FORUM RADIOAMATORIALE - Esonero esami : nuova normativa
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 Esonero esami : nuova normativa
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i0god

oltre 2000 messaggi sul Forum


Inserito il - 10/05/2021 : 07:04:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di i0god Invia a i0god un Messaggio Privato
I4YFC ha scritto:

Cercherò di rispondere a tutti gli ultimi interventi sperando di chiarire i fatti da me citati:

Io mi sono diplomato nel 71 in ELETTRONICA in quanto l'indirizzo TELECOMUNICAZIONI era cessato già 3 anni prima e commutato appunto in Elettronica e confermo che non solo il corso di Elettronica NON includeva lo studio del codice Morse ma NEMMENO di Radiotecnica in quanto il nuovo indirizzo era stato espressamente "indirizzato" alle nascenti specialità di "calcolatori" (abbiamo fatto pratica sulla P101) e sistemi di "Servocontrolli" (quelli che oggi chiamano azionamenti o inverter), e per questo motivo il mio diploma NON fu ritenuto valido NEPPURE per l'IW.
E questo per quanto riguarda Elettronica, siamo d'accordo !


Invece, oggi ho telefonato ai due OM che ho citato e che si diplomarono entrambi negli anni 60 nello stesso istituto ma nel corso precedente, quello ancora in Telecomunicazioni e mi hanno confermato che, seppure in maniera molto blanda e senza prove d'esame alla maturità, tra le varie materie c'era lo studio della telegrafia, anche se nessuno dei due ricordava se tale materia fosse stata studiata in 4^ o in 5^ (stiamo parlando di persone decisamente anziane).

I loro nominativi (non occorre dirlo) risalgono tra la fine degli anni 60 e inizio 70.
A Roberto I4JLY ricordo che fui io a fargli la domanda allegando la fotocopia del diploma) e posso assicurare che non ha dovuto né recarsi a Bologna né sostenere alcun esame, anzi ricordo che dovetti anche insistere perché mi disse che non era sua intenzione recarsi a fare esami e che avrebbe acconsentito solo se la cosa non avrebbe comportato alcun disagio per lui, come infatti avvenne.

Probabilmente, come ha detto il collega, "viviamo in un'isola felice"....... o forse a Bologna erano più di "manica larga".....


Se può essere utile la mia esperienza io mi sono diplomato in Elettronica a Roma Istituto Enrico Fermi, nel 1964. Nel 1968 ho preso la patente di radioamatore dando solo l'esame di CW e avendo l'esonero dalla teoria per titolo di studio. Ci tengo a precisare che la materia radiotelegrafia non era materia di esame all'Enrico Fermi ma tutto quanto riguardava la radio si, pur essendo la specialità definita "Elettronica". In effetti ricordo ancora il professore di controlli e servomeccanismi e quello di radiotecnica.
73 Godifredo








 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2871  ~  Membro dal: 13/08/2005  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

I4YFC

oltre 2000 messaggi sul Forum



Inserito il - 10/05/2021 : 12:43:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di I4YFC Invia a I4YFC un Messaggio Privato
i0god ha scritto:

Se può essere utile la mia esperienza io mi sono diplomato in Elettronica a Roma Istituto Enrico Fermi, nel 1964. Nel 1968 ho preso la patente di radioamatore dando solo l'esame di CW e avendo l'esonero dalla teoria per titolo di studio. Ci tengo a precisare che la materia radiotelegrafia non era materia di esame all'Enrico Fermi ma tutto quanto riguardava la radio si, pur essendo la specialità definita "Elettronica". In effetti ricordo ancora il professore di controlli e servomeccanismi e quello di radiotecnica.
73 Godifredo



Carissimo Godifredo, la tua testimonianza conferma il fatto che nonostante gli ITI (prima che si chiamasseri ITIS) fossero statali, i programmi di studio non erano omogenei su tutto il territorio nazionale.
Nel nostro ITI di Piacenza, come ho scritto, a fine anni 60, credo a seguito di forti pressioni dell'industria locale (avevamo già una forte concentrazione di aziende che costruivano macchine utensili a controllo (poi chiamate a CNC) la Direzione didattica decise di terminare il corso di specializzazione in telecomunicazioni e inaugurò il corso di Elettronica Industriale (da me fatto) per cui la materia "Radiotecnica" sparì totalmente e venne sostituita da "Controlli e Servomeccanismi" in quanto, come ho detto, si era verificata una forte richiesta di Periti in queste discipline da parte delle aziende locali. Pertanto io e i miei colleghi studiammo su libri di testo dove si parlava solo di termini come Tyratron, Ward leonard, Syncros, SCR, Tyristor ecc. ecc. e facemmo inoltre i primi approcci col la Programma 101 appena uscita da mamma Olivetti e acquistata dall'Istituto.
Insomma, la radiotecnica per me fu una cosa da studiarmi per conto mio perché a scuola non se ne parlò mai.








