FORUM RADIOAMATORIALE - Isolamento strumenti a bobina mobile.
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 Isolamento strumenti a bobina mobile.
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I0JX

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Inserito il - 15/10/2016 : 15:27:12  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Chiedo se qualcuno abbia esperienza pratica, o dati da catalogo, relativamente all'isolamento degli strumenti a bobina mobile.

Mi spiego. Supponiamo di avere uno strumento che abbia involucro metallico e di montarlo su un pannello anche'esso metallico. Supponiamo poi di porlo in serie alla linea di alimentazione di placca di una valvola trasmittente (che lavora a 2000V) al fine di misurare la corrente anodica. Così facendo la bobina mobile verrebbe a trovarsi a 2000V rispetto all'involucro.

Dubbio: regge o spara? Chiaramente dipenderà da come è fatto lo strumento, ma sarebbe interessante avere qualche dato tipico (con Google non sono riuscito a trovare nulla).

Nei trasmettitori Geloso lo strumento è posto sulla linea di placca a 750V, però lo strumento è di plastica e quindi fa poco testo.

Non proponetemi di mettere lo strumento sul catodo della finale o sul negativo dell'alimentatore perchè nel mio caso devo per forza metterlo sulla linea ad alta tensione.

Saluti.

Antonio I0JX






 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2238  ~  Membro dal: 19/10/2005  ~  Ultima visita: 04/05/2024

iz2hfg

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Inserito il - 15/10/2016 : 15:59:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
Ciao Antonio,
Nel dubbio.........un bel partitore di tensione che divide per 10 e risolvi!
Chiaramente sulla scala dello strumento dovrai indicare "X 10"

Un abbraccio!







Modificato da - iz2hfg in data 15/10/2016 16:01:17

  Firma di iz2hfg 
73 de Franco, IZ2HFG
SWL I2-1794
- Alla prima luce del quinto giorno, all'alba, guarda ad Est.....
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- Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare con successo.
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IZ2LSL

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Inserito il - 15/10/2016 : 16:50:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IZ2LSL Invia a IZ2LSL un Messaggio Privato
probabilmente gli strumenti da pannello per uso industriale reggono i 2000Vdc visto che vengono garantiti per 600vrms ma sono parecchio ingombranti.
Forse si può pensare di utilizzare questi sensori di corrente ad effetto hall che però richiedono alimentazione:

http://www.distrelec.it/search?q=tr...o%7E%7EA=2+A

Massimo







  Firma di IZ2LSL 

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Como  ~  Messaggi: 413  ~  Membro dal: 15/05/2007  ~  Ultima visita: 23/02/2024 Torna all'inizio della Pagina

ix1ixg

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Inserito il - 15/10/2016 : 17:54:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
Ciao a Tutti,

Antonio, solitamente le indicazioni, quando presenti indicano la classe di isolamento (indicata raramente su strumenti non destinati ad uso professionale) e quella di precisione, una soluzione tecnica che permette di avere pochi limiti riguardo all' isolamento è quella che ti propongo, lo stesso principio è utilizzabile anche, (chiaramente con le adeguate modifiche e magari con l' utilizzo di un fotoaccoppiatore) per misurare con precisione le tensioni di filamento quando per qualche motivo sia richiesto questo tipo di isolamento.

Immagine:

3,11 KB

Franco, ben riletto, ci stiamo riferendo ad una lettura con strumento in serie... Hai in mente qualcosa che mi sfugge oppure hai interpretato male la domanda ?

Ciao a Tutti, Dave.







