulazione delle quote sociali?

Grazie






  Firma di iw0uei 
IS0EBO, Antonio Sez. ARI Sassari www.arisassari.it

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 753  ~  Membro dal: 10/01/2005  ~  Ultima visita: 03/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

iz3cnm

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Inserito il - 05/09/2011 : 12:17:35  Link diretto a questa risposta
iw0uei ha scritto:

Per IZ3CNM,

Ho visto che sei informato dei vari costi di gestione di RR, a tale proposito sono totalmente inesperto, quindi mi piacerebbe sapere:

1)RR (intesa come organo d'informazione sociale) costo di produzione e stampa mensile di 10 pagine doppia faccia in B/N , compreso l'invio delle copie alle sezioni.



Antonio,

ti ringrazio per i complimenti ma leggo solo i Bilanci (un presidente di C.R. in assemblea ha detto che forse sono l'unico...)

Immagino che la tua prima domanda riguardi l'eventuale costo di una rivista concepita come da te descritto.

Prima di ricorrere ai preventivi, ti invito a fare una riflessione: L'iscrizione all'ARRL costa 39 $ (circa 30 euro) e comprende QST.
E QST non è fatta di 10 pagnine in B/N....
Penso puoi usare questo come metro di paragone.

Volendo essere pignoli nel 2006-2007 l'allora Presidente Belvederi I4AWX presentò una serie di preventivi fra 1,80 e 2,20 € a copia esattamente così com'è adesso.
Fai due conti (media 2 € copia x 15.000 soci x 12 mesi) sono circa 350.000 €. Ma se togli la pubblicità...

iw0uei ha scritto:

2)RR (intesa come rivista tecnica e d'informazione nel campo delle ricetrasmissioni e radiantistico) si reggerebbe da sola esternalizzando il servizio o forse ancora di più, produrrebbe reddito, con la vendita al pubblico?



A mio parere si. Come QST.

iw0uei ha scritto:
Il socio che la desidera in cartaceo, in abbonamento, potrebbe avere un costo di quota sociale differente da altri soci che potranno attingere alla stessa solo via web.


Perchè no? Lo Statuto NON fa distinzione fra cartaceo e telematico.

iw0uei ha scritto:
E' possibile che introiti pubblicitari vengano utilizzati per fornire servizi reali ai soci?


Come detto in altra risposta, gli introiti pubblicitari possono essere SOLO usati per fornire servizi ai soci essendo VIETATA QUALSIASI DISTRIBUZIONE DI UTILE AI SOCI!!!

iw0uei ha scritto:
Ci sarebbe un risparmio da utilizzare per altre iniziative, o un eventuale rimodulazione delle quote sociali?


Certamente! Essendo vietata la distribuzione degli utili fra i soci, è possibilissimo fornire dei servizi (cosa fra l'altro prevista dallo Statuto) sotto forma, ad esempio, di riduzione della quota oppure di fornitura di altri servizi (libri, materiale, ecc. ecc.).

iw0uei ha scritto:
Grazie


Grazie a te per le domande!

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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iz3cnm

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Inserito il - 05/09/2011 : 13:41:29  Link diretto a questa risposta
Un ulteriore contributo.

Organizzazioni non profit: l'attività d'impresa anche sporadica è attività commerciale!

La Corte di Cassazione, con Ordinanza 26 ottobre 2010, n. 21875 ha accolto la tesi dell'Amministrazione finanziaria secondo la quale lo svolgimento di un'attività commerciale da parte di un'associazione senza scopo di lucro ancorchè Ente Morale non solo è causa di revoca delle agevolazioni fiscali anche se è svolta in via sporadica, ma addirittura dello scioglimento dell'Associazione stessa.

Secondo la Cassazione, l'art. 148, TUIR, dispone espressamente che non hanno natura commerciale le attività svolte dall'ente nei confronti degli associati e le quote associative da questi versati; per converso, quindi, sono da considerarsi commerciali (e quindi concorrono a formare il reddito complessivo dell'ente) le attività a pagamento in favore di terzi, indipendentemente dalla loro continuità nel tempo.

Saluti
IZ3CNM
Sergio




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