  Firma di I4YFC 


i4YFC - Fabrizio
A.R.I. Piacenza - www.aripc.it
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A.R.I. Honor Roll #978

"RADIOAMATEUR FOREVER"

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Piacenza  ~  Messaggi: 2243  ~  Membro dal: 22/05/2013  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

IK1GKH

oltre 100 messaggi sul Forum



Inserito il - 18/05/2021 : 20:26:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di IK1GKH Invia a IK1GKH un Messaggio Privato
Buongiorno

Ho fatto l'esame per conseguire la di allora “licenza e patente di operatore di Radioamatore “ nel 1982. Le regole erano chiare per tutti ed il percorso per chi voleva ottenere un nominativo ministeriale era quello, volere o volare. Nessuno, allora, si è mai sognato di mettere in discussione l'apprendimento della Telegrafia ed il successivo esame. Tutti ci provavano senza discutere, perchè l'apprendimento della stessa ed il successivo esame erano un omaggio a quest'ultima, che è stata la prima forma di comunicazione via etere tra i popoli,antesignana e preludio di tutto ciò che oggi utilizziamo, come radioamatori e non. Alcuni superavano la prova di Telegrafia,altri no,ma non per questo si sentivano diversi dai colleghi. In relazione a ciò,si aveva la possibilità di operare su alcune frequenze per gli IW, alcune altre gli I1,punto, TUTTi e dico TUTTI erano RADIOAMATORI, con un unica grande verità che accomunava, la PASSIONE per la Radio e tutto il suo mondo, a 360 gradi.Questa era la situazione,accettata da tutti e le cose andavano bene. Nessuno obbligava nessuno a diventare radioamatore e se lo si desiderava, si rispettavano le regole,prima e dopo. Cosi era e cosi doveva rimanere. Quello che voglio dire è che il nostro mondo era ed è un universo a se,a cui,una volta,appartenere,era motivo di vanto ed orgoglio nonchè di ammirazione da parte di terzi. Accendere la radio ed ascoltare qso in HF o superiori, tra colleghi locali od esteri, chiamare in qualunque tipo di emissione e sentirsi rispondere, facendo Qso per il gusto di fare Qso,colloquiando con un altro essere umano lontano e/o vicino, scambiando emozioni e sentimenti.Riparare una radio,costruire e/o progettare un antenna,saldare un pl,ritrovarsi fra colleghi per una bicchierata,vivere il nostro sodalizio con serenità e desiderio e mille ancora altre cose che facevano parte della nostra passione, che cosa è rimasto di tutto questo,oggi ?. Personalmente ritengo poco o niente. La nostra vita di Radioamatori non aveva bisogno di molto e quel poco ma... IMMENSO, che c'era,riempiva le nostre ore trascorse in Radio. Non intendo dare colpe,cercare ragioni,accusare chi o cosa,voler a tutti i costi trovare una ragione al perchè le cose sono cambiate radicalmente, nel giro di questi anni, ma certo è, che la nostra condizione di oggi, non rispecchia ne incarna, lo spirito di allora e men che meno, quello di chi la radio la pensò, come mezzo per unire ed avvicinare i popoli del mondo, quel manipolo di appassionati, che passavano le loro giornate e notti, dopo il lavoro e la famiglia,dietro ad un saldatore,ad un microfono,ad un tasto,ad una nuova antenna autocostruita,al dx !. Ognuno di noi,dovrebbe guardare con onestà dentro di se e chiedersi, se ha mai compreso veramente il significato del termine RADIOAMATORE e se ,in particolare, cio che fa nel suo ambito, è realmente Radiantismo. La cosa più grave che abbiamo scordato è lo spirito di corpo, la passione comune che ci univa e non divideva come oggi,il desiderio e la voglia di condividere il nostro sapere e le nostre esperienze con gli altri,l'unione di intenti e la voglia di stare assieme come un unica anima. Così, sono riusciti a dividerci,fiaccarci,indebolirci, sino a farci diventare delle marionette, che recitano una parte,stancamente,ripetitivamente,ossessivamente,senza più alcun senso e ragione di esistere,perchè prive di significato. La realtà che oggi viviamo,è, per come la vedo io,questa e non la ritengo entusiasmante,ne propedeutica per miglioramenti e/o ravvedimenti futuri. Questa è la mia opinione,condivisibile o meno.

Cordiali 73,Carlo.








  Firma di IK1GKH 
«La felicità.. Esiste, le dico.
- Dove?
- Senta. Da ragazzo mi lamentavo sempre con mio padre perché non avevo giocattoli. Lui mi diceva: questo (si indica la testa) è il più grande giocattolo del creato, è qui il segreto della felicità….»

Charlie Chaplin, nel film Luci della ribalta

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 271  ~  Membro dal: 28/04/2008  ~  Ultima visita: 15/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

iw2cye

oltre 5000 messaggi sul Forum



Inserito il - 19/05/2021 : 07:39:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di iw2cye Invia a iw2cye un Messaggio Privato
IK1GKH ha scritto:
................Alcuni superavano la prova di Telegrafia,altri no,ma non per questo si sentivano diversi dai colleghi. In relazione a ciò,si aveva la possibilità di operare su alcune frequenze per gli IW, alcune altre gli I1,punto, TUTTi e dico TUTTI erano RADIOAMATORI, con un unica grande verità che accomunava, la PASSIONE per la Radio e tutto il suo mondo, a 360 gradi.

Concordo appieno.








  Firma di iw2cye 
--... ...-- Sergio -.- -.-
iw2cye at libero dot it
https://www.youtube.com/watch?v=_VHGF4mN_k8

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Sondrio  ~ Città: Novate Mezzola  ~  Messaggi: 6905  ~  Membro dal: 15/12/2005  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina
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