 Messaggi: 2207  ~  Membro dal: 15/05/2007  ~  Ultima visita: 01/02/2024 Torna all'inizio della Pagina

I1WSM

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Inserito il - 15/10/2016 : 20:43:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I1WSM  Clicca sul telefono per chiamare con Skype  I1WSM Invia a I1WSM un Messaggio Privato
Ciao Antonio , non so se la tua è una domanda a trabocchetto o una vera trappola ; da una persona come te , con le tue conoscenze in campo tecnico non me la sarei mai aspettata .... magari da un giovincello alle prime armi si . Penso sia superfluo dirti che la classe di isolamento di uno strumento è indicata da una stellina posta sul quadrante se l ' isolamento è di 500 volt , mentre una stellina con la cifre 2 , 5 e 9 indicano rispettivamente che l ' isolamento è di 2000 , 5000 e 9000 volt . Nel caso che la tensione anodica passando nell ' equipaggio mobile dello strumento per un malaugurato caso scaricasse verso la carcassa metallica dello strumento collegato allo chassis metallico sarebbero veramente dolori ..... si potrebbe montare lo strumento su un piccolo pannello di plexiglass in modo da isolarlo galvanicamente .
saluti silvano






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iz2hfg

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Inserito il - 16/10/2016 : 11:54:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iz2hfg  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di iz2hfg Invia a iz2hfg un Messaggio Privato
ix1ixg ha scritto:

Ciao a Tutti,

Antonio, solitamente le indicazioni, quando presenti indicano la classe di isolamento (indicata raramente su strumenti non destinati ad uso professionale) e quella di precisione, una soluzione tecnica che permette di avere pochi limiti riguardo all' isolamento è quella che ti propongo, lo stesso principio è utilizzabile anche, (chiaramente con le adeguate modifiche e magari con l' utilizzo di un fotoaccoppiatore) per misurare con precisione le tensioni di filamento quando per qualche motivo sia richiesto questo tipo di isolamento.

Immagine:

3,11 KB

Franco, ben riletto, ci stiamo riferendo ad una lettura con strumento in serie... Hai in mente qualcosa che mi sfugge oppure hai interpretato male la domanda ?

Ciao a Tutti, Dave.




Ciao Dave, in effetti ho preso un granchio!
Sono saltato alle conclusioni senza capire bene l'obiettivo e cioè come evitare che la bobina mobile si trovi allo stesso potenziale anodico.

infatti quello che mentalmente proponevo era l'inserimento di un voltmetro, che rilevasse la caduta di tensione sulla resistenza di basso valore che probabilmente Antonio ha già installato in serie al positivo dell'anodica dopo la sezione filtro HT.
In questo modo è vero che la tensione sulla bobina mobile dello strumento sarebbe molto bassa ma rispetto all'involucro verrebbe a trovarsi sempre a 2000V!
Probabilmente la soluzione "del doppio isolamento" indicata dall'amico Silvano è la più efficace nel contesto specifico.

Un caro a tutti in particolare all'amico Dave!








Modificato da - iz2hfg in data 16/10/2016 12:00:53

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73 de Franco, IZ2HFG
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I0JX

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Inserito il - 16/10/2016 : 18:43:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Rispondo a tutti:

- HFG: il partitore già c'è. Il mio problema è che, per il particolare uso che faccio dello strumento, i suoi terminali si trovano entrambi a circa 1500V rispetto a massa e quindi si pone il problema dell'isolamento con il contenitore metallico

- LSL: ho già usato i sensori ad effetto Hall in un altro trasmettitore. Hanno il difetto di avere una risposta un pò lenta per cui il dip di placca non si fà bene. Inoltre sono un pò ingombranti. Ma comunque è senz'altro una possibilità da considerare

- IXG e WSM: bè, ammetto che con il passare degli anni mi ero dimenticato che l'isolamento è riportato nella stellina che nel mio caso è 2. Quindi forse potrei attaccarli direttamente sui 1500V, però rimango un pò perplesso.

- IXG: il semplice fotoaccoppiatore ha una risposta non lineare quindi le misure risulterebbero falsate. Una possibilità sarebbe quella di utilizzare il fotoaccoppiatore lineare TIL300 ma il relativo circuito richiede alimentazione, fatto che complica molto le cose

- WSM: nel BC-610 lo strumento di corrente anodica era montato su un supporto isolato distanziato dal pannello, nel quale c'era un foro che permetteva di leggere le misure. Nel mio caso non c'è spazio per far ciò e comunque vorrei evitare che qualcuno, toccando lo strumento, rimanga fulminato

Mi sa che proverò un sensore ad effetto Hall (se lo trovo sufficientemente piccolo) e poi in base ai risultati ottenuti deciderò

Grazie a tutti e saluti.

Antonio I0JX






 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2238  ~  Membro dal: 19/10/2005  ~  Ultima visita: 04/05/2024 Torna all'inizio della Pagina

i0yli

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Inserito il - 17/10/2016 : 12:45:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0yli Invia a i0yli un Messaggio Privato
Ciao Antonio ...
Su tutti i Lineari a valvola (con 2.000V di anodica e più) la corrente di placca viene misurata sul KATODO che è normalmente a potenziale pressochè ZERO rispetto a MASSA ... e ci passa la stessa corrente dell' ANODO ...

Non ti andrebbe bene ???

73 Pietro (I0YLI)






 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 209  ~  Membro dal: 05/11/2010  ~  Ultima visita: 14/08/2024 Torna all'inizio della Pagina

i4nkf

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Inserito il - 17/10/2016 : 17:07:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4nkf Invia a i4nkf un Messaggio Privato
Sarei curioso di capire come si fa con un sensore ad effetto di hall, o perlomeno che isolamento ci si può aspettare, posso avere qualche indicazione, magari qualche link in merito?

Grazie,
Fabrizio






Modificato da - i4nkf in data 17/10/2016 17:14:49

  Firma di i4nkf 
73, I4nkf Fabrizio
Sezione ARI di Parma

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IW1FQG

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Inserito il - 17/10/2016 : 17:10:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IW1FQG Invia a IW1FQG un Messaggio Privato
Magari, modificando un po' il circuito, potresti riuscire a mettere il milliamperometro tra il lato negativo dell'alimentatore e la massa.







  Firma di IW1FQG 
73,

Ugo
IW1FQG
Sez. ARI Torino

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 889  ~  Membro dal: 09/12/2004  ~  Ultima visita: 10/11/2023 Torna all'inizio della Pagina

ix1ixg

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Inserito il - 17/10/2016 : 17:52:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ix1ixg Invia a ix1ixg un Messaggio Privato
...si, chiaramente lo schemino allegato senza valori voleva rappresentare l' idea di principio e necessita certamente di un circuito di linearizzazione, oltretutto, non essendo fornite curve di risposta (se si usa un comune led) bisogna provvedere personalmente a tipizzare il dispositivo... Volendo evitare circuiti di linearizzazione indipendentemente dalla soluzione adottata, sarebbe possibile anche ridisegnare la scala dello strumento, sacrificando eventualmente, in base alle esigenze ed al circuito adottato la parte più bassa dell' indicazione.

Fabrizio, un sensore Hall è costituito dal relativo semiconduttore rivelatore dell' effetto (un componente solitamente piuttosto simile ad un transistor) e da un un generatore di campo magnetico, in questo caso un solenoide, l' isolamento è determinato dalla distanza che intercorre tra i 2 componenti o dalla tipologia dall' eventuale isolatore interposto, riguardo a questo parametro esistono ovviamente delle limitazioni dovute al fatto che l' intensità del campo magnetico misurabile decresce con la distanza. Lo schemino che avevo proposto permette appunto di superare questo tipo di limitazioni.

P.S. Mi sà che alla fine Antonio dovrà necessariamente modificare tutto quanto per montare l' amperometro sul ramo negativo in modo da farci tutti contenti

Ciao a Tutti , Dave.






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i4nkf

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Inserito il - 17/10/2016 : 18:30:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4nkf Invia a i4nkf un Messaggio Privato
Conosco i sensori ad effetto di hall, ma generare un campo magnetico, con la corrente del circuito di anodica e garantire la distanza di isolamento mi sembra un marchingegno tutto da vedere.
In effetti non ho mai visto nulla di simile in un PA ( ma nn sono un grande esperto ), ed ero curioso di conoscerne qualche applicazione.

Credo rimanga, comunque, un problema di linearità.

Le soluzioni potrebbero essere un TA o portare lo strumento verso massa, come qualcuno ha già suggerito.







Modificato da - i4nkf in data 17/10/2016 18:30:52

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I0JX

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Inserito il - 17/10/2016 : 19:10:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Forse non mi sono spiegato bene. La classica tecnica di mettere lo strumento sul lato freddo non risolve il problema perchè, nel mio caso, anche il lato "freddo" si trova a tensione elevata rispetto al telaio dove sono montati gli strumenti.

Inoltre, misurando la corrente di catodo (o quella sul lato negativo dell'alimentatore), si viene a misurare la somma delle correnti di placca e griglia schermo che, nel mio caso, non è affatto trascurabile. E quindi non solamente la corrente di placca come vorrei.

Come dicevo, in un precedente trasmettitore avevo utilizzato un device ad effetto Hall che funziona benissimo e risolve tutti i problemi, solamente ha un pochino di inerzia. Però sono passati svariati anni e può darsi che ora ne abbiano migliorato la velocità di risposta.

Saluti.

Antonio I0JX






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I0JX

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Inserito il - 17/10/2016 : 19:37:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
Dimenticavo di scrivere che il dispositivo ad effetto Hall ha uno scostamento dalla linearità <1% (valore dichiarato). Tipicamente necessita di un'alimentazione di + / - 12V. Ha un grosso buco tramite il quale passa il cavo (anche di grosse dimensioni) nel quale scorre la corrente da misurare (tipo pinza amperometrica per intenderci). L'uscita del dispositivo va connessa direttamente allo strumento indicatore (tramite potenziometro di taratura).

l'isolamento tra il dispositivo ed il cavo è di svariate migliaia di volt.

Saluti.

Antonio I0JX






Modificato da - I0JX in data 17/10/2016 19:39:16

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I4NZX

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Inserito il - 17/10/2016 : 21:20:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4NZX Invia a I4NZX un Messaggio Privato
i4nkf ha scritto:
Le soluzioni potrebbero essere un TA o portare lo strumento verso massa, come qualcuno ha già suggerito.


Il TA funziona solo con correnti alternate.






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I4NZX

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Inserito il - 17/10/2016 : 21:25:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4NZX Invia a I4NZX un Messaggio Privato
I0JX ha scritto:
solamente ha un pochino di inerzia.


Solitamente sono a livello di microsecondi, non credo siano rilevabili ad occhio. Piuttosto immagino che risentano del campo RF, avendo all'interno della roba analogica con grande guadagno.






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i4nkf

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Inserito il - 17/10/2016 : 23:19:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i4nkf Invia a i4nkf un Messaggio Privato
I4NZX ha scritto:

i4nkf ha scritto:
Le soluzioni potrebbero essere un TA o portare lo strumento verso massa, come qualcuno ha già suggerito.


Il TA funziona solo con correnti alternate.


Già, errore grave, il mio!






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73, I4nkf Fabrizio
Sezione ARI di Parma

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I0JX

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Inserito il - 17/10/2016 : 23:50:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I0JX Invia a I0JX un Messaggio Privato
per NZX: quello che ho usato io non subisce alcun apparente effetto dalla RF. Il ritardo è invece percettibile e dà un pò di fastidio al momento di fare l'accordo tramite dip della corrente anodica.

Presumo però che il leggero ritardo non sia dovuto al sensore, ma al circuito di interfaccia con l'esterno. Può darsi che si tratti di una caratteristica di quello che ho utilizzato io. mentre altri presentino una risposta pressochè istantanea.

Saluti.

Antonio I0JX






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